PAPA LEGBA
Jobber era, e jobber è sempre rimasto. In fin dei conti, personaggi come lui servono alla GWF, proprio come i punchball servono ai pugili.

THE ROYALS
Ah, perchè sono esistiti quest'anno? Non ricordo una singola cosa che abbiano fatto in questo 2015, illuminatemi. Meno utili del secondo portiere del Pizzighettone.

THE LEGION
Una stable appena entrata in federazione e che ha bisogno di farsi vedere. L’ingresso di JCL nel gruppo speravo fosse una iniezione vitale per il Best Hardcore Wrestler in the World ma ad ora non ha prodotto i frutti sperati, anche con il turn di Ace che è MOLTO pericoloso. Speravo di vederli anche ad Hope (con Thomas quantomeno) oltre che in GWF per dargli ulteriore spazio e per dar loro uno spessore che nella sola GWF fanno fatica ad ottenere per via del posto limitato per tutti.
Ho fiducia su di loro e soprattutto su Tina (JCL ha un passato che gli permette di uscire ed avere un “pg” quando vuole) che mi sembra la più caratterizzata del gruppo. Mi ricorda tanto Daffney della TNA, per chi la ricorda.

DUKE MAMBO
Onestamente, pensavo che Mambo si fosse ritirato prima del 2015. Detto questo non c'è tanto da dire sul 2015 di Mambo; è un pg che ha dato alla federazione quello che poteva dare e che, una volta giunto alla conclusione che non si poteva fare di più, ha giustamente deciso di appendere gli stivali al chiodo.

ROBERT KEENAN
Jobber in un team di jobber, utili per i segmenti in cui un team deve squashare. Poco altro da dire.

ALAN STRAHOVSKI
Attivo in pochi mesi e quasi sempre per jobbare, ormai sono anni che i vecchi Royals collezionano solo brutte figure.

OWEN STOCK
Di un anonimato scandaloso. Forse all' inizio dell' anno si è fatto vedere ma per il resto: ZER... ehm nulla. Finiamola di metterlo in classifica e perfavore beccati sto posto n.84.

BROCK HELL
La tempesta perfetta approda in GWF due mesi e vince un titolo di coppia battendo nientemeno che B&C. Una toccata e fuga dorata che si conclude però con la sconfitta finale dei BS in un tag team match epico. Chissà se rivedremo Brock sugli schermi GWF, forse per un turn clamoroso su Trane?

CANDICE KARSON
Troppo presto per dare un giudizio a Candice. Ha potenzialità, questo si, e vederla in feud con Jackalyn mi piace come idea, visti i caratteri opposti delle due. Lei, come un altro mezzo milione di personaggi, si è vista coinvolta nella story Gallows/Borges. Questo feud può portare tanto a entrambe ma, come ho detto, è troppo presto per dire quali siano le potenzialità di questo personaggio.

MONTY BASH
Definito da alcuni il Rocky della HCW, Bash è arrivato sfidando l' orda umana Lin, probabilmente meritava di più, di sicuro c'è molto hype per la situazione del suo licenziamento e prevedo sarà un face che il prossimo anno scalerà posizioni su posizioni e perchè no, prendendosi anche un titolo.

CAIN MARKO
posizione bassa dovuta naturalmente all’attività per soli due mesi. Nonostante questo, comunque, il ritorno di Cain Marko ha rappresentato una forte scossa per la GWF e per Fear. L’ex Elefante Rosa si è presentato con una nuova gimmick, una nuova faccia e con tantissima fame. Il 2016 potrebbe anche essere l’anno del suo primo giro titolato, anche se DK non è per niente d’accordo.

THOMAS VAN DYCK
Ha fatto vedere buone cose nell' ultima parte dell' anno, quando ha debuttato, quindi un po' il ricordo è ancora vivo. C'è però da dimostrare ancora tanto ma l'anno prossimo è ancora tutto da giocare.

WAWIDANJI JURAKA
una parte di un tag team che purtroppo non è mai decollato e che ricorderemo principalmente per le bestemmie che tiravamo quando noi writer dovevamo metterlo in un match. Un peccato, la gimmick di base era un buona idea e i prestavolti erano di quelli con i controfiocchi. Chissà che non ritornino.

GEMJA JURAKA
Ok, mancano anche i loro dati da singoli, quindi è difficile capire chi è uno e chi è l'altro. Se questo tag team aveva pretese di grandezza, allora sono state nascoste davvero bene. Nulla più che jobber, mai credibili. Il che, se ci pensiamo un attimo, sembra essere un motivo ricorrente nei tag team di quest'anno.

BLACK STORM
Team che è tornato per chiudere l' annata, in uno dei feud più importanti che la categoria tag abbia mai visto, hanno battuto il record di longevità come detenzione dei titoli ed hanno messo su un super iron man match contro Brextone e Claymore. Probabilmente non li rivedremo più ma nessuno li scorderà mai.

SIMBA
c’è stato un periodo in cui, affiancato a Paul Phoenix, è riuscito a vedere la Power col binocolo. Poi Paolone l’ha abbandonato a sé stesso, e non è servito nemmeno più il binocolo.

ADNO JURAKA
Qualche incontro di coppia, qualche apparizione, ma sostanzialmente nulla di che. Ho un ricordo quasi vuoto di costui.

PORTIA GALLOWS
Una delle sorprese degli awards è stato il fatto che la DVD di Claymore su Portia non entrasse tra le categorie “bump” o “WTF”, qualcuno l’ avrebbe votato sicuramente.
L’irritante ragazzina è ancora fidanzata di Kruspe? Resta comunque un elemento importante per la Dinasty, ma io spero sempre di vederla come lottatrice attiva.

GIORGIA
Non c'è niente da dire. Jobber della divisione femminile, già invisibile quando attiva quindi non c'è stata tanta differenza con il suo attuale status.

MISS LOTTE
La divisione delle lady è molto ricca, e Miss Lotte c'è stata con pieno merito si ci aspettava di più da lei lo scorso anno al suo arrivo.

AARON LAHART
colui che doveva portare la luce in GWF provenendo da altre federazioni, alla fine si è trovato a portare solo un lessico eccessivamente ricercato, tanta noia e nessun segno tangibile. E’ rimasto nell’orbita Honor Title per qualche mese, poi è giustamente sparito.

PREDATORS
Dispiace solo che in una posizione del genere non ci sia una Lady. Comunque sia, tag team apprezzabile, in particolar modo nella Road to Forumania ha fatto valere delle qualità che non hanno affatto dispiaciuto il sottoscritto. Poi c'è stato lo split credo prima di metà anno, quindi la fine del tag che gli vale questa posizione.

