GWF Memory Book #16

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    Metà Marzo 2024.
    Qualche giorno prima del Pay Per View Forumania XX.


    La tradizione non si smentisce e la puntata inizia con il buio più completo, per poi illuminare gradualmente lo studio finchè vediamo come si deve la presentatrice di questa rubrica, Miriam May. Capelli raccolti all'indietro ad eccezione di due grandi ciuffi laterali che non nascondono le due vistose cicatrici sulla fronte e sul naso. Non si prende la briga di nasconderle, anzi ne fa quasi un trofeo. Una maglietta elastica dello stesso colore della sua pelle non copre abbastanza il suo busto ed esalta il suo corpo possente, atletico e assai definito. Essendo diventata da tempo particolarmente esibizionista, fa fa sempre in modo di far mostrare il proprio corpo. Non guarda subito la telecamera...

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    MM: Eccoci qui.

    Ufficialmente questa è la puntata numero sedici, ma in realtà sono state registrate in tutto venti puntate se consideriamo che alcune sono finite negli show della Global Wrestling Federation. Sono fiera che questa rubrica non è mai morta anche se non nego che ora faccio una certa fatica a mandarla avanti a causa dei miei innumerevoli impegni. Io ce la metterò tutta per pubblicare un minimo di puntate ogni anno finchè sarò qui con voi.


    Accenna a un sorrisino.

    MM: Attualmente la lista dei possibili ospiti di mio... gradimento è piuttosto ristretta. Quindi sì, i candidati sono pochi e in questa puntata la selezione è ancora più ristretta visto che ci stiamo avvicinando a Formumania. Che dire...

    Con entrambe le mani, fa il gesto di puntare la telecamera a mo' di pistola.

    MM: Ci si vede più tardi e buona visione!

    Dissolvenza.

    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Parte la sigla della rubrica.



    E' Photograph dei Nichelback!!!

    Finito il filmato, appare questa copertina...




    Si torna con le immagini e ci ritroviamo... COSA???
    Ma è lo studio dove Miriam presenta la rubrica!!!

    MM: Esatto!

    La voce viene da fuori la telecamera ma si "sente" che è nei dintorni. E infatti, di gran carriera...



    ...ecco che da un lato si presenta proprio lei!

    MIRIAM MAY!!!

    Come spesso accade in diverse circostanze, il suo look è decisamente bizzarro, stravagante, colorato e sgargiante. Anche qui, come prima, tende ad essere abbastanza scoperta per far vedere meglio il proprio fisico. Da notare le scarpe con il tacco alto. Sa essere assai femminile quando vuole, nonostante sia di fatto una maschiaccia.
    Dopo essersi fatta avanti con le braccia distese, ora si posiziona avanti alla telecamera con le mani unite, da brava presentatrice qual è lei.

    MM: Benvenuti alla puntata numero sedici del Memory Book!

    Ebbene sì... La puntata non è stata registrata all'esterno, bensì all'interno. Tanti motivi hanno portato a questa decisione. Non è una questione di costi o altro. Il fatto è che abbiamo deciso di registrare questa puntata pochissimi giorni fa e non c'è stato il tempo di organizzare tutto a dovere. Inoltre, Forumania è troppo importante per noi e abbiamo convenuto che non era il caso di spendere ulteriori energie fisiche e mentali.


    Mette le mani dietro la schiena e molto lentamente cammina di lato. Anche qui, si vede che lei lo sta facendo apposta a far vedere bene il proprio corpo. È proprio esibizionista.

    MM: In questo studio, ci sono due comode poltrone e io e il mio ospite ci faremo una bella chiacchierata.
    È la prima volta che mi capita questa situazione. Oh, d'altronde sono la donna specialista nelle prime volte in qualcosa, no? Aggiungiamoci anche questo alla mia lista speciale delle prime volte.
    Ci stiamo avvicinando al mio ospite ed è...


    La telecamera segue la lenta camminata di Miriam, nel frattempo l'inquadratura si allarga leggermente.
    Si vede la prima poltrona. Bianca e vuota. È quella dove si siederà Miriam. Si inizia a vedere la seconda sedia. È occupata da...

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    È NOAH BENSON!!!

    Allora è proprio lui l'ospite di questa puntata!!!
    Miriam è nei pressi di Noah e allunga il braccio con il palmo aperto. Noah non perde tempo e accenna ad alzarsi tanto basta per baciarle la mano.
    Lei sorride, sincera. Stessa cosa lui.

    MM: Grazie di essere venuto, Noah!

    ”Grazie a te per aver organizzato tutto questo.
    È un piacere essere qui, Miriam.


    Miriam si allontana da Noah e si siede sulla comoda poltrona.
    Lei si rivolge verso l'ospite, con un sorriso divertito.

    MM: La vuoi sapere una cosa divertente?
    Questa rubrica era nata pochi mesi dopo il mio ingresso dalla Global Wrestling Federation ed ero una novellina in tutti i sensi. Ero giovane giovane e quasi sempre i miei ospiti erano più grandi di me come età, al massimo coetanei. Invece oggi mi ritrovo a sentirmi... vecchia, visto che io ho quasi trentaquattro anni e tu ne hai quasi ventinove.


    ”E persone come Brave, Phoenix e Morbid cosa dovrebbero dire allora?

    Risate tra i due.

    ”In tutta serietà, mi limito a dirti… È una questione mentale. In questo senso riprendo Morbid, con cui ho condiviso da subito il ring, per dire che se c’è qualcosa che oggettivamente posso ammirargli, è che si mantiene sempre con la stessa mentalità di quando ha iniziato.

