Global Wrestling Federation Forum [E-Fed, GDR, Wrestling and more]

Votes taken by MiriamMay

  1. .

    Metà Aprile 2024.
    Qualche giorno prima del Pay Per View Springtime Massacre 2024.


    Come di consueto, lo studio inizia con il buio per poi illuminarsi gradualmente. Stranamente l'intensità della luce è molto bassa e il cambio di inquadratura mostra...



    ...Miriam May decisamente scura in volto, in tutti i sensi.
    Oltre al suo pessimo umore, si intravede qualche cerotto sul volto con vari lividi. Sono le conseguenze dell'aggressione subita da Red Revolution Raven dopo averlo eliminato nel Fatal 4 Way. Inutile dire che se l'è cercata per avergli fatto un doppio dito medio in faccia dopo l'eliminazione.

    MM: Non ho la minima voglia di parlare.

    Sono stata costretta a registrare una nuova puntata del Memory Book contro la mia volontà.
    L'ospite si è preso il diritto di prenotare questa puntata e io non mi sono potuta tirare indietro. Mi è stato riferito di aver detto in passato che avrei accettato qualunque ospite. Io non me lo ricordo affatto, ma pure se fosse ora le dinamiche sono diverse da allora.

    Fossi in voi skipperei la puntata.
    Mi fareste un favore.
    Vi fareste un favore.


    Senza alcun motivo apparente, resta in silenzio e non resta che dissolvere la scena.

    CAMERA FADES

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    Parte la sigla della rubrica.



    E' Photograph dei Nichelback!!!

    Finito il filmato, appare questa copertina...




    Si torna con le immagini e ritroviamo lei...

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    ...Miriam May, la presentatrice decisamente incazzata. A vedere la direzione dello sguardo, l'ospite ce l'ha già davanti.
    Per un po' non dice nulla, poi si gira verso l'obiettivo.

    MM: Questa è la puntata numero diciassette del Memory Book.
    Oggi chiacchiero con qualcuno che non è affatto di mio gradimento.
    Uno che gli rode il culo per quello che gli ho fatto.
    Uno che l'ha presa sul personale quando io l'avevo messa solamente sul piano sportivo.
    Uno che non ha accettato quello che sono riuscita a fargli in questo periodo dove nessuno ci riusciva da tempo immemore.
    Avete ormai capito di chi sto parlando.
    Questa persona è...


    Lei cambia la direzione dello sguardo verso l'ospite. L'obiettivo si sposta e si allarga.
    Solo ora ci si accorge che Miriam è dentro una cella!!! E ci sta un corridoio prima di un'altra cella!!!

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    MM: Red Revolution Raven, detto anche AR AR AR.
    Indegno Global Champion alla Global Wrestling Federation.


    Ora è tutto chiaro!
    Sono stati messi in due celle separate per evitare che si tocchino di nuovo e non provocare danni reciproci in vista del match.

    RRR: "Credimi... Ho molto meno piacere di te ad essere qui in questo momento..."

    MM: E allora che sei venuto a fare???

    L'espressione inizialmente cupa e contrariata di Raven si trasforma in un volto sorridente.

    RRR: "Perché mai e poi mai mi sarei perso l'occasione di stare un'ultima volta faccia a faccia con te per farti presente quanto sarà dura l'umiliazione che ti infliggerò a Springtime Massacre!"

    MM: Abbassa la cresta, bello!
    Ti rode il culo che sono riuscita a prevalere su di te recentemente in ben due match combattuti?


    RRR: "Di solito si dice che sono le bionde ad essere stupide... Ma a quanto vedo anche le rosse non scherzano mica! Te l'ho già detto, Miriam, ci sono match che contano e match che non contano... Match importanti e match di cui nessuno ricorderà mai nulla... Ti ho lasciato la magra consolazione di portare a casa qualche risultato giusto per non far abbassare troppo il livello della tua autostima... Ma l'incontro importante è quello che andrà in scena tra pochi giorni. E stai certa che in quei match io non fallisco mai."

    MM: Lo ribadisco di nuovo.
    È inutile che fai lo sbruffone per minimizzare le mie vittorie, così come il tentativo patetico di spaventarmi.
    Anzi, più fai così e più dimostri che sei spaventato, lo sai? Per me vederti in questo stato è una grande soddisfazione!
    Non solo... mi aumenti le motivazioni di affrontarti e picchiarti selvaggiamente!


    RRR: "Sì, tutto bellissimo, ma vedi di cambiarti l'assorbente prima, almeno..."

    Miriam inarca le sopracciglia.

    MM: Sì, e tu vedi di cambiare le mutandine che ti stai pisciando sotto.

    Lo ha detto con un tono chiaramente ironico. Alza la mano, come a fermare ogni tentativo di risposta.

    MM: Non perdiamo altro tempo che potremmo andare all'infinito e passiamo all'intervista, ok?
    Meno stiamo qui e meglio è per tutti.


    Inizia a giocare con le mani e sembra presa da questo gioco, azione non gradita da parte di RRR.

    RRR: "Allora?!? Ti sbrighi con queste domande del cazzo??"

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    Sempre guardando le proprie mani e giocando...

    MM: Calma... Calma...
    Ecco la prima domanda.

    Che hai mangiato a colazione?


    Raven prende fiato per rispondere con aria di sufficienza, poi strabuzza gli occhi e inizia a fissare la May...

    "Ma che cazzo di domanda è questa?"

    MM: Ti ho fatto una domanda. Non era quello che volevi?
    Non rompere le palle e rispondi.


    Raven sbuffa infastidito.

    RRR: "Ho preso solo un caffè..."

    MM: Qual è il miglior film di Lars von Trier secondo te?