ARIA
Scrivere con la mano sinistra non è facile, ma ci proverò.
Le HHB erano un ritorno molto hypato dell’anno, ma purtroppo per vari motivi non hanno ancora inciso come si pensava sulla divisione…non ancora, almeno.
Le due bionde sono una mina vagante della divisione pronte ad esplodere e a lanciare altre atlete quando ce ne sarà l’occasione.

TINA VAN DYCK
L'impegno c'è. Che poi quest'impegno abbia portato frutti, questo è un discorso diverso. La Legion era anche partita bene ma poi si è deciso di coinvolgerla con quegli stivali di cemento noti come "Ace" il che ha portato a una story che non ha portato a niente, se non ad avere Ace in team, così da affossare ogni residua credibilità che possano avere prima di poter affermarsi.

HOLLYWOOD HOT BLONDES
Coppia che ha fatto la storia della categoria che si è presa la scena con il suo ritorno. Poi col tempo si è perso l hype creato ma di sicuro meritano rispetto per quanto fatto.

JACKALYN
un ottimo prospetto. Dal suo esordio di Luglio la Volkova ha spesso mostrato belle idee ed ottimi promo, attendendo nel limbo qualche programma di rilievo. E’ ora impegnata con Candice Karson, l’altra recente New Entry, e presto, con un po’ di costanza, il suo status sicuramente crescerà e la Power le spalancherà la proprie porte.

DARKHAOS & ANDY GUERRERO
Storia un po' breve la loro, ma c'era da aspettarselo. Il loro tag team comunque sia ha funzionato bene e soprattutto non lo si è portato oltre quello che era necessario. Meglio così.

THORNTON BRAVE
E’ stato un anno agrodolce per il capo del Network. Il No More Man ha iniziato l’anno da co-capo della federazione assieme a Morbid nella BIC, e pian piano ha perso potere e match fino al ritiro on screen in GWF e al clamoroso tradimento di Simon B a Hope 100, quando l’ex Network ha fatto licenziare il suo mentore pur di prendere lui le redini del Network (ora ribattezzato Network B) a Hope.
La sua apparizione a sorpresa agli awards per il toccante segmento su Lemmy è stato altrettanto agrodolce, ma chissà se rivedremo ancora Brave.

SONS OF CARIBBEAN
c'erano tante aspettative su questo gruppo. Tante davvero. D'altra parte avevano già completato il rodaggio di Hope e con buoni risultati, quindi era lecito aspettarsi qualcosa di più di quello che ci hanno mostrato. Invece, assolutamente niente. Jobber senza aspettative di diventare altro, Esmeralda si è resa famosa per aver participato al "no whore Match" in una story che se non fosse stata ignorata sarebbe stata disprezzata.Poi sono stati licenziati, ma non troppo presto, visto che a nessuno importava più nulla di loro da un po'.

VENERE
Il ritorno delle due è stato accolto con la giusta dose di hype poi sono andate perdendosi. Per Venere si merita una menzione speciale perchè Velvet Sky merita quella e ben altro.

TILL KRUSPE
esordio a Gennaio, poi nulla; ritorno a Maggio con qualche programma di low card, e poi la fine da semi-jobber. Peccato, perché ad Hope era attivo e lasciava qualche speranza di buon futuro.

ALEX BREXTONE
Il suo ritorno è stato accolto addirittura da un Awards e insieme a Claymore ha ridato vita ad uno dei Tag Team più belli e vincenti di sempre. Anche quest'anno è stato così, la vittoria del titolo e del match di Last Ride (bellissimo) gli ha dato vigore. Non sarebbe male vederlo proprio in singolo, ma è difficile.

TEAM EXTREME
Più turn che Gallows, direbbe quel genio di Sanders.
Un anno un po’ così per Big Josh ed LT, ben distanti dalla forma mostrata quando facevano parte della DWF.
Che il futuro sia roseo per loro!

BIG JOSH
che dovrei dire su Big Josh? E' quello grosso del Team Extreme. Punto. Non ha abbastanza personalità da meritare un approfondimento.

LT
Prima metà di anno con i titoli alla vita, poi quella gestione insensata di turn che gli è valso l' ambita nomination nelle pagelle ignoranti. Poi il nulla. Team destinato a jobbare.

ESMERALDA
sempre costante ma mai veramente centrale. E’ stata, all’inizio, una perfetta accompagnatrice dei Pirati (quando erano attivi) e poi è stata impegnata in quella che è la sua storyline che più ricordiamo: la storia d’amore con Phil Sativa. Finita quella, Esmy si è trovata inglobata da Borges e Mek, e lì è finita ad essere una “whore” e poco altro.

ASTARTE
Vista più che altro in qualche match di coppia femminile, anche con la Diaz, e forse in un match titolato quando era la Brave campionessa. Poi il vuoto e i miei ricordi sfumano pian piano.

SIMON B.
Un personaggio dal grandissimo potenziale, grande mattatore a Hope dove ha prima fatto licenziare nientemeno che Brave per assumere il controllo del Network a Hope (ora nominato Network B, appunto) e diventando campione dello show rosa incassando la instant shot su Monty Bash. Ora i due si riaffronteranno per quel titolo, ma l’inizio anno di Simon è stato decisamente prolifico con un match devastante a ForuMania contro la BWF e la mitica, indimenticabile Wrecking Ball che resterà nei nostri cuori. Appena Simon tornerà in GWF saranno problemi per tutti.

BREXTONE & CLAYMORE
Il tag team dell'anno e il tag team del decennio sono lontani anni luce da quelli che erano la prima volta. Complice una differenza di status tra i due spaventosa, con Claymore pluricampione mondiale e Brextone poco più che jobber, questo tag team vede Brextone più che come anello debole come appendice di Clay: non serve a niente, ma se va male può far calare a picco tutto l'organismo. Il loro "dream feud" con i Black Storm non è stato niente di che. nessuno dei due team era al massimo ed entrambi mettevano insieme wrestler di status troppo diverso tra loro. al momento i due si trascinano stancamente.

PAYTON BROOKS
Anche lei paga l' essere arrivata nella fine dell' annata, una delle lady più interessanti che già sta facendo vedere di che pasta è fatta. Lei e la russa possono ambire al titolo massimo di categoria tra un annetto quindi che dire se non di continuare cosi.

ANDY GUERRERO
ottimo il suo ritorno con la BWF: inatteso, proficuo in termini di risultati, e molto molto divertente. La presenza di Andy ha portato imprevedibilità e molte battute ai promo della sua fazione, rendendo ogni segmento più che godibile. Dopo la vittoria contro il Network ed i titoli di coppia, tuttavia, l’egocentrismo di DarKhaos ha sfaldato tutto.