    Fame, voglia di fare, senza mai fermarsi per un solo istante.
    È questa cosa che fa la differenza. Anche se tu hai trentaquattro anni e io ventinove… Ci sono persone più giovani o più vecchie di noi che non otterranno mai quello che noi abbiamo, e lo stesso si può dire per i nostri colleghi.
    Mantenere questa mentalità affamata e pronta a ogni cosa… È la chiave del successo per me.


    Miriam annuisce con convinzione.

    MM: Sono assolutamente d'accordo con te.
    Dopotutto vale anche per me. Io ho sempre fame quando si tratta di affrontare le sfide sempre più difficili, più si avvicinano ai limiti dell'impossibile e più sono gasata.

    Iniziamo a parlare di te con le solite domande di routine.
    Prima di andare avanti, Noah... Ricordati che quando rispondi, devi fare finta che io non ti conosco e lo stesso è nei confronti del pubblico. Decidi tu quando andare... in profondità, importante è che sia chiaro a tutti cosa racconti.
    Cominciamo parlando della tua vita prima di diventare un lottatore. Dove sei nato. Dove sei cresciuto. Cosa hai studiato e così via...


    Noah annuisce brevemente.

    ”Non mi piace essere troppo aperto col mio passato… Non per una questione personale, niente litigi in particolare, no. È solo che sono una persona privata su queste cose e assolutamente poco ‘emozionante’.”

    Noah si sistema meglio sulla sedia.

    ”Sono di Dayton, una bella città che pensa di essere più grande di quello che è, ma fa bene a farlo. Forse è da lei che ho preso. Mio padre e mia madre sono normali persone working class che si sono fatte il culo per me, ma scuola andavo meno che nella media… Abbastanza per passare. Non sono andato oltre, non mi sono mai sentito portato per lo studio.

    Contemporaneamente non mi piacevano nemmeno cose come il football o il basket, ma solo una cosa: il pro wrestling. Andavo agli eventi locali, a quelli di città più grosse… Sognavo di entrare in questo mondo e sono contento di esserci riuscito, ecco tutto.
    Non ero particolarmente asociale, né particolarmente socievole. Non era il mio mondo, questo lo è.

    Una sera ho incontrato il mio mentore, Vincent Cross, che mi ha preso con lui in TWC… E il resto della storia mi ha condotto sin qui.”


    Miriam annuisce.

    MM: Faccio una precisazione per coloro che non sono americani. Noah è di Dayton che si trova nello stato dell'Ohio e non è Daytona. Non si è dimenticato della vocale mancante. Sono proprio due città diverse. L'altra è Daytona Beach che si trova in Florida ed è famosissima per le 500 Miglia che si svolge ogni anno nella formula Nascar ed è la loro gara più importante dell'anno.
    Scusa la divagazione, Noah ma ci tenevo a precisare questa cosa per non generare confusione.

    Allora... Come pensi di definirti? Intendo sia a livello caratteriale che morale.


    ”Pronto a tutto.”

    Noah non esista a rispondere, ma alza subito un dito.

    ”Non nel senso che sono disposto a fare qualsiasi cosa per vincere… Piuttosto nel senso che, qualsiasi cosa avvenga, io la affronto di viso. Mi aspetto il peggio senza farmi soverchiare dalla paura.”

    Il ragazzo annuisce con vigore.

    ”Una volta ero troppo predisposto ad avere fiducia nelle persone, e ho lasciato che queste mi sfruttassero per cercare di usarmi per i loro fini. Ho passato troppo, troppo tempo a essere gentile con gli altri e ne ho pagato il prezzo venendo usato e poi gettato via alla prima occasione utile. Il mio manager in TWC, Edward Bishop, ha tenuto molto segreti con me, e non voleva affrontarmi… Ora non so dove sia, ma spero sia in un posto migliore per lui ora che la TWC che tanto sognava di dominare non esiste più.”

    Benson sospira.

    ”Io sono tornato, e non vedo l’ora di vedere cosa mi riserva il futuro. Sono diverso e lo devo anche a Bishop, ma anche alle persone come il mio storico rivale, Randy White, che mi ha mostrato che il wrestling può essere anche divertente, o al ritiro di Vincent in WTF lo scorso settembre. Lì ho avuto modo di confrontarmi per il mio ritorno sul ring con Luke Claymore, una vera e propria leggenda con la L maiuscola… E ho capito che c’è ancora spazio per questo Noah Benson nel mondo del wrestling. Sono venuto in GWF, dove non avrei mai pensato di poter arrivare, e sono stato anche in R-Pro, dove hanno lottato alcuni tra i migliori lottatori al mondo. Ho condiviso il ring con Herr Morbid.

    Mi piace questo nuovo me.”


    Miriam resta in silenzio per qualche secondo, sta elaborando quello che ha detto ma alla fine non dice nulla a riguardo.
    È come se lo stesse studiando. Poi riprende...

    MM: Quali sono i tuoi interessi? Quali sono i passatempi che riesci a praticare?

    ”Beh, sono una persona piuttosto noiosa, come ho detto. Il mio passatempo principale è il wrestling, guardarlo, praticarlo, analizzarlo, migliorare… Poi ovvio che non c’è solo quello. Ma leggere qualche fumetto ogni tanto non lo considero un passatempo.