    Raven resta ancora in silenzio osservando la May con uno sguardo carico di rabbia, comincia a capire il gioco a cui sta giocando la Magnificent Bastard e non vorrebbe prestarvisi ma l'ostinato silenzio in cui si è chiusa Miriam lo costringe a rispondere.

    RRR: "Secondo me nemmeno sai chi è Lars von Trier... Comunque per me Dogville, ma ancora non ho visto La casa di Jack..."

    MM: Ma tu nell'orata all'acqua pazza ce li metti i pachino?

    Stavolta Raven sbrocca.

    RRR: "Mi hai rotto il cazzo, adesso! Vuoi farmi una domanda seria o no? - Un lungo BIP censura quella che ha tutta l'aria di essere un'articolata bestemmia - Non sono venuto qui a fare il pagliaccio! Ho per caso il naso rosso? Indosso forse delle scarpe di dieci misure più grandi? Non mi sembra! Quindi basta con queste stronzate!"

    "E comunque sì, ce li metto i pachino!"


    MM: Ok.

    Un po' di silenzio.

    MM: Ti farò alcune domande serie.
    Però tengo a precisare che non me ne frega un cazzo di te.
    Lo faccio solo per la Federazione e per il pubblico.


    Breve silenzio.

    MM: Mi risulta che sei italiano. Di dove sei esattamente?

    Raven assume un'espressione concrita.

    RRR: "Povera Miriam, non sei in grado nemmeno di aprire il sito della GWF per leggere la mia scheda... Apprezzo comunque che questa domanda abbia un senso a dispetto delle precedenti. Sono nato e cresciuto a Roma, è lì che risiedo ed è lì che torno appena ho qualche giorno di libertà dai tour con la GWF... Non a caso è sempre lì che ha sede la mia palestra, il Raven's Nest."

    MM: A proposito di Raven...
    Da dove è venuto fuori il tuo nome. Red Revolution Raven.


    RRR: "Da ragazzino ero fissato con Le bizzarre avventure di JoJo, il manga di Hirohiko Araki, Quindi mi divertivo a disegnare stand per tutti i miei compagni di classe... Il mio aveva questo nome e beh... E' il primo nome a cui ho pensato quando ho deciso di adottare un nickname sul ring."

    MM: Qual è stato il tuo percorso formativo? A sentire come parli, scommetto che hai finito a malapena le elementari.

    Raven sfodera un ghigno sarcastico.

    RRR: "Sarai stupita di sapere che invece mi sono diplomato al liceo scientifico con 95 su 100... Pensa, avevo anche iniziato a frequentare l'università ma proprio in quel momento avevo iniziato ad allenarmi per diventare un lottatore e sono arrivate le prime chiamate dalle federazioni che volevano mettermi sotto contratto, quindi ho dovuto mollare... Ma magari un giorno la finirò e mi prenderò quella cazzo di laurea! Sarai pronta a chiamarmi "dottor Raven"?"

    MM: Assolutamente no! Che poi suona pure malissimo.
    Torno alle domande. Cosa ti ha spinto a diventare un lottatore?


    RRR: "Sai, ero un ragazzino italiano degli anni Novanta... E proprio durante la mia adolescenza la tv iniziò a mandre in onda in chiaro i primi show di wrestling americano... Rimasi estasiato, letteralmente. L'agonismo, l'atleticità, le rivalità: avevo scoperto un mondo nuovo, un mondo in cui volevo assolutamente entrare. Consumai non so quanta banda internet per recuperare tutti gli show che potevo e appena scoprii che potevo anche iscrivermi ad una palestra per provare a diventare anche io un wrestler, non ci pensai nemmeno mezza volta. E' così che è nata la leggenda di Red Revolution Raven... Per tua sfortuna."

    Miriam scrolla le spalle.

    MM: Non esageriamo.
    Come è nato il tuo look stravagante?


    RRR: "Oddio, stravagante, in giro si vede di peggio... La verità comunque è che non volevo mostrare la mia faccia così com'è, e non per questioni di privacy. Volevo qualcosa che incutesse timore ai miei avversari sin dal primo sguardo, ma anche qualcosa che mi nascondesse... All'inizio ero timido, impacciato, come chiunque ai propri esordi del resto, ma io non l'ho mai vissuta bene, quindi truccarmi, stendere un face paint che coprisse il mio volto, era l'unico modo che mi facesse sentire a mio agio quando entravo in un'arena, che fosse da cinquanta posti o che avesse migliaia di posti come quelle in cui entro ora."

    MM: Racconta i fatti più rilevanti della tua carriera. Non so nemmeno quante cinture hai vinto.

    RRR: "Che domanda del cazzo. Ho 36 anni e la metà di questi l'ho passata lottando sui ring di wrestling... Onestamente ho perso anche io il conto di quanti titoli ho vinto, ma sono tanti... Molti più di quelli che riusciresti a vincere se tu lottassi per altri cento anni. Ricordo i miei esordi in una piccola indie di Manchester, poi il passaggio nella WFS dove il mio nome ha cominciato a essere sulla bocca di tutti e dove sostanzialmente ho trovato la mia consacrazione... Da lì in poi è stato solo un crescendo: sono stato in decine di federazioni diverse e in ognuna di essere mi sono imposto come un wrestler di punta... Come il grande Impero romano, ogni federazione in cui ho messo piede è diventata il mio terreno di conquista, ho sconfitto i loro migliori lottatori e ho conquistato i loro titoli, diventando il re di questa o quella compagnia. Sempre. Ho avuto tanti alti e anche qualche basso, non lo nego, ma ogni volta mi sono sempre rialzato, ogni volta ho fatto i conti col mio passato e l'ho sconfitto..."

    Breve pausa di Raven che sembra riflettere su qualcosa.

    RRR: "Per dare una risposta sensata alla tua domanda: la mia intera carriera è un fatto rilevante, persino le mie sconfitte hanno fatto la storia di questa disciplina, non potrei mai riassumerla in un due minuti di intervista."