LAUREN DIAZ
E' stata una lady un po' altalenante, periodi si e alcuni no ma certamente è rimasta impressa nella mia memoria. Ovvio che poi bisogna lasciare spazio ad altre contendenti ma la Lauren forse poteva "dare" qualcosa in più.

WILLIAM “THE THROAT-CUTTER”
Un peccato. Il gruppo dei pirati ha dominato Hope e poi ha fatto clamorosamente flop in quell della GWF, finendo mazzuolata ripetutamente dal Network nelle prime fasi dell’anno, per poi jobbare senza pietà successivamente.
Un peccato davvero.

DAVID GALLOWS
il Gallows vecchio ha una sua personalità ben distinta ed è stato, per molto tempo, la metà della Dinasty che gli avversari prendevano sul serio. Ora però, con questo Jacob Reborn, la situazione si è rovesciata e David è diventato il Brextone di Claymore o l'Hell di Trane: uno che serve a fare numero perché in team si lotta in due. Il che però non è un problema: David è stato costruito per essere parte di un tag team. Per sua stessa ammissione, vuole vincere la cintura tag GWF una volta prima di chiudere la sua carriera. Non ci sono dubbi che ci riuscirà insieme al nipote (ma sai che bella una Dinasty che perde per colpa di DAVID che non riesce a stare al passo con Jacob?)

JACOB GALLOWS
Il più famoso del duo Gallows che ha chiuso l' anno con la story delle palestre che sembra averlo rilanciato e penso che questo sia l' anno giusto per i Gallows per andare per i titoli e che un domani Jacob possa prendersi la scena anche come singolo?

CAPTAIN MARK
di lui ricordiamo poco: una gimmick particolare, anacronistica e nemmeno tanto originale, qualche accenno di rivalità con vari Team, e alla fine il crollo nel baratro dei jobber. Peccato.

GALLOWS DINASTY
Uno sciame di gente che popola la GWF costruendosi un nido che non lasceranno più. Si sono dette di tutti i colori di questa Dinasty, Eli Sanders ci ha fatto addirittura una campagna pubblicitaria. Io penso soltando che l'esagerazione se non è funzionale è da gettare via.

DIANA GWEN BRAVE
L’ex campionessa è stata grandissima fino al suo ritiro off screen, strappando il titolo a Daenerys nello stesso modo con lui l’ha ceduto a Eve, con la malvagia valigetta del No Way Out.
Velenosa al microfono e feroce sul ring, è una perdita grossa per la divisione. Speriamo in un suo rientro!

PHILIP SATIVA
Ok. E' uno dei Sativa. Coinvolto nella story con Esmeralda, i Sativa hanno cercato di sviluppare una propria identità per permetterci, se non altro, di riuscire a capire chi fosse chi. Operazione riuscita a metà, visto che la story è stata prontamente affondata e lui è tornare a fare il jobber. Non so che scrivere su di lui a parte che, secondo la story, vuole bene a suo fratello. Però almeno di questo mi ricordo, il che lo rende migliore anche di personaggi che stanno sopra di lui in questa classifica (ma solo di un pelino, eh)

CHRISTINA
Fuori dalla top 40. Probabile sia stato l' ultimo anno da big di una delle prime 3 lady di sempre della compagnia. Chiara può lasciare la divisione in mani più che solide avendo creato almeno 3-4 big name che possono reggere da sole la scena. Prevedo la HoF per lei se quest' anno si terrà

JACK SATIVA
in tutti i modi si è provato a gestire Jack e suo fratello in modo da non renderli semplici jobber: la storia del “weed the people”, poi la disintossicazione, il coinvolgimento con Mek e Dumas, e pure lo strano triangolo con Esmeralda. I Sativa qualche segmento interessante l’hanno realizzato, ma purtroppo nell’immaginario collettivo sono rimasti sempre parecchi gradini sotto i Tag Team più affermati.

AJ GALLOWS
E' sempre stata una delle Lady più importanti della GWF ma quest'anno non è apparsa prepotentemente tra le protagonista. Ora, però, ha vinto il titolo femminile e quindi la sua ripresa sembra ovvia.

JOHN DRIVE
Un altro peccato. Ex campione di coppia con i Predators (poi splittati male, ma amen) ha fatto una parte centrale di 2015 molto importante dando lustro assieme a JCL e a Lin alla divisione estrema di tap Out, fino alla clamorosa uscita di scena.
Come back anytime!

ACE
Un uomo, un perché. per l'esattezza, "perché diavolo stiamo ancora d'appresso ad Ace?". Una volta Ace aveva rilevanza come mid-carder (i feud con Arturo e Hall non furono malaccio) ma poi abbiamo avuto una delle NWO shot più vergognose della storia e un titolo mondiale che potrebbe anche non esserci mai stato perché nessuno si ricorda niente. Poi si è deciso che Ace fosse un wrestler temibile ma nel frattempo lo si è fatto jobbare contro qualunque cosa respirasse. Ace ha passato il 2015 in simbiosi quasi perenne con il mat ma, per qualche motivo, si crede che questo Ace abbia spessore. No. non ne ha. Quei pochi commenti che vediamo sono tutti concordi nell'affermare quanto Ace non susciti interesse né susciti curiosità. Periodicamente, assistiamo a quella che sembra essere una rinascita di Ace che poi viene nuovamente riaffossato. Quali che ne siano i motivi, è un personaggio di cui la GWF può fare a meno.

ADAM EDISON
Siamo certi che questa posizione sia dovuta esclusivamente al fatto che sia arrivato solamente nella fase finale dell' anno. Sinora ha fatto un lavoro straordinario intorno al titolo Honor, un buon regno finito in una maniera che non lo delegittima. Per lui si prospetta un 2016 che lo vedrà alla fine nella top25 del roster

DAENERYS
una delle migliori Campionesse femminili degli ultimi anni. Precisa, mai banale, interessante: il 2015 è stato l’anno di conclusione del suo regno, ma il livello della British Nightmare non è mai calato. Molto interessante il suo rapporto con Payton Brooks, che anche grazie a questa “collaborazione” è sbocciata ed è ora pronta a guidare la categoria nel 2016.

SATIVA BROTHERS
Dispiace un po' per questo tag team che se fosse gestito meglio sarebbe un asso nella manica da sfruttare in ogni occasione. Ci sono stati tanti job loro, alcuni sensati, altri no ma forse un po' tanti. Speriamo che l'anno prossimo ci sia un piccolo cambiamento.

WILLY SPENCER
Un altro ex campione di Hope che si è giocato abbastanza bene le sue chance durante l’anno: la parte finale di 2015 lo ha visto protagonista di un feud a tre molto psicologico assieme a Kurt Fisher e Xander Deckard per il Sorrow Title, ma è stato lui a battere la mano due volte su due nei match “che contavano”. Willy deve riprendere la sua strada in fretta.