    In generale, nel mio tempo libero sto con la mia fidanzata, Temperance Deckard, che credo tu abbia avuto modo di conoscere. Lei si sta allenando in Giappone nel Dojo degli Shibata per diventare una wrestler un giorno, ma nel frattempo mi porta al karaoke, a feste strane, a fare tour del paese… In generale è grazie a lei se riesco a staccare. Non le sarò mai abbastanza grato per ciò.”


    Miriam alza le folte sopracciglia, assai divertita.

    MM: Conosco Becky e Xander.
    Sono una di famiglia per loro, in pratica.
    Certo che la conosco! Una tipa davvero simpatica e... molto molto vivace!

    Per tornare a noi... C'è un altro aspetto interessante in questa puntata. Quasi sempre gli ospiti passati sono... nati, anzi sono diventati grandi in questa Federazione. Tu, invece, sei nato e cresciuto in un'altra Federazione, oggi defunta, che è la Total Wrestling Corporation. Tra l'altro la conosco bene perché ci sono stata diverse volte e ho pure combattuto alcuni match. Ho avuto tante conoscenze lì ma non ci siamo mai incrociati se non ricordo male.
    Che effetto ti ha fatto questo passaggio?


    Noah ci pensa su.

    ”Ti direi che è strano ritrovare molte delle stesse cose di prima, ma rendersi conto che sono applicate con una mentalità diversa. E bastano poche differenze per cambiare completamente lo stato di salute di una federazione.”

    Annuisce.

    ”Quello che intendo è che… Se la TWC è crollata, è anche per via della sua voglia di non scendere assolutamente a compromessi. Abbiamo mantenuto sempre il nostro stile e la nostra identità, senza mai voler cambiare da quello che eravamo, e alla fine, da fuori, ti dico che la federazione è crollata perché non è riuscita a reggere l’impegno che richiedeva essere un wrestler lì.

    Avevamo settato uno standard altissimo, con incontri molto lunghi, che devastano il corpo e la mente, e a furia di farne tanti prima o poi finisci il carburante. Eravamo un tributo all’eccesso, ma questa specie di bulimia esistenziale ci ha fatto mettere su il miglior prodotto di cui abbia mai fatto parte nei miei primi anni di carriera. Paradossalmente, anche se usciva uno show ogni due settimane, quelle settimane non erano usate per riposarsi, ma per cercare di fare ancora meglio della volta prima. A una certa il corpo non regge più. In un certo senso, per come era diventata, una mole di lavoro simile avrebbe potuto beneficiare molto dal modello R-Pro, che fa solo grandi eventi ogni tot.

    In GWF invece si è più versatili, si cambia sempre prospettiva. È una macchina enorme, ma funzionante perché non mantiene mai la stessa forma. Per quel poco che l’ho frequentata, ma da come ne ho sentito parlare dai Deckards, la WTF è molto simile in questo.

    Ma alla fine non giudico, ognuno ha i propri criteri su come far funzionare una cosa. Io per ora in GWF mi sto trovando bene… Si vede?”


    Il campione Genesi indica il titolo che porta sulla spalla, dandogli una pacca seguita da una breve risata.

    MM: Trattala bene, mi raccomando. È stata la cintura più importante per me e quella a cui sono più legata.
    Hai detto che leggi dei fumetti di tanto in tanto. Quale leggi? Quelli giapponesi o quelli americani?
    Prediligi qualche genere specifico?
    Poi...
    Quale genere di musica preferisci? E i film? Quale preferisci?


    Noah scrolla le spalle.

    "Da qualche tempo leggo più spesso quelli giapponesi perché sto più tempo in Giappone, ma sarò sempre legato a Batman, Superman, Spiderman e soci, senz'ombra di dubbio. Ogni tanto provo a vedere che fanno quest'ultimi, ma non riesco mai a seguire per lungo tempo visto gli impegni che ho.
    Per quanto riguarda il genere... Se si fa a botte, mi piace! Deformazione professionale, immagino.


    Benson ride imbarazzato.

    "Per quanto riguarda la musica... Mi sa che devo deludere anche qui!

    Non sono un grandissimo ascoltatore di musica... Se non quella da palestra. Sono stato trascinato a vari concerti di band con look stravaganti a dire poco ogni volta che sono stato in Giappone, e probabilmente continuerò a farlo... Ma non mi piacciono né più né meno di altri tipi di musica.
    Se qualcosa mi gasa e mi dà energie per farmi fare attività fisica, la metto nella playlist.

    E visto che sto ad allenarmi per la maggior parte del tempo, non guardo moltissimi film. Con Temperance ci piace guardare stupide commedie romantiche per ridere di scene brutte, dialoghi che non stanno né in cielo né in terra... E a volte ci concediamo qualche horror così lei può nascondersi dietro di me quando ha paura, ma non molto di più. Paradossalmente, a me fanno più ridere quelli rispetto alle commedie!
    Siamo molto limitati su quello che possiamo fare, ma ci impegniamo lo stesso per farlo.”


    La rossa sembra piuttosto divertita dalla risposta.

    MM: È divertente immaginare la scenetta in cui Temperance si nasconde.

    Riprende compostezza.

    MM: E ora passiamo a una serie di domande specifiche sul wrestling...
    Puoi anche rispondere in maniera veloce ed essenziale, senza dilungarti troppo.
    Come ti definisci da lottatore? Intendo come stili, tecniche, attitudini e così via...


    Noah ci pensa su un momento.

    "Completo, indubbiamente.
    Ho un'agilità che so ben sfruttare, cosa non indifferente, e so come cavarmi fuori da molte situazioni brutte.
    Non sono in grado di sollevare un avversario come fosse un fuscello, ma direi che ho abbastanza potenza per sapere come dare un cazzotto che fa male.
    Non avrò la maggiore esperienza sul ring, ma ho fatto match che di solito un rookie non sarebbe in grado di fare. Sono cresciuto molto in fretta.
    E poi... Sono anche bello! Non si vede?