    MM: Un modo elegante per nascondere il fatto che neanche ti ricordi cosa raccontare.

    Piega la testa, le viene da ridere. Poi torna composta.

    MM: Come hai fatto a diventare un Hall Of Famer alla Global Wrestling Federation? Hai corrotto qualcuno, vero?

    Raven scoppia a ridere.

    RRR: "Questa è proprio una bella domanda, complimenti! Vuoi sapere la verità? Non so nemmeno io perché... O meglio non so perché sono diventato un Hall of Famer di una federazione in cui fino a quel momento non avevo mai lottato. Però immagini che non siano tutti delle supponenti teste di cazzo come te, e che quindi alla guida della GWF ci siano persone con un quoziente intellettivo nella norma in grado di riconoscere il mio valore universale. Il fatto che abbiano deciso di premiarmi per quanto ho fatto durante la mia carriera dimostra la loro intelligenza e la loro lungimiranza, visto che dopo quell'evento sono passato in pianta stabile in GWF e ho accresciuto enormemente il valore della loro federazione."

    MM: Quale sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine?

    RRR: "Continui a fare domande del cazzo, eh? Ho ottenuto tutto quello che potevo volere da questa vita... Ad eccezione del titolo mondiale della GWF, non c'è più nulla a questo mondo che richieda il mio impegno, quindi no, non ho obiettivi a lungo termine. Neanche uno. Discorso diverso invece per quanto riguarda gli obettivi a breve termine, in quel caso ne ho uno a cui tengo davvero molto."

    Breve pausa di Raven che sorride rivolto a Miriam May.

    RRR: "Voglio annientarti a Springtime Massacre e chiudere quella tua bocca del cazzo una volta per tutte."

    MM: Scordatelo!
    E non mi tapperai la bocca dopo il nostro match.
    Ma lo farò molto volentieri ora e chiudiamo ora la puntata.


    RRR: "Ehi, ehi, ehi! Vacci piano, dolcezza! Mi sa che stai correndo un po' troppo!"

    MM: Eh? Perchè?

    Raven sorride con fare poco rassicurante.

    RRR: "Mi sembra che adesso sia il mio turno di farti una domanda..."

    Miriam sbuffa vistosamente e agita nervosamente le braccia. Sperava di evitare questa parte. Fa un cenno con la testa.

    MM: Vai...

    RRR: "Ebbene la mia domanda è questa... Dopo che ti avrò sconfitta a Springtime Massacre, e sappiamo tutti che succederà, la smetterai una volta per tutte con questa pagliacciata di voler competere alla pari con gli uomini?"

    MM: Ancora!

    Purtroppo per tua sfortuna, mi dovrete sopportare ancora a lungo. Lo hai appena detto, sono in grado di competere con gli uomini e non vedo perchè non continuare. Posso vincere il tuo titolo, tanto per cominciare. Ho un sacco di obiettivi da raggiungere. Un giorno affronterò Mister Fucking Morbid e lo batterò.
    Però non tutto dipende da me. Io voglio continuare qui ma i contratti si fanno in due.
    Poi quando arriverà il giorno che capirò di non essere più competitiva, allora mi farò da parte.

    Peccato che nelle mie intenzioni quel giorno sarà tra molti, molti anni.


    RRR: "Beh,buona fortuna allora... Non posso augurarti di ottenere maggiore talento perché ormai il livello è quello che è... Però che ne sai, c'è chi vince alla lotteria, chi senza avere nessuna capacità si trova alla guida di una multinazionale o di un paese intero... Mi sembra abbastanza improbabile, ma magari qualcosa del genere può accadere anche a te!"

    MM: Chissà...

    D'altronde io sono una totalmente imprevedibile e piena di sorprese.
    Non finisco mai di stupire nonostante ormai sia qui da tanti anni.
    Lo hai sperimentato anche tu sulla tua pelle.


    Qui si alza e va verso un angoletto.

    MM: È il momento del ricordo.
    Sai...
    Avrei potuto cercare qualcosa di speciale, nel bene e nel male ma come ho detto prima non me ne frega un cazzo di te.
    Così ho portato un ricordo che ci lega direttamente.


    Prende un oggetto imbustato abbastanza grande e lo porta sul tavolo.
    Velocemente apre la busta e solleva il suo contenuto.

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    MM: La riconosci questa, vero?

    Raven sorride divertito.

    RRR: "Ma certo! E' quella che ho usato un bel po' di settimane fa per provare a spaccarti quella faccia di merda che ti ritrovi! Era Fear #928 se non sbaglio..."

    MM: Anche se non ti è andata bene quel tentativo, per me ha un grande significato.
    Lotto contro gli uomini da svariati anni e all'inizio ero sempre io quella che doveva inseguire per avere un incontro e darsi da fare per far capire che io non ho mai voluto essere trattata diversamente rispetto agli altri uomini.
    Quello che voglio dire è che sono sempre stata perfettamente consapevole dei pericoli che si corrono in questo ambiente.
    So di essere stronza. So di meritarmi i peggiori maltrattamenti a volte.
    Ma la maggior parte delle volte, non si sono sfogati su di me abbastanza.
    Tu ci hai provato, senza successo.

    Io sono piuttosto vendicativa e non è detto che lo faccia al più presto.

    Non so quando ma sappi che io ci proverò a colpirti con questa sedia.


    RRR: "Se non ci fosse stato quel simp di Noah Benson a salvarti, non faresti così la gradassa..."

    Mentre Raven parla Miriam si rivolge verso la telecamera passandosi le dita sotto il mento a indicare di terminare la registrazione.

    RRR: "Probabilmente staresti ancora in un letto d'ospedale a guardare questa intervista condotta da un host sicuramente più piacevole di te..."

