Daimon

Si sa poco di "Daimon". Questo appellativo può essere un rimasuglio del suo vecchio nome, od un soprannome datogli per via della sua mole e del suo aspetto poco rassicurante. La sua storia, però, è travagliatissima. Cresciuto in una famiglia senza amore, bistrattato per la sua malformazione fisica al viso è da sempre vittima di bullismo. Come se non bastasse ci si mette anche un ritardo mentale, lo scenario è dei meno felici, ahimè. Durante uno degli ultimi giorni di scuola però succede l'inaspettato: Daimon reagisce alle provocazioni. Spezza un braccio ad uno dei ragazzi che lo importunava spesso e, per questo, finisce per essere denunciato. Gli viene imposta una misura restrittiva cautelare. In più l'obbligo di frequentare sedute di psicoterapia. Qui incontra Justo Blanco, uno psicoterapeuta ispanico che aiuta Daimon e che lo comprende. Capisce che sotto quei muscoli vi è un grande cuore. Qualcuno che non vorrebbe fare male ad una mosca, ma ce vuole solamente essere capito. Inizia quindi una strana alleanza terapeutica. Gli anni passano e la terapia sembra portare i suoi risultati. Daimon appare più sereno. Quando il ciclo curativo termina; un Daimon oramai maggiorenne prende la decisione di abbandonare casa per continuare la sua avventura al fianco di Blanco. I due infatti avevano deciso di provare un esperimento: inserire Daimon nel panorama delle palestre di wrestling così da aumentare la sua socializzazione e permettergli di sfogare, in maniera ottimale, qualche raptus d'ira. Il tutto sotto controllo.