JOHN C. LOWHOPE
Lowhope ha bazzicato nel giro eXtreme come vittima sacrificale a Lin, non riuscendo a ottenere quindi un particolare rilievo. Aggiungiamo anche l'aver partecipato a match extreme incredibilmente anonimi e il gioco è fatto. Credevo che la Legion potesse portare a una rinascita del personaggio, ma poi hanno iniziato a perdere tempo con Ace, di cui a nessuno importa assolutamente niente, e, notare bene, è stato l'unico wrestler del 2015 a perdere contro Ace. Questo da solo bastarebbe come epitaffio.

EVANGELINE KAY
Lo slammy per lady of the year non viene confermato dalla Power annuale che la vede fuori dalla top 30. Lei ed AJ ( che ha preso il mio voto per lo slammy) hanno retto la divisione, il suo feud con Christina ha meritato una nomination per FOTY e di sicuro si prospetta un 2016 che può riservarle altre soddisfazioni.

ENIGMA
un anno pieno di programmi importanti. Terminata la celeberrima “Sorrow Curse” (con Herr Morbid), Enigma ha avuto la possibilità di farsi qualche giro nel Main Event contro Armo e Rocky, per poi puntare ancora al Sorrow Title. A seguire un buonissimo feud con Red Scream, con alcuni interessanti colpi di scena, ed infine questo programma con Dumas. Nonostante tutti i pregiudizi, Enigma è sicuramente un ottimo personaggio, con alcuni difetti ma sicuramente molti pregi, tra cui sicuramente la qualità dei suoi promo. Io (Rob), personalmente però penso che se non accetta qualche compromesso, smussando i lati più estremi della storyline centrale della sua carriera, difficilmente potrà arrivare ad essere il Top assoluto. Ed ancora più difficilmente potrà essere accettato dall’utenza come tale.

XANDER DECKARD
Non è nella Top 25, ma è certamente un anno positivo per lui. Il picco lo si ha negli ultimi mesi dove ha combattuto per il titolo Sorrow e quando sembrava essere uscito dai giochi a Last Ride ecco che di prepotenza non solo vince il titolo ma addirittura manda all' ospedale Kurt Fisher. Ora è partito bene nelle sue difese, ma vediamo che si inventa.

MR. SLENDERMAN
E’ stato un anno importante per il Death’s Sigh, partito con il feud con Prophet (feud che ricorderò sempre con piacere Marco, sappilo) e la conseguente vittoria del Sorrow Title che l’ha un po’ abbattuto fino alla reprise del feud con Paolo e all’affacciarsi nel main eventing con le Survivor Series e l’attuale feud psicologico con Herr Morbid. L’anno si preannuncia foriero di buoni presagi per Mark Tyler.

DREW MACBETH
Lo scozzese ha avuto, tutto sommato, una buona annata. Ha fatto un paio di feud di rilievo, ma purtroppo è stato costretto a prendersi una pausa nel momento in cui poteva raccogliere i frutti del suo operato, il che lo costringerà a ripartire quasi da zero. Ci vuole poco tempo a dimenticare quello che un wrestler ha fatto, sopratutto se poi il wrestler era ancora in rampa di lancio. Non avendo uno status sufficientemente solido, Macbeth sarà costretto a ricominciare.D'altra parte, la fase calante del suo feud con Armo è stata mediocre, quindi si può dire che non tutto il male viene per nuocere.

AURON
L' annata del mostro ha registrato un andamento sufficiente e discreto sino al periodo predestiny, dove si è confermato con uno dei wrestler più tosti da affrontare e di sicuro impatto, sino a quando c'è stata la scellerata scelta di booking di affiancarlo a Marylin in una nostra versione di Corporate Kane che non gli ha giovato affatto, e lo ha visto affiancato in un feud contro KAS che alla lunga sembra esser servita solo a tenere fermo il mentalist. Dulcis in fundo lo squash subito per mano di Marko in una puntata di Fear pre Last Ride. Che sia giunto il momento di far ritirare Auron?

MIKE GALLOWS
Ha passato un inizio anno di poco conto, fino a che non ha incrociato la sua strada con Antoine Borges. Da lì è cominciata un’epopea non più finita che ha coinvolto i due lottatori in un feud strampalato pieno di alti e bassi, con alcuni buoni momenti, ma anche troppi picchi di trash e demenzialità spesso esagerata e assolutamente non necessaria. In questo 2015 siamo stati molto lontani da quello che Mike Gallows è stato negli anni precedenti, è come se l’evoluzione del suo personaggio si sia totalmente persa in questo feud che lo ha trascinato in un baratro da cui ora difficilmente riuscirà ad uscire nel breve periodo.
Dal Mek leader dei disadattati, al Negative araldo del rancore, fino ad arrivare alla sua redenzione, ci si aspettava ben altro da lui nell’anno che è appena passato, ed invece è diventato la totale ombra di se stesso. Per il suo 2016 l’augurio è di trovare il modo di allontanarsi il più possibile da questo feud con Borges; solo così può sperare di tornare a fare qualcosa di buono.

TRANE
Un anno di grande crescita per il Gravity Killer, con diversi momenti da ricordare per la sua carriera. Prima di tutto la chiusura di un feud iniziato due anni prima, quando entrambi erano parte dei JTM Connect. Poi il salto di qualità nel feud con Mark Perfection: è stato il feud dove ha dimostrato che anche lui può stare al passo dei grandi, spiegare le ali e volare. Sfortunatamente il novello Icaro avvicinandosi troppo al sole si è bruciato ed è precipitato, ma in una caduta assolutamente non mortale, la fine di un periodo che gli è servito per mettersi alla prova, farsi le ossa per un suo eventuale futuro da campione.
Secondo step importante del suo anno, la riunione dei Black Storm. Il Dream Feud con Brextone & Claymore, che gli ha portato il suo quarto titolo di coppia, culminando infine nel più importante tag team match della storia della federazione. Nonostante la prova più che ottima, lui e Brock non sono riusciti a terminare il feud da campioni e con il ritiro della Perfect Storm ora Trane è tornato a lottare in singolo, alla ricerca di una nuova dimensione.
Gli toccherà ricominciare da zero nel 2016, ma con la consapevolezza che queste esperienze gli abbiano lasciato un bagaglio che continuerà a forgiare la sua storia e il suo futuro.