    Insomma, the total package, come si suol dire."


    MM: Modesto il ragazzo!
    Chi è il tuo lottatore preferito? La lottatrice preferita?


    Noah ride, scuotendo il capo.

    "Per motivi legati alla mia voglia di vivere, rispondo che la mia lottatrice preferita deve ancora debuttare e si chiama Temperance Deckard.
    Per quanto riguarda il mio lottatore preferito... Una volta era Shane Hero, come ho detto.

    Avevo perso fiducia in lui... Ma l'ho di recente ritrovata. Mi è salito di molto in classifica. Dovendo dare una risposta onesta, ti direi Vincent Cross, il mio mentore, ma solo perché adesso è nel paradiso tropicale dei ritirati... Quindi, volendo contare quelli ancora in attività, ti direi che è un pareggio tra Shane Hero e... Il sottoscritto.
    Insomma, bisogna innanzitutto amare sé stessi in questo business! Sennò non vai avanti."


    MM: Domanda che sembra identica a prima, ma non lo è...
    Secondo te, in entrambi i sessi, chi sono i migliori che hai affrontato o solo visto?


    Noah ci pensa su.

    "Questa è tosta, sai?
    Ho affrontato lottatori di incomparabile talento, non importa il genere... Alcuni l'hanno sprecato, altri non so che fine abbian fatto.

    Senza ombra di dubbio, il migliore è Luke Claymore. Quello che ha lui lo hanno in pochissimi. Il controllo di sé stesso, la capacità di capitalizzare al massimo tutto quello che ha... Sa sempre dove si trova in ogni momento dell'incontro e sa come sfruttare la situazione per riportare il match a proprio favore.
    Spero di riuscire ad affrontare Black Lukk un giorno per vedere come paragonarli.

    Poi in TWC ho affrontato molti incontri intergender... Tra cui uno contro l'allora campionessa femminile Ayumi Haibara, in un Tag Team Match che è durato relativamente poco, ma quello che ho visto mi ha molto impressionato. Oggi so che ha un figlio e spero si stia godendo la pensione in Giappone.
    Non ho ancora condiviso il ring con te come avversaria, May, ma quando succederà a Forumania riserverò il mio giudizio... Per dopo che ti avrò sconfitto."


    MM: Credici!

    Lo punta con la mano, minacciosa ma non troppo.
    Torna in posizione comoda.

    MM: Facciamo finta che ci sia un ranking, in che posizione ti metteresti oggi?

    "Top 15 della federazione."

    Noah non esita.

    "Potrei fare il paraculo e indicare diversi ranking in cui mi considero primo in assoluto... Ma volendo fare i seri, in un ranking generale se il primo per me è Black Lukk, seguito da Luke Claymore e Thomas Ross, io sono comunque in top 15. E a fine anno sarò in top 5, con un po' di sano impegno."

    MM: E insomma... aldilà dell'automotivazione, ci credi davvero che puoi fare sempre meglio.
    Bene così!

    Come vedi Noah Benson tra un anno qui alla Global Wrestling Federation?
    E tra cinque anni?


    Noah ride.

    "Che ansia!"

    Si ricompone.

    "Tra un anno mi vedo a lottare per arrivare sempre più in alto... E tra cinque anni pure! Mai accontentarsi!"

    Miriam resta in silenzio. Ci sta la netta percezione che abbia la domanda ma non sa se farla o no.
    Alla fine, la pone...

    MM: Cosa pensi di me?

    Noah rimane in silenzio.

    "In che senso?"

    MM: Vedi tu.
    È una domanda generica. Non ho specificato nulla apposta.


    Noah si guarda intorno.

    "Se rispondo male verrò rapito e chiuso in una cantina nel remoto Wyoming?"

    MM: Sappi che è un'ottima idea se non rispondi.

    Noah sospira.

    "Sei una lottatrice che sa quello che vuole... Vincere. È un sentimento che capisco bene.
    Tu per vincere fai tutto e hai fatto di tutto e anche di più. La lezione che hai inferto a quel fesso di Kenta a Summergeddon col bacio della morte mi ha molto colpito.
    Non ti preoccupi di quello che fanno i tuoi avversari dopo che li hai affrontati... Per te conta solo vincere e ottenere quello che vuoi. Il resto è secondario. Ovviamente ti importa di Becky e Megumi, ma loro sono molto simili a te in questo, si vede.

    Un atteggiamento che non posso trovare condivisibile... Ma uno che ha senso in questa industria, immagino."


    MM: Ti sembrerà strano ma non è sempre stato così durante la mia carriera, sai. La storia di voler vincere a tutti i costi, dico.
    Quando ho iniziato a lottare contro le donne, ero una novella. In tutti i sensi. Facevo schifo nella lotta, fidati. Poi mi sono allenata, ho fatto tanti incontri e presto si sono visti i risultati. Ho vinto il primo titolo dopo neanche un anno e allora c'erano tutte le migliori di ogni epoca.
    Non è stato così quando ho iniziato a lottare contro gli uomini. All'incirca per un anno o forse due, ho lavorato duro per migliorarmi in questo settore e capire dove posso arrivare, quindi il mio obiettivo era più legato alla performance che al risultato vero e proprio. Sapevo di dover reggere un ritmo incredibilmente più alto e più a lungo e anche il livello di difficoltà generico era più alto. Per me, è tutta un'altra cosa affrontare bestioni più alti e più grossi di me.
    Una volta capito che potevo giocarmela con tutti, allora ho lavorato per iniziare a vincere.
    E l'ho fatto.