    Ancora una volta la May si disinteressa completamente di Raven continuando a chiedere la fine delle riprese. Raven però stavolta si inalbera.

    RRR: "EHI! ASCOLTAMI QUANDO PARLO!!!"

    MM: 'STO CAZZO!!!

    Raven ringhia.

    RRR: "Ringrazia che siamo in due gabbie... Mi urti talmente tanto che non ti avrei mai fatto arrivare sana e salva a Springtime Massacre..."

    La Magnifica Bastarda fa un gesto oltre la telecamera.

    MM: Portatelo via.

    Arrivano diversi bodyguard ed entrano nella cella di RRR.

    RRR: "Mamma mia, quanto lusso! Cos'è, hai paura che venga lì a darti un antipasto del nostro incontro? Tranquilla, Miriam, una cosa che ho imparato dal nostro caro Robert Dumas è che non bisogna rovinare le cose che portano i soldi alla compagnia... Lascerò il tuo faccino intatto fino a Springtime Massacre... Ma poi non ci saranno santi che potranno salvarti... A presto, bastarda!"

    Senza opperre resistenza il wrestler di Roma si fa portare via marcato comunque stretto dai bodyguard fino a che non scompare dall'inquadratura.

    Una volta che l'ospite è stato portato via, la puntata si conclude con una faccia incazzata di Miriam, che non vede l'ora di affrontarlo e di fargli male in un modo o nell'altro.


    CAMERA FADES


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    Le immagini tornano allo studio.



    Una Miriam May si rivede nello studio e non ha nemmeno voglia di guardare dritto alla telecamera.
    Come nella puntata stessa, anche qui è sempre vestita allo stesso modo.
    Ora è fin troppo chiaro che è stato girato tutto insieme, forse pure in fretta e furia visto che non si è nemmeno truccata e forse nemmeno l'ha voluto fare.

    MM: Senza ombra di dubbio, è stata per me la puntata peggiore che abbia mai registrato.
    Per ora ho in testa solo un contatto fisico con lui.
    Con le mie mani che strozzano il suo collo.
    Questo la dice lunga su quanta voglia abbia di vendicarmi.

    Già lo so che Domenica ci picchieremo come fabbri.
    Sono una donna violenta. Lo so. Fatevene una ragione, altrimenti non lotterei a questi livelli.

    E se dovessi vincere...


    Si ferma, di nuovo.
    Non parla più, immobile e impassibile.

    La puntata finisce così.

    CAMERA FADES

  2. .

    Metà Marzo 2024.
    Qualche giorno prima del Pay Per View Forumania XX.


    La tradizione non si smentisce e la puntata inizia con il buio più completo, per poi illuminare gradualmente lo studio finchè vediamo come si deve la presentatrice di questa rubrica, Miriam May. Capelli raccolti all'indietro ad eccezione di due grandi ciuffi laterali che non nascondono le due vistose cicatrici sulla fronte e sul naso. Non si prende la briga di nasconderle, anzi ne fa quasi un trofeo. Una maglietta elastica dello stesso colore della sua pelle non copre abbastanza il suo busto ed esalta il suo corpo possente, atletico e assai definito. Essendo diventata da tempo particolarmente esibizionista, fa fa sempre in modo di far mostrare il proprio corpo. Non guarda subito la telecamera...

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    MM: Eccoci qui.

    Ufficialmente questa è la puntata numero sedici, ma in realtà sono state registrate in tutto venti puntate se consideriamo che alcune sono finite negli show della Global Wrestling Federation. Sono fiera che questa rubrica non è mai morta anche se non nego che ora faccio una certa fatica a mandarla avanti a causa dei miei innumerevoli impegni. Io ce la metterò tutta per pubblicare un minimo di puntate ogni anno finchè sarò qui con voi.


    Accenna a un sorrisino.

    MM: Attualmente la lista dei possibili ospiti di mio... gradimento è piuttosto ristretta. Quindi sì, i candidati sono pochi e in questa puntata la selezione è ancora più ristretta visto che ci stiamo avvicinando a Formumania. Che dire...

    Con entrambe le mani, fa il gesto di puntare la telecamera a mo' di pistola.

    MM: Ci si vede più tardi e buona visione!

    Dissolvenza.

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    Parte la sigla della rubrica.



    E' Photograph dei Nichelback!!!

    Finito il filmato, appare questa copertina...




    Si torna con le immagini e ci ritroviamo... COSA???
    Ma è lo studio dove Miriam presenta la rubrica!!!

    MM: Esatto!

    La voce viene da fuori la telecamera ma si "sente" che è nei dintorni. E infatti, di gran carriera...



    ...ecco che da un lato si presenta proprio lei!

    MIRIAM MAY!!!

    Come spesso accade in diverse circostanze, il suo look è decisamente bizzarro, stravagante, colorato e sgargiante. Anche qui, come prima, tende ad essere abbastanza scoperta per far vedere meglio il proprio fisico. Da notare le scarpe con il tacco alto. Sa essere assai femminile quando vuole, nonostante sia di fatto una maschiaccia.
    Dopo essersi fatta avanti con le braccia distese, ora si posiziona avanti alla telecamera con le mani unite, da brava presentatrice qual è lei.

    MM: Benvenuti alla puntata numero sedici del Memory Book!

    Ebbene sì... La puntata non è stata registrata all'esterno, bensì all'interno. Tanti motivi hanno portato a questa decisione. Non è una questione di costi o altro. Il fatto è che abbiamo deciso di registrare questa puntata pochissimi giorni fa e non c'è stato il tempo di organizzare tutto a dovere. Inoltre, Forumania è troppo importante per noi e abbiamo convenuto che non era il caso di spendere ulteriori energie fisiche e mentali.