JIMI MARSHALL
Il suo feud di inizio anno con Trane è stato la chiusura di un cerchio apertosi con il tradimento che due anni prima gli perpetrò in quel famoso Steel Cage match contro i Death n’ Paradox.
È passato poi rapidamente da Xelif a Paul Phoenix, in un feud per il titolo Sorrow dal quale è uscito sconfitto e con una caviglia rotta. Il suo momento migliore è arrivato però nel feud con Mark Perfection, dopo che Augusto aveva già perso il titolo, ma si trovava ancora nel massimo della forma. In un anno che per lui non ha visto troppe soddisfazioni, Jimi lì ha dato il suo meglio, dimostrando di riuscire a tener testa a colui che per un anno ha regnato incontrastato a Tap Out!, prevalendo su di lui a tratti. Una rivalità che continua tutt’ora e che sta entrando ora più che mai nel vivo. Una rivalità che da sola può lanciare Jimi molto, molto avanti.

LIN LI YUNG
Quest’anno Lin Li Yung è stato sinonimo di “eXtreme”. Uno dei regni più lunghi e inarrestabili di sempre; non troppo generoso di emozioni, ma solido e tutt’ora in corso. Nel 2015 il Red Dragon è passato sulle carcasse di molti avversari, ultimo dei quali il neo arrivato Monty Bash.
In contemporanea con il proseguimento del suo attuale regno, ora si è posto anche un altro obiettivo: Royal Rumble. E in quella rissa sarà tra i più temibili.

AMADEUS
Non ha lasciato un gran segno Amadeus nella prima parte dell’anno. Il suo vero momento di gloria è arrivato in concomitanza con la sua nomina a General Manager di Tap Out!, che gli ha permesso per un breve istante di toccare il cielo con un dito raggiungendo il main event dello show blu in un match per il titolo dei pesi massimi contro Paulie Veneruso. Non è però stato in grado di raggiungere la vetta massima, e la sconfitta contro il campione lo ha costretto a cambiare i suoi piani.
Ora il suo obiettivo è migliorare la GWF, portarla a nuove vette di splendore. Ci riuscirà? Ha tutto il 2016 per provarci.

SAM LEMI
Tra le sorprese di quest’anno, Sam Lemi è partito alla grande con una vittoria su Paulie Veneruso in un feud che proveniva dal 2014 e che ha raggiunto lo Showcase con un Hell in a Cell match. Si è poi scontrato con Amadeus, in un feud vinto che lo ha poi portato successivamente ad affrontare Matt Rock e a conoscere l’uomo che ha dato una svolta alla sua carriera: Eli Sanders. Arrivato a vincere l’Honor Title il giorno di Natale, il samoano è ora campione, e affiancato dal suo manager nell’anno appena iniziato può fare faville.

THOMAS ROSS
Non si colloca in Power in una posizione altissima, ma nel concreto il suo 2015 è stato un anno in cui Tommy ha dato davvero tanto alla GWF con un paio di feud davvero interessanti. Il feud con Fisher prima, e quello con Trafalgar Harbor poi. Soprattutto quello con il cugino, candidato tra i migliori feud dell’anno, è stato un feud lungo ma mai noioso, mai banale, che ha avuto anche modo di mostrare i due cugini in tag team per un certo periodo di tempo, facendo rivivere ancora per una breve volta l’emozione del suo storico dualismo con Luke Claymore.
Termina a Last Ride, con un Last Man Standing match mozzafiato, che lo vede uscire come sconfitto a testa alta.
Una risorsa insostituibile per la Global Wrestling Federation.

ZERO
Il Most Improved Wrestler of the Year. Già l’anno scorso fu premiato con il Keep Your Eyes On… Award dopo aver vinto il titolo Sorrow in meno di un mese dal suo debutto; finito il 2015 conferma di essere stato davvero il prospetto su cui tenere più gli occhi puntati di tutti. Prima parte dell’anno con il Network, con il quale affronta la BWF e si affilia alla Black Inner Corporation. Poi dopo lo split up arriva l’esplosione in singolo, con la vittoria dell’Honor Championship, il candidato Feud of the Year con Daniel Pajares ed infine, scalando le gerarchie come nessuno, l’attacco a Paulie Veneruso a Last Ride e il suo inserimento di prepotenza nel main event dello show del venerdì.
È fenomenale, ed è da tenere d’occhio anche in questo 2016, perché già da inizio anno con lui si prevedono scintille.

ANTOINE BORGES
Uno dei personaggi più controversi dell’intera GWF. C’è a chi piace, c’è chi non lo sopporta, ci sono quelli a cui è totalmente indifferente. Saperci fare ci saprebbe anche fare, ma si perde troppo facilmente in stupidaggini che rovinano sul nascere qualsiasi sua possibilità di crescita. L’inesperienza fa il resto, e ci ritroviamo per lui un 2015 in cui lo si ricorda soltanto per le scene più trash dell’anno insieme a Mike Gallows in un feud lunghissimo, partito discretamente ma poi perdutosi per strada e divenuto una vera e propria barzelletta. Per lui vale lo stesso augurio fatto a Mike Gallows: che si allontanino vicendevolmente l’un l’altro il più possibile e che trovi un avversario di grande esperienza che lo possa aiutare a migliorarsi per davvero, perché in questo 2015 è stato inguardabile.

KURT FISHER
Diciamo che avremmo potuto vedere di più da Kurt Fisher quest’anno. Non che la carne al fuoco con lui sia mancata: un grande feud ad inizio anno con Thomas Ross, poi il breve periodo con la storia del GM, infine l’importante feud con Paul Phoenix con il titolo Sorrow in palio, che sarebbe dovuto essere il grande momento di Kurt, la nascita di una nuova grande stella; momento che purtroppo però ad oggi è soffocato nel nulla sprecando tutto il suo potenziale.
Ha perso il titolo nel Fear successivo a Last Ride contro Xander Deckard, e ad oggi il suo status non sembra particolarmente mutato rispetto ad inizio anno. Urge un cambio di rotta per il 2016.

MATT ROCK
L’anno del King Mida è stato una parabola discendente. Partito da un feud storico con Herr Morbid che ha sfiorato il main event di ForuMania, Matt si è poi unito alla BWF nella lotta contro i poteri forti della federazione, sconfiggendo insieme a loro il Network e Paulie Veneruso e salvando la GWF. Quello è stato il culmine del suo anno, perché da lì in poi il buon Matt si è fatto un po’ da parte: prima in un feud con Drew MacBeth, volto ad aiutare il giovane; poi, con l’arrivo di Eli Sanders e delle Sanders Industries, che gli hanno reso la vita un inferno: memorabile e ancora nella nostra memoria il segmento con il piccolo Vlad.
Dopo essersi liberato di Sanders come suo Personal GM, il King Mida sta ora navigando a vista senza uno scopo preciso. Ora però la Rumble si avvicina, e Matt Rock è un nome fin troppo importante per essere ignorato.