    E Domenica lo farò di nuovo.


    Linguaccia simpatica ma con un sottofondo di percepibile serietà.

    MM: È il momento del ricordo.
    Come detto prima, la puntata è stata improvvisa e non c'è stato il tempo di cercarne uno da sorprenderti.
    Così abbiamo deciso di mostrare qualcosa che non è mai andato in onda. Riguarda noi due.
    Via con il primo filmato.



    CITAZIONE

    GWF Monday Night Fear #927 - 12/02/2024

    Miriam sta passeggiando in fretta e furia girandosi continuamente intorno come se stesse cercando qualcuno.
    Ha tutta l'aria di sapere chi stia cercando. Diversamente dal solito, "casualmente" la ricerca è stata davvero breve.

    MM: Hey! Tu!

    Movimento brusco con il momento e alza la mano per salutare.

    Noah Benson! Il campione Genesi, che cammina nel backstage!
    Il ragazzo alza un sopracciglio.

    ”Mi cercavi?”

    MM: Sì, cercavo proprio te.

    Il ragazzo si indica.

    ”E perché io?”

    MM: Non ci giro intorno. Ho pochissime scelte affidabili. Tu sei semplicemente la scelta più affidabile.
    Ho sentito Becky e parla strabenissimo di te, nonostante tu sia il fidanzato di sua sorella. E fidati che lei non è molto propensa a parlare bene degli altri, specie se si tratta di lottatori o lottatrici.
    E poi...
    Mi pare che odi gente ruffiana, spocchiosa e vanitosa come GFD.
    E poi...
    Vuoi continuare il percorso contro i vecchi, no? Come se non bastasse Mister Fucking Morbid, ti sto offrendo la sua testa grazie a me.
    E poi...
    La vuoi mettere che lotti insieme a me?


    Noah ci pensa su.
    Poi annuisce.

    ”Ci sto.”


    Si torna velocemente in studio.

    MM: Mi azzardo a dire che è stato uno dei reclutamenti più veloci che abbia mai fatto.
    Considera che sono stata diverse volte capitana delle Survivor Series, una volta pure per i maschi.
    Ripensandoci...
    Scommetto che appena mi ha visto, sapevi cosa stavo per chiederti ma hai fatto finta di nulla e nella tua testa avevi già accettato.
    Vero???


    Noah ride di sottecchi.

    ”Diciamo di sì, mettiamola in questo modo.
    Avere una opportunità per lottare, in qualsiasi contesto... Non mi dispiace. Decisamente no.”


    MM: Vediamo il prossimo filmato.



    CITAZIONE

    GWF Monday Night Fear #928 - 19/02/2024

    ”L’importante adesso è che tu possa tornare per prendere Raven a calci un culo.”

    Siamo nel backstage! Vediamo Noah Benson con Miriam May, e la data è quella del Fear in cui c’è stato il singles match tra GFD e Miriam May per il titolo Honor “rovinato” dall’interferenza di Red Revolution Raven.
    Benson, che aveva respinto via il lottatore italiano, è ora con una May che porta ancora i segni dei colpi subiti e si tasta continuamente il collo.

    MM: Grazie per avermi salvata.
    Me la sono vista davvero brutta.


    ”Non preoccuparti, non c’è bisogno di ringraziarmi. Ho salvato te e quel pomposo bimbo viziato… Anche se ha cercato di restare onorevole fino alla fine, glielo concedo.”

    Noah sospira.

    ”Io sono intervenuto anche perché detesto i vecchi come Raven, spocchiosi traditori che sanno soltanto attaccare alle spalle e nascondersi dietro cazzate sparate a raffica.
    E poi… alla mia fidanzata non piace proprio che la sua lottatrice preferita venga attaccata da un puzzone come quello.”


    MM: Che dolce!
    Comunque sono d'accordo. È così vile un attacco del genere, ma non posso del tutto biasimarlo. Anche io sarei capace di fare quello e altro al suo posto. Ho la sensazione che faremo tutti una brutta fine.

    A botte dico.


    Si torna allo studio.

    MM: Sono abbastanza sicura di non aver mai dato e ricevuto così tante botte prima d'ora come in questo periodo.
    Non c'è stato giorno che non abbia avuto lividi o doloretti qua e là.

    Tu?


    ”In TWC facevamo incontri lunghi quando puntate di show di altre federazioni, mi ha detto una volta un mio ex collega.
    Sono abbastanza convinto che avesse ragioni, anche se con qualche riserva...

    Questo per dire che sono abituato ad avere lividi o portare su di me i segni dei miei incontri. Il primo errore che possono fare Raven o Denari è pensare che possano spaventarmi facendo semplicemente a botte.
    Vale anche per te, immagino.”


    MM: Certo che vale anche per me.

    Ora il prossimo ricordo.
    L'ultimo, forse.



    CITAZIONE

    #172: R-Pro/THÈA "LEAP YEAR PARANOIA '24" - 29/02/2024

    ”Non posso dire di aver subito danni dal tuo intervento… Ma penso avremo avuto un match molto diverso.”