    Mette le mani dietro la schiena e molto lentamente cammina di lato. Anche qui, si vede che lei lo sta facendo apposta a far vedere bene il proprio corpo. È proprio esibizionista.

    MM: In questo studio, ci sono due comode poltrone e io e il mio ospite ci faremo una bella chiacchierata.
    È la prima volta che mi capita questa situazione. Oh, d'altronde sono la donna specialista nelle prime volte in qualcosa, no? Aggiungiamoci anche questo alla mia lista speciale delle prime volte.
    Ci stiamo avvicinando al mio ospite ed è...


    La telecamera segue la lenta camminata di Miriam, nel frattempo l'inquadratura si allarga leggermente.
    Si vede la prima poltrona. Bianca e vuota. È quella dove si siederà Miriam. Si inizia a vedere la seconda sedia. È occupata da...

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    È NOAH BENSON!!!

    Allora è proprio lui l'ospite di questa puntata!!!
    Miriam è nei pressi di Noah e allunga il braccio con il palmo aperto. Noah non perde tempo e accenna ad alzarsi tanto basta per baciarle la mano.
    Lei sorride, sincera. Stessa cosa lui.

    MM: Grazie di essere venuto, Noah!

    ”Grazie a te per aver organizzato tutto questo.
    È un piacere essere qui, Miriam.


    Miriam si allontana da Noah e si siede sulla comoda poltrona.
    Lei si rivolge verso l'ospite, con un sorriso divertito.

    MM: La vuoi sapere una cosa divertente?
    Questa rubrica era nata pochi mesi dopo il mio ingresso dalla Global Wrestling Federation ed ero una novellina in tutti i sensi. Ero giovane giovane e quasi sempre i miei ospiti erano più grandi di me come età, al massimo coetanei. Invece oggi mi ritrovo a sentirmi... vecchia, visto che io ho quasi trentaquattro anni e tu ne hai quasi ventinove.


    ”E persone come Brave, Phoenix e Morbid cosa dovrebbero dire allora?

    Risate tra i due.

    ”In tutta serietà, mi limito a dirti… È una questione mentale. In questo senso riprendo Morbid, con cui ho condiviso da subito il ring, per dire che se c’è qualcosa che oggettivamente posso ammirargli, è che si mantiene sempre con la stessa mentalità di quando ha iniziato.

    Fame, voglia di fare, senza mai fermarsi per un solo istante.
    È questa cosa che fa la differenza. Anche se tu hai trentaquattro anni e io ventinove… Ci sono persone più giovani o più vecchie di noi che non otterranno mai quello che noi abbiamo, e lo stesso si può dire per i nostri colleghi.
    Mantenere questa mentalità affamata e pronta a ogni cosa… È la chiave del successo per me.


    Miriam annuisce con convinzione.

    MM: Sono assolutamente d'accordo con te.
    Dopotutto vale anche per me. Io ho sempre fame quando si tratta di affrontare le sfide sempre più difficili, più si avvicinano ai limiti dell'impossibile e più sono gasata.

    Iniziamo a parlare di te con le solite domande di routine.
    Prima di andare avanti, Noah... Ricordati che quando rispondi, devi fare finta che io non ti conosco e lo stesso è nei confronti del pubblico. Decidi tu quando andare... in profondità, importante è che sia chiaro a tutti cosa racconti.
    Cominciamo parlando della tua vita prima di diventare un lottatore. Dove sei nato. Dove sei cresciuto. Cosa hai studiato e così via...


    Noah annuisce brevemente.

    ”Non mi piace essere troppo aperto col mio passato… Non per una questione personale, niente litigi in particolare, no. È solo che sono una persona privata su queste cose e assolutamente poco ‘emozionante’.”

    Noah si sistema meglio sulla sedia.

    ”Sono di Dayton, una bella città che pensa di essere più grande di quello che è, ma fa bene a farlo. Forse è da lei che ho preso. Mio padre e mia madre sono normali persone working class che si sono fatte il culo per me, ma scuola andavo meno che nella media… Abbastanza per passare. Non sono andato oltre, non mi sono mai sentito portato per lo studio.

    Contemporaneamente non mi piacevano nemmeno cose come il football o il basket, ma solo una cosa: il pro wrestling. Andavo agli eventi locali, a quelli di città più grosse… Sognavo di entrare in questo mondo e sono contento di esserci riuscito, ecco tutto.
    Non ero particolarmente asociale, né particolarmente socievole. Non era il mio mondo, questo lo è.

    Una sera ho incontrato il mio mentore, Vincent Cross, che mi ha preso con lui in TWC… E il resto della storia mi ha condotto sin qui.”


    Miriam annuisce.

    MM: Faccio una precisazione per coloro che non sono americani. Noah è di Dayton che si trova nello stato dell'Ohio e non è Daytona. Non si è dimenticato della vocale mancante. Sono proprio due città diverse. L'altra è Daytona Beach che si trova in Florida ed è famosissima per le 500 Miglia che si svolge ogni anno nella formula Nascar ed è la loro gara più importante dell'anno.
    Scusa la divagazione, Noah ma ci tenevo a precisare questa cosa per non generare confusione.

    Allora... Come pensi di definirti? Intendo sia a livello caratteriale che morale.


    ”Pronto a tutto.”

    Noah non esista a rispondere, ma alza subito un dito.

    ”Non nel senso che sono disposto a fare qualsiasi cosa per vincere… Piuttosto nel senso che, qualsiasi cosa avvenga, io la affronto di viso. Mi aspetto il peggio senza farmi soverchiare dalla paura.”

    Il ragazzo annuisce con vigore.