TRAFALGAR HARBOR
Ce lo ricordiamo tutti per essere stato l’Hope Wrestling Champion ai tempi del Network, ma soprattutto nell’anno che è appena passato ce lo ricordiamo per il fantastico feud allestito insieme a suo cugino Thomas Ross, che si è meritato la nomina tra i Feud of the Year e che per alcuni doveva essere il meritato vincitore.
Harbor è cresciuto tantissimo nel 2015 e l’Award di Most Improved lo ha perso solo e soltanto perché in competizione si è trovato anche un certo Zero.
Eppure in classifica Harbor si è posizionato meglio del suo ex compagno nel Network. Lo aspetta un 2016 sfavillante.

LUKE CLAYMORE
È stato un anno all’insegna dell’amarcord il suo. Iniziato con un bellissimo match alla Royal Rumble conclusivo della sua rivalità con Keith Adam Stevens, è poi proseguito con la reunion ad Endless Night della BWF, mettendo in scena una serie di match bellissimi tra fazioni contro il Network. Terminata questa rivalità arriva il passaggio per la prima volta nella sua carriera a Tap Out!, dove sostiene di volerne diventare il volto e dove affronta Mark Perfection per il titolo come l’ultimo dei “face”, mettendo su uno dei candidati Match of the Year con quell’Hell in a Cell dove è ancora noto lo spettacolare Shooting Star Press che ha vinto il premio di Bump of the Year.
Ma le cose non vanno come previsto, ed ecco che dopo la sconfitta e la piccola pausa di riflessione, arriva la seconda, inaspettata e dirompente reunion dell’anno: quella con Alex Brextone, che ha riportato sugli schermi della GWF il tag team of the decade. Vincendo i titoli la sera stessa del loro ritorno, lui ed Alex sono tutt’ora campioni e sembrano non volersi più fermare: forti come lo erano nel 2011, proprio come in quell’era tengono anche oggi in palmo di mano un’intera categoria.

DANIEL PAJARES
Tra la sorpresa generale è stato lui il Face of the Year. Daniel Pajares ha messo su uno dei regni più belli da Honor Champion, ha poi avuto modo di confrontarsi con Paul Phoenix e di arrivare fino alla fine del Golden Series match, eliminato all’ultimo proprio dalla fenice. È sempre la fenice a negargli la possibilità di entrare nell’Elimination Chamber match di Last Ride, fermandolo sul più bello, nella finale. Adesso “Manuel” sta ancora cercando di riscattarsi contro Paolo, e siamo sicuri che ben presto ci riuscirà. Il 2016 è suo.

ROBERT DUMAS
Il suo anno è iniziato con quella famosa e divertentissima campagna contro l’omofobia, ma quello è stato il meno. A ForuMania è andato contro Mark Perfection, nel match che ha visto i due giungere alla tanto attesa resa dei conti, nella quale purtroppo il bastardo ne è uscito sconfitto; si è visto chiudere il cerchio apertosi a Summergeddon 2013, insieme alle sue possibilità di ritornare campione. Comincia allora un feud molto intenso con Herr Morbid, la cui colonna portante sono stati gli innumerevoli Black Metal matches disputati dai due.
Attualmente è impegnato con Enigma, nel feud con tema “Fede” che vede al centro la Musa, Angel. Un feud che sa catturare per il fascino del suo tema centrale, e che sta funzionando dannatamente bene. Continuate così.

RED SCREAM
Il vincitore del NWO Contract apre la Top 10 dell’anno. Il suo 2015 è stato giust’appunto segnato essenzialmente dalla vittoria della valigetta, che gli consentirebbe di avere un world title match quando vorrebbe, ma che invece Red Scream ha da sempre annunciato di voler sfruttare a ForuMania. Prima della vittoria della valigetta ha però già avuto modo di testare le sue capacità di reggere il main event, sfidando ad Endless Night Mark Perfection per il World Heavyweight Title. Un Last Man Standing match che ha dato una spinta notevole ad RJ Lee, il primo passo verso quello che poi è stato il suo momento più importante dell’anno.
A ForuMania ora mancano solo quattro mesi, il momento della verità per lui arriverà presto.

KEITH ADAM STEVENS
È passato un po’ di tempo dal suo regno di campione del mondo, ma anche senza il titolo alla vita il Ferocious Warrior è rimasto sempre uno dei lottatori più in forma della GWF. Uno degli heel più solidi, il più viscido, calcolatore, riesce a dare la giusta intensit a qualsiasi feud prenda parte. Quest’anno sono stati Thornton Brave, Michael Armo e Auron. Sempre tra i migliori, ed ora che ci si avvicina anche tra i favoriti potenziali per la Royal Rumble.

PAUL PHOENIX
La perdita della sua streak a ForuMania ha fatto moltissimo rumore. Con quella sconfitta ha lanciato Xelif tra i migliori, e da lì in poi si è dedicato a feud di secondo piano rispetto all’importanza che il match di ForuMania aveva.
Ha creato il tormentone dell’anno, ha vinto il Golden Series Elimination match, ed ora è in un feud con Pajares che ha le giuste prospettive e che sembra avere tutta l’intenzione di proseguire ancora per un bel po’. Ci ha fatto divertire nell’anno che è passato, ci farà divertire anche nell’anno appena cominciato.

XELIF
Si è portato via la streak di Paul Phoenix a ForuMania, ha cominciato il suo percorso verso il World Heavyweight Title ed alla fine ce l’ha fatta, fermando il regno da campione mondiale GWF più lungo di sempre di Mark Perfection. Però aveva un nemico potente, troppo potente, rispondente al nome di Paulie Veneruso, che gli ha organizzato l’evento più vergognoso e infame che sia mai stato pensato: ha abusato del suo potere di GM a Tap Out! per auto-concedersi una title shot su uno Xelif sfinito e sottrargli il titolo vinto solo cinque giorni prima. È stato un momento scioccante, che ha dato una grossa botta d’arresto a Xelif, che da quel momento in poi si è un po’ eclissato. Non è stato un finale d’anno dei migliori il suo e questo alla fine lo ha giocoforza penalizzato agli Awards.
Ora però siamo in piena Road to Rumble, ed anche Xelif è tra i favoriti per vincere e riscattarsi da quella indimenticata sconfitta. Forse il favorito numero uno è proprio lui.