    Siamo nel backstage… Di LEAP YEAR PARANOIA!
    All’evento R-Pro vediamo Miriam May “in gabbia” (letteralmente una guardiola), con Benson che la guarda dall’esterno.
    May dev’essere stata presa e messa da parte dalle guardie dell’arena dopo essere intervenuta per eliminare Red Revolution Raven dal Double Stage Decision Match per il titolo dei pesi leggeri della R-Pro… E per di lei fortuna, il furioso Raven dev’essere stato portato via prima che potesse nuocerle.

    Benson, sconfitto ed eliminato da GFD, osserva Miriam che sembra sentirsi tutt’altro che “colpevole” e sospira.

    ”Potevi avvisarmi almeno… Senza Raven che lo odia forse più di quanto non lo disprezzi io, solo io mi sono concentrato su GFD e ne ho pagato il prezzo.
    Se le guardie non fossero arrivate che avresti fatto? Avresti eliminato tutti i partecipanti e costretto la R-Pro a nominarti campionessa?”


    MM: ...

    Silenzio. Scrollo di spalle della rossa.
    Il tipico sorrisetto da Magnifica Bastarda.

    MM: Chissà...
    Se solo avessi avuto più tempo.


    Noah sospira. Miriam sente di non aver fatto nulla di male. Tipico di lei.
    Il campione Genesi annuisce.

    ”Credo proprio che adesso questa sia anche la mia guerra.”


    Si torna allo studio.

    MM: Caro Noah, lo sai che tu ci eri già dentro da un bel pezzo?
    E poi... come ne saresti uscito fuori, scusa? Non sarebbe stato da te tirartene fuori, non credi?


    Non lo dice per denigrarlo o altro, quanto una sua semplice contastazione.

    “No, hai ragione anche tu… non sarebbe da me.
    Sono fatto così, immagino.”


    MM: È arrivato il momento di farmi una o più domande.
    Cosa mi chiedi?


    “Negli scorsi mesi hai fatto ricorso a molti modi per competere con gli uomini, inclusi i casini in certi show del circuito R-Pro in cui sei apparsa.

    È così importante per te?”


    MM: Lo è.

    Risposta immediata con un'espressione più che convinta.

    MM: E non è una cosa che sto facendo da mesi, ma da quando ho iniziato a combattere contro gli uomini, quindi anni.
    Partiamo dal presupposto che non sono mai stata una santa, anzi... sono sempre stata una stronza forte e tanti uomini e donne lo possono confermare. Ci sono diversi motivi per cui faccio sempre i casini, sono tutti legati tra di loro anche se di importanza sono cambiati nel corso del tempo. Mi spiego meglio...
    All'inizio, come ci aspettavamo, venivo derisa o ancora peggio... venivo ignorata. Mi sono sempre battuta contro il sessismo sotto tutti gli aspetti, compreso il nostro... mondo. Ho capito presto che le parole non portano a nulla contro gli uomini.

    Dovevo farmi notare.
    Soprattutto...
    Dovevo farmi valere.

    Non parlo di vittorie o di sconfitte. Dovevo dimostrare che nessuno deve sottovalutare me.
    Mi sono sempre allenata per dimostrare di tenere testa a loro, con le ovvie differenze fisiche. Mai detto che sono più forte di loro e mai lo dirò. E qui entra in gioco il discorso della competizione.
    Non dimentico che si burlavano di me. Dicevano che avrei resistito trenta secondi contro un dilettante e cose del genere. Tutte queste cose mi facevano incazzare, ma allo stesso tempo mi aumentavano a dismisura le motivazioni. Volevo assolutamente far rimangiare le parole a tutti quanti con i fatti. E così...

    Eccomi qua.
    E ricordo una cosa fondamentale per rispondere concretamente alla tua domanda.

    Io vivo per il wrestling.

    Io ho fatto, faccio e farò sempre casino.
    È nella mia indole. Fa parte del mio caratteraccio.


    Noah sorride.

    ”Di certo c’è un motivo per cui ti definiscono ‘Bastarda’, e dubito che abbia a che fare con una tua eventuale natalità.”

    Il ragazzo schiocca il collo un attimo.

    ”Ho anche un’altra domanda per te.
    Durante la Rumble, quando ci siamo alleati, non ho potuto fare a meno di notare che è stato principalmente per abbattere Herr Morbid. Lo odi così tanto?”


    MM: Sì. È colui che odio di più qui dentro.

    Altra risposta immediata.

    MM: Lui è stato il mio primo ospite della rubrica dove sono uscite due puntate a distanza di quasi un anno. Lì è nato il nostro odio reciproco anche se quella volta è stata tutta colpa mia, non mi faccio problemi a dirlo. Non amo vantarmi, ma non esagero se dicessi di essere la migliore quando si tratta di farmi odiare. In ogni caso, negli anni questo odio sarebbe comunque uscito fuori. Vedi...
    Penso che la gente creda che io voglia eguagliare o superare lui in qualche modo.
    Niente di più sbagliato.
    Nessuno, me inclusa, deve osare contestare tutto quello che ha combinato durante la sua carriera.
    In effetti, non credo di aver mai detto prima in maniera diretta e lampante perchè ce l'ho tanto con lui.

    È un Founder. E questo basta e avanza.
    Noah, non so se hai seguito o saputo cosa è successo negli anni scorsi qui alla Global Wrestling Federation. Lui, insieme ad altri Founder, hanno fatto passare gli anni più bui della federazione. In quel periodo, hanno fatto dei danni irreversibili all'intero sistema. In pochi mesi, i lottatori migliori che non facevano parte dei Founder sono dovuti scappare da quella tirannia. Sì, di fatto è stata una tirannia per quanto loro dicano il contrario. Ci sono voluti anni e anni per ricostruire a dovere la categoria maschile. Founders o no, sono davvero felice di farne parte perchè, per fortuna, ci sono tantissimi lottatori fortissimi e ho intenzione prima o poi di affrontarli tutti, indipendentemente dagli eventuali titoli in palio.