    ”Una volta ero troppo predisposto ad avere fiducia nelle persone, e ho lasciato che queste mi sfruttassero per cercare di usarmi per i loro fini. Ho passato troppo, troppo tempo a essere gentile con gli altri e ne ho pagato il prezzo venendo usato e poi gettato via alla prima occasione utile. Il mio manager in TWC, Edward Bishop, ha tenuto molto segreti con me, e non voleva affrontarmi… Ora non so dove sia, ma spero sia in un posto migliore per lui ora che la TWC che tanto sognava di dominare non esiste più.”

    Benson sospira.

    ”Io sono tornato, e non vedo l’ora di vedere cosa mi riserva il futuro. Sono diverso e lo devo anche a Bishop, ma anche alle persone come il mio storico rivale, Randy White, che mi ha mostrato che il wrestling può essere anche divertente, o al ritiro di Vincent in WTF lo scorso settembre. Lì ho avuto modo di confrontarmi per il mio ritorno sul ring con Luke Claymore, una vera e propria leggenda con la L maiuscola… E ho capito che c’è ancora spazio per questo Noah Benson nel mondo del wrestling. Sono venuto in GWF, dove non avrei mai pensato di poter arrivare, e sono stato anche in R-Pro, dove hanno lottato alcuni tra i migliori lottatori al mondo. Ho condiviso il ring con Herr Morbid.

    Mi piace questo nuovo me.”


    Miriam resta in silenzio per qualche secondo, sta elaborando quello che ha detto ma alla fine non dice nulla a riguardo.
    È come se lo stesse studiando. Poi riprende...

    MM: Quali sono i tuoi interessi? Quali sono i passatempi che riesci a praticare?

    ”Beh, sono una persona piuttosto noiosa, come ho detto. Il mio passatempo principale è il wrestling, guardarlo, praticarlo, analizzarlo, migliorare… Poi ovvio che non c’è solo quello. Ma leggere qualche fumetto ogni tanto non lo considero un passatempo.

    In generale, nel mio tempo libero sto con la mia fidanzata, Temperance Deckard, che credo tu abbia avuto modo di conoscere. Lei si sta allenando in Giappone nel Dojo degli Shibata per diventare una wrestler un giorno, ma nel frattempo mi porta al karaoke, a feste strane, a fare tour del paese… In generale è grazie a lei se riesco a staccare. Non le sarò mai abbastanza grato per ciò.”


    Miriam alza le folte sopracciglia, assai divertita.

    MM: Conosco Becky e Xander.
    Sono una di famiglia per loro, in pratica.
    Certo che la conosco! Una tipa davvero simpatica e... molto molto vivace!

    Per tornare a noi... C'è un altro aspetto interessante in questa puntata. Quasi sempre gli ospiti passati sono... nati, anzi sono diventati grandi in questa Federazione. Tu, invece, sei nato e cresciuto in un'altra Federazione, oggi defunta, che è la Total Wrestling Corporation. Tra l'altro la conosco bene perché ci sono stata diverse volte e ho pure combattuto alcuni match. Ho avuto tante conoscenze lì ma non ci siamo mai incrociati se non ricordo male.
    Che effetto ti ha fatto questo passaggio?


    Noah ci pensa su.

    ”Ti direi che è strano ritrovare molte delle stesse cose di prima, ma rendersi conto che sono applicate con una mentalità diversa. E bastano poche differenze per cambiare completamente lo stato di salute di una federazione.”

    Annuisce.

    ”Quello che intendo è che… Se la TWC è crollata, è anche per via della sua voglia di non scendere assolutamente a compromessi. Abbiamo mantenuto sempre il nostro stile e la nostra identità, senza mai voler cambiare da quello che eravamo, e alla fine, da fuori, ti dico che la federazione è crollata perché non è riuscita a reggere l’impegno che richiedeva essere un wrestler lì.

    Avevamo settato uno standard altissimo, con incontri molto lunghi, che devastano il corpo e la mente, e a furia di farne tanti prima o poi finisci il carburante. Eravamo un tributo all’eccesso, ma questa specie di bulimia esistenziale ci ha fatto mettere su il miglior prodotto di cui abbia mai fatto parte nei miei primi anni di carriera. Paradossalmente, anche se usciva uno show ogni due settimane, quelle settimane non erano usate per riposarsi, ma per cercare di fare ancora meglio della volta prima. A una certa il corpo non regge più. In un certo senso, per come era diventata, una mole di lavoro simile avrebbe potuto beneficiare molto dal modello R-Pro, che fa solo grandi eventi ogni tot.

    In GWF invece si è più versatili, si cambia sempre prospettiva. È una macchina enorme, ma funzionante perché non mantiene mai la stessa forma. Per quel poco che l’ho frequentata, ma da come ne ho sentito parlare dai Deckards, la WTF è molto simile in questo.

    Ma alla fine non giudico, ognuno ha i propri criteri su come far funzionare una cosa. Io per ora in GWF mi sto trovando bene… Si vede?”


    Il campione Genesi indica il titolo che porta sulla spalla, dandogli una pacca seguita da una breve risata.

    MM: Trattala bene, mi raccomando. È stata la cintura più importante per me e quella a cui sono più legata.
    Hai detto che leggi dei fumetti di tanto in tanto. Quale leggi? Quelli giapponesi o quelli americani?
    Prediligi qualche genere specifico?
    Poi...
    Quale genere di musica preferisci? E i film? Quale preferisci?


    Noah scrolla le spalle.

    "Da qualche tempo leggo più spesso quelli giapponesi perché sto più tempo in Giappone, ma sarò sempre legato a Batman, Superman, Spiderman e soci, senz'ombra di dubbio. Ogni tanto provo a vedere che fanno quest'ultimi, ma non riesco mai a seguire per lungo tempo visto gli impegni che ho.
    Per quanto riguarda il genere... Se si fa a botte, mi piace! Deformazione professionale, immagino.


    Benson ride imbarazzato.