MICHAEL ARMO
Ha chiuso il suo regno di campione del mondo a ForuMania, è dovuto soccombere al desiderio di vittoria di Rocky e poi proprio grazie a lui è rinsavito, tornando quello che era prima di mettere in atto il famoso tradimento su Luke Claymore che lo rese campione.
Insieme a Rocky ha messo su uno tra i match migliori dell’anno, l’Iron Man match di Runaway, ma essendoci abituati a quegli standard di qualità il Michael Armo che si è visto dopo non è più sembrato lo stesso. Forse ha pagato un po’ di inesperienza, forse i pochi stimoli, ma il livello non è più stato quello del feud con Rocky.
Ora è fuori per infortunio dopo essere stato investito da Drew MacBeth a Survivor Series, vendicatosi dalla sconfitta. Speriamo di rivederlo presto nel 2016, perché c’è tanto bisogno del vecchio Michael Armo, dello Showstopper.

DK
È stato un anno importante per l’ex Fallen Dragon. Diciamo ex, perché dopo la perdita della maschera ora non è più lo stesso, non più DarKhaos, ma DK. Ha scelto di abbandonare il suo passato, sia quando ha tradito Andy e la BWF durante il tag team match contro B&C (nonostante la sua prima parte dell’anno fosse stata proprio all’insegna della federazione estrema, con la reunion della BWF e i titoli di coppia con Andy Guerrero), sia quando si è lasciato alle spalle il peso del nome DarKhaos e ha finalmente svelato al mondo il suo vero volto.
Ora combatte con l’appellativo di DK, ed è di nuovo campione del mondo. Dopo essere uscito dal Feud of the Year con Rocky, il calo di qualità generale con Cain Marko si è visto ad occhio nudo, ma non poteva essere altrimenti date le ottime cose viste nel feud che lo ha direttamente preceduto.
Inizia l’anno da campione e alla Rumble colliderà ancora una volta con l’intoccabile, dopo averlo sconfitto una volta a Last Ride. Questo è il suo tanto atteso secondo regno.

ROCKY
Royal Rumble Winner nel 2015, vincitore del main event di ForuMania contro Michael Armo e campione GWF per i successivi mesi a venire, ha messo su feud interessanti con Armo, Slenderman e poi DK, per poi arrivare a perdere il titolo proprio contro quest’ultimo. Questa l’estrema sintesi di un anno grandioso per lo stallone italiano, che purtroppo ora è fermo ai box per un infortunio rimediato proprio durante l’ultimo match della serie con DK. Speriamo di rivederlo presto, perché da quando è arrivato Rocky è sempre stato per la GWF sinonimo di duro lavoro e feud grandiosi.

HERR MORBID
Apre il podio il blackster, sempreverde, immortale. Pur non avendo visto il titolo del mondo nemmeno con il binocolo nel 2015, Morbid si ritrova tra i tre migliori dell’anno, ma non è di certo una novità. Uscente da un feud epocale ad inizio anno con Matt Rock, il Natural Born Negative si è poi concentrato su un altro importante feud con Robert Dumas, la sagra dei Black Metal matches. Ha vinto, a Destiny ha sconfitto il bastardo ed è poi andato verso il Golden Series match, dove però la fortuna non gli ha sorriso, e lo stesso è valso per l’Elimination Chamber di Last Ride, vinto da Mark Perfection.
Ora ha da poco cominciato un feud con Mr. Slenderman, che sicuramente si protrarrà per i primi mesi del 2016. Ma ovunque venga messo, Herr Morbid resta sempre Herr Morbid.

PAULIE VENERUSO
Il grande discusso del 2015. Ha creato uno dei momenti più controversi della storia della GWF quando ha utilizzato il suo potere di GM per fregare Xelif e portargli via il titolo del mondo. Tutt’ora è campione in un regno non di certo sfavillante, lungo, e che prospetta la sua fine non prima di ForuMania. Veneruso è l’heel di Tap Out!, l’uomo del momento nello show blu nel quale regna incontrastato.
Ora gli si è posta davanti la minaccia Zero sul suo cammino, probabilmente il migliore dei nuovi arrivati, ma le probabilità che sia solo un feud di transizione sono alte. Del resto c’è un uomo che ha ancora un conticino in sospeso con lui…

MARK PERFECTION
Il numero 1. Quest’anno segna un triplete incredibile con la vittoria agli Awards di Best Reign, Superstar e Heel of the Year. È stato lui il migliore, non ce ne sono di storie, dal match a ForuMania con Dumas, alla super conferma nell’Hell in a Cell contro Luke Claymore, e persino nel giorno della sua grande sconfitta a Perfect Summergeddon contro Xelif ne è uscito a testa altissima. È stato anche l’uomo della Chamber alla fine dell’anno, con una vittoria pazzesca che gli ha consegnato nelle mani un pass per la vittoria della Rumble, il numero 30. È la nuova definizione di heel, impareggiabile al microfono e da quest’anno irraggiungibile anche nei risultati.
Se il suo primo regno durò solo 5 minuti, questo ha visto invece tutte le vittime più illustri della GWF, ed ora non ha più niente da dimostrare a nessuno. È il migliore.

XELIF
Entrato in Power per un soffio, per Xelif non è stato un mese facile, ma mi riferisco in particolar modo ai risultati e soprattutto all' Elimination Chamber dove Xelif per pochissimo non è riuscito ad aggiudicarsi la vittoria, andata poi a Perfection. Ma come al solito la Royal Rumble serve per mischiare le carte, e forse sarà lui a pescare quella giusta?

MONTY BASH
E' entrato col botto, ha sfornato grandissimi promo ma poi nello show di Natale la doccia fredda, il licenziamento. Poi ci sono quei tweet polemici che rendono Bash un possibile pericolo per la GWF. Come si vendicherà il Singolare dello smacco subito?

WILLY SPENCER
Ha combattuto con la rabbia, ha inseguito il Sorrow Title per molto tempo ma alla fine ha dovuto subire la sconfitta a Last Ride e il titolo è sfumato via. Periodo quindi incerto per lui, vedremo come verrà collocato Willy per la Rumble.

RED SCREAM
Nonostante, per me, la pessima gestione in questo mese, i numerosi job avuti ingiustamente e la poca presenza, si ritaglia un posto in Power con sempre quel No Way Out che crea mistero sul suo utlizzo. Attendo solo la Rumble per questo.

BLACK STORM
Grandissimi. Hanno regalato un feud storico per i titoli di coppia con B&C condito da un match finale a Last Ride assolutamente emozionante e dal finale rocambolesco. Uno dei migliori Tag Team dove anche quest'anno si sono fatti valere.

MR. SLENDERMAN
La Morte sta passando un momento assolutamente positivo e ora sta feudando con un uomo che condivide così tante cose con lui da doversi trovare in rivalità: Herr Morbid. Vedremo cosa ci porterà tutto questo ma mi aspetto qualcosa di assolutamente ultra-filosofico, dati gli argomenti trattati da entrambi nel corso delle puntate.

