L'importanza di usare il casco

Dublino, Irlanda

La telecamera inquadra l'ingresso di un tradizionale pub irlandese in mattoni. Fuori, in fila, alcuni chopper tirati a lucido occupano i posti dedicati alle moto. Uno di questi sembra appena uscito da un salone dalla cura con cui è conservato, ed è caricato con due borsoni pieni. L'inquadratura segue l'intervistatore che si avvicina all'ingresso ed apre la porta di legno, facendo passare anche l'operatore. Al suo interno, luci calde mostrano un ambiente piccolo ma accogliente e tradizionale, con tavoli e sedie in legno. In un angolo, un gruppo di musicisti suona musica tradizionale irlandese mentre intonano parole in gaelico. La telecamera segue la lunga bandiera irlandese che tappezza il soffitto e abbassando l'inquadratura arriva su un gruppo di motociclisti seduti al bancone. Questi sono intenti ad alzare in aria bicchieri colmi di Guinness urlando il classico brindisi irlandese: "Sláinte!".
L'intervistatore avanza verso il bancone e la musica cessa, colmando il pub di un teso silenzio. Eric Sage, al centro del gruppo seduto al bancone, posa la birra e si volta osservando i due inviati della VDW di sbieco. Gli altri centauri fanno lo stesso. Ai piedi ha uno zaino decorato con vari patch di luoghi lontani ed un casco da motociclista. The Irish Biker gira il suo sgabello e si alza, puntando il dito verso la telecamera.

"Mi chiedevo quando voi topi inglesi vi sareste fatti vivi! Non vedete che sto salutando i miei compagni prima della partenza?"

L'intervistatore prende la parola, riluttante.

"Ci scusiamo per l'interruzione signor Sage ma vorremmo farle alcune domande sul suo prossimo debutto in VDW. Pensa di venire fino a Londra con la sua moto?"

"Puoi scommetterci, cazzo. Non mi muovo senza la mia "piccola", anche se vuol dire portarla per nave in quel buco di culo chiamato Inghilterra!"

Il tono di Eric Sage è chiaramente sprezzante. L'intervistatore prosegue.

"Può spiegarci come si sente a debuttare per una federazione come la VDW?"

"Immagino che tu e chi ci sta seguendo vi aspettiate che dica che mi sento onorato, che esordirò con l'umiltà che ci si aspetta dai nuovi arrivati. Magari vorreste anche che baciassi i piedi alla dirigenza ringraziandoli per l'opportunità. Bene, potete prendere tutte queste cose e ficcarvele dove non batte il sole. Quando salirò su quel ring il prossimo venerdì porterò con me l'Irlanda, la libertà, la mia moto e questi due pugni carichi di rancore".

Eric elenca con le dita ciò che porterà con sé in VDW e poi stringe i pugni davanti al volto a favore di telecamera mentre dal bancone, gli amici motociclisti intonano un "Eric, Eric" di incoraggiamento. Anche il gruppo musicale ricomincia a suonare, offrendo un sottofondo di musica tradizionale.

"Passiamo al suo avversario: Marlon Miller. Pare che dopo aver letto la card abbia scritto sui social "Eric, chi?". Nonostante le sue parole da duro, lei è uno sconosciuto in VDW, non ha paura di essere preso poco sul serio?"

L'intervistatore punta il microfono verso Eric Sage che sorride e abbassa lo sguardo, poi viene colpito da un pugno allo stomaco. L'uomo si piega, prima di ricevere una gomitata sulla schiena che lo fa cadere a terra. Il microfono cade provocando un rumore ovattato e l'operatore si sposta indietro, spaventato, poi zooma sul volto dolorante dell'intervistatore riverso a terra. Dopo il gesto di violenza, Eric ne approfitta, si abbassa sul pavimento e prende l'uomo per i capelli, mentre con l'altra mano raccoglie il microfono.



"Vedi, non mi interessa cosa la gente dice di me. Mentre tutti scorrono pagine e pagine di merda sui social io giro il mondo con la mia moto. E lo sai, caro Marlon, cosa mi ha insegnato la strada? Che quando corri con qualcuno più veloce di te devi sempre indossare un casco, se non vuoi farti male. Ti consiglio di indossarne uno venerdì sera."

Eric guarda dritto in camera, poi colpisce la testa dell'intervistatore col microfono e lo lascia a terra. Si volta verso il bancone e dopo aver dato un sorso ad una Guinness ormai non più freschissima, raccoglie casco e zaino e si incammina verso l'uscita. La telecamera lo segue fino alla porta, poi la musica si fa più veloce ed i presenti ritornano a conversare rumorosamente. La scena si chiude sull'intervistatore privo di sensi.