    Per... l'influenza. Mettiamola così.
    Tolte le sue conquiste fatte durante la sua carriera, lui si è costruito una sorta di... aura di superiorità per grazia divina. Non lo ha fatto solo lui, ma anche altra gente tipo... Paolone e il recente Hall Of Famer Keith Adam Stevens. Anzi, mi sono ricordata anche di JBR dove gli ho dato una bella lezione proprio durante la scorsa puntata del Memory Book. So pure che ci stavano altri di questa specie, ma sono andati via prima che arrivassi. Per fortuna, direi... Ecco, per farla breve questo tipo di persone come lui mi stanno sul cazzo, ma tanto sul cazzo.
    Lui non è un Dio. Lui è un uomo, si fa per dire, come tutti gli altri.
    Lui ha l'appoggio quasi completo dei vertici della Federazione. Si atteggia come se lui fosse il padrone della Global Wrestling Federation.
    Si comporta come se lui può fare tutto senza pagarne le conseguenze.

    Ha tentato di destituirmi quando ero la General Manager di Genesi.
    Da quando ci siamo conosciuti, non sono mancate le occasioni per farci... dei dispetti. Lì l'ha fatta davvero grossa. Per quanto possa negarlo, ho capito una cosa... Lui mi teme. Anche io ho una certa influenza all'interno della Federazione e ho capito meglio certe dinamiche dirigenziali. Sai che cosa non riesce ad accettare? Il fatto che non mi possa controllare. Per lui, sono come un virus del suo sistema. Sono un coccio che si è incastrato tra gli ingranaggi di un meccanismo per lui perfetto fino a prima della mia venuta. Sa che se voglio, lo posso fare fuori. In tutti i sensi. E un giorno arriverà la resa dei conti. Un giorno io e lui ci scontreremo sul ring. È uno dei motivi principali per cui sto lottando contro gli uomini. Voglio arrivare a lui.

    E per finire...

    Lui vorrebbe sentirsi eterno...
    Ma lui non è eterno.


    ”E noi siamo qui per ricordarglielo giorno dopo giorno.”

    Miriam annuisce, più e più volte.

    MM: Adesso stiamo per vedere l'ultimo ricordo. Un episodio recentissimo avvenuto pochissimi giorni fa.



    CITAZIONE

    GWF Monday Night Fear #931 - 11/03/2024

    ”Beh, è fatta allora.”

    Siamo allo scorso Monday Night Fear, l’ultimo prima di FORUMANIA XX!
    Nell’area backstage troviamo Noah Benson con le MiReb! A quanto pare, il segmento è stato registrato dopo l’annuncio di Robert Dumas sull’aver reso il Fatal Four Way per ambo i titoli Genesi e Honor un Anything Goes Match.

    Becky si porta in mezzo ai due.

    ”Ricordati che se provi a fregare Miriam in qualche modo ti uccido, hai capito bene?”

    ”Non ti preoccupare Becks, io non ho alcuna intenzione di fare alcunché che non sia vincere.”

    ”Oh, tu-”

    Miriam la interrompe subito.

    MM: Tranquilla, Becky.
    C'è da fidarsi in quello che ha appena detto. Sa quello che dice e quello che fa.
    Mi fa assolutamente piacere che tu voglia vincere, Noah. Non devi assolutamente trattenerti, soprattutto con me. Non farti problemi a picchiarmi perchè io non mi tratterrò mai.


    ”Nemmeno io.”

    Stretta di mano tra i due.

    MM: Che vinca il migliore allora. Cioè io...

    Mentre Noah si diverte a replicarle per le rime, le immagini staccano.


    Si torna di nuovo allo studio, quasi sicuramente per l'ultima volta.

    MM: La cosa divertente è che abbiamo tagliato il finale.
    Credo che saremmo andati avanti per ore a fare i bambini capricciosi su chi abbia più voglia di vincere.
    Meno male che c'era Becky e ci ha separati, seppure a forza.


    I due ridacchiano nel ricordarsi di quell'episodio.

    ”Un po' di tensione agonistica non fa mai male a nessuno, se chiedi a me, ma Becky con te è iperprotettiva...

    In ogni caso, nessun rancore. A Forumania non ho intenzione di trattenermi in alcun modo.
    Sarebbe la peggiore mancanza di rispetto che posso dare a un mio avversario.”


    Miriam annuisce.

    MM: Direi che siamo giunti alla conclusione di questa puntata del Memory Book.

    Miriam si alza e gli si avvicina.

    MM: Allora...

    La rossa allunga la mano. La vuole stringere per salutarsi come si deve.
    Noah abbozza a un sorriso. Lo sa perchè vuole farlo. È noto ormai a tutti che lei ama far sentire la sua grande forza.
    Non ci pensa molto che si alza e gliela stringe. Forte perchè altrimenti la sua mano verrebbe stritolata.
    Miriam digrigna leggermente i denti per lo sforzo. Per lei è una sfida anche in queste situazioni apparentemente tranquille.

    MM: È stato davvero un enorme piacere per me fare questa chiacchierata con te, ma...

    Quel 'ma' detto con uno strano noto fa inarcare le sopracciglia ma non fa in tempo a realizzare che...

    MIRIAM LO TIRA VERSO DI SE' CON UN FORTISSIMO STRATTONE!!!
    SUPER GINOCCHIATA ALLE PALLE!!!