    "Per quanto riguarda la musica... Mi sa che devo deludere anche qui!

    Non sono un grandissimo ascoltatore di musica... Se non quella da palestra. Sono stato trascinato a vari concerti di band con look stravaganti a dire poco ogni volta che sono stato in Giappone, e probabilmente continuerò a farlo... Ma non mi piacciono né più né meno di altri tipi di musica.
    Se qualcosa mi gasa e mi dà energie per farmi fare attività fisica, la metto nella playlist.

    E visto che sto ad allenarmi per la maggior parte del tempo, non guardo moltissimi film. Con Temperance ci piace guardare stupide commedie romantiche per ridere di scene brutte, dialoghi che non stanno né in cielo né in terra... E a volte ci concediamo qualche horror così lei può nascondersi dietro di me quando ha paura, ma non molto di più. Paradossalmente, a me fanno più ridere quelli rispetto alle commedie!
    Siamo molto limitati su quello che possiamo fare, ma ci impegniamo lo stesso per farlo.”


    La rossa sembra piuttosto divertita dalla risposta.

    MM: È divertente immaginare la scenetta in cui Temperance si nasconde.

    Riprende compostezza.

    MM: E ora passiamo a una serie di domande specifiche sul wrestling...
    Puoi anche rispondere in maniera veloce ed essenziale, senza dilungarti troppo.
    Come ti definisci da lottatore? Intendo come stili, tecniche, attitudini e così via...


    Noah ci pensa su un momento.

    "Completo, indubbiamente.
    Ho un'agilità che so ben sfruttare, cosa non indifferente, e so come cavarmi fuori da molte situazioni brutte.
    Non sono in grado di sollevare un avversario come fosse un fuscello, ma direi che ho abbastanza potenza per sapere come dare un cazzotto che fa male.
    Non avrò la maggiore esperienza sul ring, ma ho fatto match che di solito un rookie non sarebbe in grado di fare. Sono cresciuto molto in fretta.
    E poi... Sono anche bello! Non si vede?

    Insomma, the total package, come si suol dire."


    MM: Modesto il ragazzo!
    Chi è il tuo lottatore preferito? La lottatrice preferita?


    Noah ride, scuotendo il capo.

    "Per motivi legati alla mia voglia di vivere, rispondo che la mia lottatrice preferita deve ancora debuttare e si chiama Temperance Deckard.
    Per quanto riguarda il mio lottatore preferito... Una volta era Shane Hero, come ho detto.

    Avevo perso fiducia in lui... Ma l'ho di recente ritrovata. Mi è salito di molto in classifica. Dovendo dare una risposta onesta, ti direi Vincent Cross, il mio mentore, ma solo perché adesso è nel paradiso tropicale dei ritirati... Quindi, volendo contare quelli ancora in attività, ti direi che è un pareggio tra Shane Hero e... Il sottoscritto.
    Insomma, bisogna innanzitutto amare sé stessi in questo business! Sennò non vai avanti."


    MM: Domanda che sembra identica a prima, ma non lo è...
    Secondo te, in entrambi i sessi, chi sono i migliori che hai affrontato o solo visto?


    Noah ci pensa su.

    "Questa è tosta, sai?
    Ho affrontato lottatori di incomparabile talento, non importa il genere... Alcuni l'hanno sprecato, altri non so che fine abbian fatto.

    Senza ombra di dubbio, il migliore è Luke Claymore. Quello che ha lui lo hanno in pochissimi. Il controllo di sé stesso, la capacità di capitalizzare al massimo tutto quello che ha... Sa sempre dove si trova in ogni momento dell'incontro e sa come sfruttare la situazione per riportare il match a proprio favore.
    Spero di riuscire ad affrontare Black Lukk un giorno per vedere come paragonarli.

    Poi in TWC ho affrontato molti incontri intergender... Tra cui uno contro l'allora campionessa femminile Ayumi Haibara, in un Tag Team Match che è durato relativamente poco, ma quello che ho visto mi ha molto impressionato. Oggi so che ha un figlio e spero si stia godendo la pensione in Giappone.
    Non ho ancora condiviso il ring con te come avversaria, May, ma quando succederà a Forumania riserverò il mio giudizio... Per dopo che ti avrò sconfitto."


    MM: Credici!

    Lo punta con la mano, minacciosa ma non troppo.
    Torna in posizione comoda.

    MM: Facciamo finta che ci sia un ranking, in che posizione ti metteresti oggi?

    "Top 15 della federazione."

    Noah non esita.

    "Potrei fare il paraculo e indicare diversi ranking in cui mi considero primo in assoluto... Ma volendo fare i seri, in un ranking generale se il primo per me è Black Lukk, seguito da Luke Claymore e Thomas Ross, io sono comunque in top 15. E a fine anno sarò in top 5, con un po' di sano impegno."

    MM: E insomma... aldilà dell'automotivazione, ci credi davvero che puoi fare sempre meglio.
    Bene così!

    Come vedi Noah Benson tra un anno qui alla Global Wrestling Federation?
    E tra cinque anni?


    Noah ride.

    "Che ansia!"

    Si ricompone.

    "Tra un anno mi vedo a lottare per arrivare sempre più in alto... E tra cinque anni pure! Mai accontentarsi!"

    Miriam resta in silenzio. Ci sta la netta percezione che abbia la domanda ma non sa se farla o no.
    Alla fine, la pone...

    MM: Cosa pensi di me?

    Noah rimane in silenzio.

    "In che senso?"

    MM: Vedi tu.
    È una domanda generica. Non ho specificato nulla apposta.


    Noah si guarda intorno.

    "Se rispondo male verrò rapito e chiuso in una cantina nel remoto Wyoming?"

    MM: Sappi che è un'ottima idea se non rispondi.

    Noah sospira.