ROBERT DUMAS
Sempre impeccabile nella gestione e nelle parole che usa, credibile in qualsiasi argomento che tratta, surreale o assurdo che sia. Adesso si trova a fronteggiare Enigma e vi è troppa incertezza in quello che potrebbe accadere. C'è il ritorno di Angel e la questione della fede. Dove si arriverà?

TRAFALGAR HARBOR
Posizione immeritata, perchè per lui ci voleva assolutamente la Top10. L'ultimo mese con Ross è stato assolutamente il migliore di tutti, forse il migliore in qualsiasi storia raccontata in quest'anno di GWF. La vittoria incredibile a Last Ride è stata la ciliegina sulla torta insieme al loro epico Contract Signing che per me entra nella Top3 delle migliori cose scritte quest'anno.

ANTOINE BORGES
Con Gallows è riuscito a vincere un buon incontro a Last Ride contro la Legion anche se per gran parte del mese non riuscivo a capire bene quali fossero le intenzione di questa rivalità. Ora vedremo nel mese di Gennaio cosa ci attende.

LIN LI YUNG
Il record di durata del titolo eXtreme ormai sta vacillando e il cinese pare assolutamente portato per abbattere tutto ciò. Le rivalità non sono sempre il massimo e forse l'attenzione che gli si da non è abbastanza in confronto alla qualità dei promo che sono assolutamente soddisfacenti per un campione. Ottimo così, a me il suo regno piace moltissimo.

KURT FISHER
Non è stato semplice per lui, la posizione in Power forse è troppo benevola. E' sempre lì, a combattere tra bene e male e questa sua indecisione, nonostante i tanti grilli parlanti che gli girano attorno, non gli hanno fatto cambiare molto idea. E ora c'è questo infortunio, la perdita del titolo. Kurt è in ospedale forse a pensare come reagire questa volta, nel bene oppure nel male. Stay tuned.

ADAM EDISON
Ha perso il titolo ma quest'uomo è assolutamente un grande personaggio che vaga all' interno della GWF. Il premio di miglior debuttante di quest'anno l'ha reso uno dei probabili uomini chiave dell' anno prossimo e ora cerca qualcosa per cui reagire dopo aver perso il titolo, forse la Rumble darà i suoi frutti.

AMADEUS
Essere nel Main Event gli ha fatto bene, comportandosi come un degno sfidante per il World Heavyweight Title. La sconfitta a Last Ride era scontata ma l'esperienza gli farà bene soprattutto per l'inizio dell' anno successivo.

PAULIE VENERUSO
Campione ampiamente discusso, non sempre apprezzato. Ma intanto è lì ad accarezzare quella cintura conquistata abusando del ruolo che ha tenuto per molto tempo per poi lasciare per qualcosa di più grande. Ora c'è Zero però, bisogna stare molto attenti, oppure si perderà qualsiasi cosa.

PAUL PHOENIX
La magia di Paul non gli ha permesso per un pelo di raggiungere la Top Ten. E' sempre stato tra i piani alti in questo mese, data l'Elimination Chamber che però non l'ha visto vincitore. Ma si sa, non rimarrà senza far nulla e ora c'è un catalano nei suoi primissimi pensieri. Il primo match dell' anno ha sancito un guadagno di numeri importante.

ZERO
Mastodontico. E' intervenuto a Last Ride dichiarandosi il primo sfidante al titolo massimo e lo sta facendo nella miglior maniera possibile. Vogliamo poi parlare del Tap Out degli Awards dove è stato onnipresente vincendo il Most Improved e sfornando un opener pazzesco? Applausi.

BREXTONE & CLAYMORE
La domanda che mi viene in mente è come e contro chi perderanno il titolo. Questo perchè mi sembra quasi improbabile che caleranno di ritmo in questo periodo. Hanno vinto qualsiasi cosa, compreso il miglior Tag Team Match dell' Anno e poi sono due personaggi fantastici.

MARK PERFECTION
Mi aspettavo una posizione molto più in alto, almeno da podio per colui che ha vinto un Main Event grandioso con Marshall, un Elimination Chamber incertissima guadagnandosi l'ultimo numero della Rumble e poi presenziare in un opener dove probabilmente abbiamo visto tutta la rabbia, la prepotenza e il dominio della perfezione. Strana posizione.

CAIN MARKO
Mi sta piacendo molto di più in questo ultimo periodo che nel resto del mese. Dopo la sconfitta un po' deludente a Last Ride per come è arrivata, ora viene sprigionata la sua frustrazione e sta mettendo sotto pressione Darkhaos in maniera ossessiva. Cosa porterà tutto ciò?

XANDER DECKARD
Assoluta sorpresa, posizione altissima per Xander. Ma i risultati confermano tutto questo: conquista del titolo e difesa titolata che confermano come questo personaggio può farsi valere nel corso di questi mesi. Come al solito spero che questa sua vittoria non venga buttata alle ortiche con una pessima gestione, ma dipende anche da lui.

DANIEL PAJARES
Il catalano e nostro Face del 2015 è in estasi e la quinta posizione gli giova soltanto il bellissimo periodo di forma. Ora si che può pensare a Paul Phoenix e alla Royal Rumble, dove si prospetta come uno dei favoriti. L'ultima vittoria nel primo show dell' anno lo rende un avversario ancora più temibile per chiunque. E' un aereo che non smette mai di volare.

SAM LEMI
Sfiorato il podio, peccato. Da quando Sanders gravita intorno a lui Lemi è come rivitalizzato e la vittoria dell' Honor Title lo rende come uno degli uomini di punta della Road to Forumania. Ormai sembra una macchina che produce sempre più e riuscirà con costanza a farsi largo e splendere.

KEITH ADAM STEVENS
Gradino più basso del podio per il Sunglasses Man. Uno dei protagonisti della questione Elimination Chamber, nel match in PPV è entrato come se dovesse spaccare tutto per poi perdere in un momento cruciale. Nello show di Natale sembra essere tornato quello di un epoca, talmente stronzo e infame da far sottomettere Babbo Natale. E mi piace.

HERR MORBID
Morbid sfiora la seconda posizione andando a punzecchiare sempre di più Slenderman. Il feud procede come mi sarei aspettato, altamente orrorifico, macabro, misterioso e pieno di significato nascosto. Il grande match tra i due nel Fear pre-Natale li ha proiettati qua in alto, non dimenticandoci che Morbid ha partecipato alla Chamber.

DK
E' praticamente ovunque, vince, convince e sforna perle contro qualsiasi essere vivente che gli si presenta davanti. E' tornato, la cintura splende sulla propria spalla e sembra aver intenzione di tenerla non tanto a lungo, ma nella migliore maniera possibile. Ora è messo in difficoltà da Marko ma la reazione arriverà vedrete. Oggi è lui il primo della Power.