    OOOUUUCCCHHH!!!

    Noah vorrebbe urlare di dolore ma la voce si strozza in gola!
    E non è finita...
    Miriam lo abbranca all'altezza dei fianchi, uncinando le sue braccia.
    Non vorrà mica...
    Ma è pazza! Davvero pazza!!!

    Lo sta facendo!


    NORTHEN LIGHTS SUPLEX!!!

    COSA CAZZO HA FATTO MIRIAM!!!
    HA APPENA FATTO UNA SUPLEX AD UN UOMO DA OLTRE CENTRO CHILI CON LE SCARPE DAI TACCHI ALTI!!!
    UNA MOSSA DAL COEFFICIENTE DI DIFFICOLTA' ALTISSIMO ED E' RIUSCITA A FARLO SENZA ROMPERE I TACCHI!!!

    Miriam fa una capriola semilaterale e si trova inginocchiata di lato rispetto a Noah mentre lui ha preso una botta talmente forte alla testa sul pavimento che in questo momento è totalmente tramortito e in completa balia della rossa. La Magnifica Bastarda si toglie le scarpe, controlla che i tacchi non siano rotti o piegati e dopo sorride, ovviamente da stronza.

    MM: Credimi... Sono davvero desolata ma dovevo farlo.
    Fino a Domenica tu, come gli altri, sei un nemico per me.
    Fino ad allora, io non ho e non avrò pietà per nessuno.


    Avvicina le scarpe vicino al volto dell'ospite.

    MM: Vedi queste?
    Non si sono rotte o piegate.
    Sono stata... perfetta.
    Ho dato l'ennesima dimostrazione di quello che sono in grado di fare.


    La mano libera indica una direzione.

    MM: Lì c'è la cassetta di pronto soccorso.
    Tranquillo che per il match tornerai come nuovo.


    Si alza, tenendo le scarpe con l'indice e il medio e inizia ad allontanarsi da lui e dalla telecamera.
    La puntata finisce così???

    No.

    ”Miriam!
    Non è finita.”


    Miriam fa solo in tempo a girarsi che...

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    SUPERKICK!!!

    CALCIO MICIDIALE DI NOAH BENSON!!!

    L'ha colpita in pieno volto e l'ha fatta stramazzare a terra!
    Non se l'aspettava per niente e ci rimette un po' prima di riprendersi.
    La situazione è la seguente...
    Lui è ancora piegato dal dolore ai gioielli e tiene una mano sulla testa per la botta forte sul pavimento eppure è riuscito a fare quel calcio.
    Lei è ancora a terra ma si è rialzata di busto e ha sputato per terra, con un po' di sangue. Si tiene la mano sulla guancia dove ha subito il colpo, muovendo le mascelle per controllare che sia tutto a posto. Sembra a posto.
    Lei lo guarda scocciata, ma senza vero rancore.

    MM: Te lo concedo.
    Hai le palle.


    Con lentezza, lei si rialza. Si allontana da lui e dalla telecamera senza mai perderlo di vista.
    Fa un semplice gesto.

    JgHi4TS

    Con uno sguardo estremamente determinato.
    Due con le dita.

    MM: Due.

    Domenica avrò quelle due cinture.
    Anche se per poco, sarò la prima donna della Global Wrestling Federation a vincere due cinture maschili insieme.
    E tu sarai un perdente come gli altri.


    "Il tuo primo errore è sottovalutarmi.
    E sarà anche l'ultimo, a Forumania, prima della sconfitta."

    Miriam non risponde. Si volta di scatto, riprende a camminare e presto scompare dalla scena.
    La telecamera si gira verso Noah, si sta gradualmente riprendendo ma è ancora sofferente.
    Qui si è visto quanto Miriam sia pericolosa. Quando ha delle sfide difficilissime o degli obiettivi così importanti, diventa un'avversaria davvero tosta e temibile. Ma lui non è stato da meno e ha ricambiato, non si è fatto problemi a dan pan per focaccia.

    Non c'è stata la rissa solo perchè non conveniva a nessuno di loro due e il match è troppo imminente per danneggarsi a vicenda.
    Altrimenti... Chissà come sarebbe andata a finire.

    CAMERA FADES

    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Le immagini nello studio, o meglio lo stesso dell'introduzione.
    Miriam sfodera un sorriso beffardo da Magnifica Bastarda. Proprio quello da stronza vera.

    MM: Scommetto che siete rimasti sorpresi da quello che abbiamo fatto.
    Eppure, se ci pensate bene, è perfettamente in linea con la mia natura incoerente.
    Così come lui ha dimostrato la sua coerenza nelle sue parole e nelle sue azioni.
    Ora la mia preoccupazione è che nessuno vorrà più venire da me dopo le botte finali che ci siamo rifilati io e Noah e la lezione inflitta a JBR nella puntata precedente del Memory Book.

    May dire may.

    Prima di lasciarvi...
    Domenica prossima, a Forumania, fate il tifo per me che ne avrò davvero bisogno.



    Ciao a tutti!
    Alla prossima puntata, spero non troppo in là.


    Dissolvenza.

     
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    Grazie per l'ospitata e la giocata, MiriamMay!

    Questo Memory Book è dedicato a chi crede e no in Noah Benson, come quel minchia di Red Revolution Raven, o The Undetected Hero, o Tuseirob93, o Morbid devil e Rudy91.
    A voi decidere chi è in quale colonna. (O chi sia un minchia, accanto a Raven) Spero vi piaccia :P
     
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