    "Sei una lottatrice che sa quello che vuole... Vincere. È un sentimento che capisco bene.
    Tu per vincere fai tutto e hai fatto di tutto e anche di più. La lezione che hai inferto a quel fesso di Kenta a Summergeddon col bacio della morte mi ha molto colpito.
    Non ti preoccupi di quello che fanno i tuoi avversari dopo che li hai affrontati... Per te conta solo vincere e ottenere quello che vuoi. Il resto è secondario. Ovviamente ti importa di Becky e Megumi, ma loro sono molto simili a te in questo, si vede.

    Un atteggiamento che non posso trovare condivisibile... Ma uno che ha senso in questa industria, immagino."


    MM: Ti sembrerà strano ma non è sempre stato così durante la mia carriera, sai. La storia di voler vincere a tutti i costi, dico.
    Quando ho iniziato a lottare contro le donne, ero una novella. In tutti i sensi. Facevo schifo nella lotta, fidati. Poi mi sono allenata, ho fatto tanti incontri e presto si sono visti i risultati. Ho vinto il primo titolo dopo neanche un anno e allora c'erano tutte le migliori di ogni epoca.
    Non è stato così quando ho iniziato a lottare contro gli uomini. All'incirca per un anno o forse due, ho lavorato duro per migliorarmi in questo settore e capire dove posso arrivare, quindi il mio obiettivo era più legato alla performance che al risultato vero e proprio. Sapevo di dover reggere un ritmo incredibilmente più alto e più a lungo e anche il livello di difficoltà generico era più alto. Per me, è tutta un'altra cosa affrontare bestioni più alti e più grossi di me.
    Una volta capito che potevo giocarmela con tutti, allora ho lavorato per iniziare a vincere.
    E l'ho fatto.

    E Domenica lo farò di nuovo.


    Linguaccia simpatica ma con un sottofondo di percepibile serietà.

    MM: È il momento del ricordo.
    Come detto prima, la puntata è stata improvvisa e non c'è stato il tempo di cercarne uno da sorprenderti.
    Così abbiamo deciso di mostrare qualcosa che non è mai andato in onda. Riguarda noi due.
    Via con il primo filmato.



    CITAZIONE

    GWF Monday Night Fear #927 - 12/02/2024

    Miriam sta passeggiando in fretta e furia girandosi continuamente intorno come se stesse cercando qualcuno.
    Ha tutta l'aria di sapere chi stia cercando. Diversamente dal solito, "casualmente" la ricerca è stata davvero breve.

    MM: Hey! Tu!

    Movimento brusco con il momento e alza la mano per salutare.

    Noah Benson! Il campione Genesi, che cammina nel backstage!
    Il ragazzo alza un sopracciglio.

    ”Mi cercavi?”

    MM: Sì, cercavo proprio te.

    Il ragazzo si indica.

    ”E perché io?”

    MM: Non ci giro intorno. Ho pochissime scelte affidabili. Tu sei semplicemente la scelta più affidabile.
    Ho sentito Becky e parla strabenissimo di te, nonostante tu sia il fidanzato di sua sorella. E fidati che lei non è molto propensa a parlare bene degli altri, specie se si tratta di lottatori o lottatrici.
    E poi...
    Mi pare che odi gente ruffiana, spocchiosa e vanitosa come GFD.
    E poi...
    Vuoi continuare il percorso contro i vecchi, no? Come se non bastasse Mister Fucking Morbid, ti sto offrendo la sua testa grazie a me.
    E poi...
    La vuoi mettere che lotti insieme a me?


    Noah ci pensa su.
    Poi annuisce.

    ”Ci sto.”


    Si torna velocemente in studio.

    MM: Mi azzardo a dire che è stato uno dei reclutamenti più veloci che abbia mai fatto.
    Considera che sono stata diverse volte capitana delle Survivor Series, una volta pure per i maschi.
    Ripensandoci...
    Scommetto che appena mi ha visto, sapevi cosa stavo per chiederti ma hai fatto finta di nulla e nella tua testa avevi già accettato.
    Vero???


    Noah ride di sottecchi.

    ”Diciamo di sì, mettiamola in questo modo.
    Avere una opportunità per lottare, in qualsiasi contesto... Non mi dispiace. Decisamente no.”


    MM: Vediamo il prossimo filmato.



    CITAZIONE

    GWF Monday Night Fear #928 - 19/02/2024

    ”L’importante adesso è che tu possa tornare per prendere Raven a calci un culo.”

    Siamo nel backstage! Vediamo Noah Benson con Miriam May, e la data è quella del Fear in cui c’è stato il singles match tra GFD e Miriam May per il titolo Honor “rovinato” dall’interferenza di Red Revolution Raven.
    Benson, che aveva respinto via il lottatore italiano, è ora con una May che porta ancora i segni dei colpi subiti e si tasta continuamente il collo.

    MM: Grazie per avermi salvata.
    Me la sono vista davvero brutta.


    ”Non preoccuparti, non c’è bisogno di ringraziarmi. Ho salvato te e quel pomposo bimbo viziato… Anche se ha cercato di restare onorevole fino alla fine, glielo concedo.”

    Noah sospira.

    ”Io sono intervenuto anche perché detesto i vecchi come Raven, spocchiosi traditori che sanno soltanto attaccare alle spalle e nascondersi dietro cazzate sparate a raffica.
    E poi… alla mia fidanzata non piace proprio che la sua lottatrice preferita venga attaccata da un puzzone come quello.”


    MM: Che dolce!
    Comunque sono d'accordo. È così vile un attacco del genere, ma non posso del tutto biasimarlo. Anche io sarei capace di fare quello e altro al suo posto. Ho la sensazione che faremo tutti una brutta fine.

    A botte dico.


    Si torna allo studio.

    MM: Sono abbastanza sicura di non aver mai dato e ricevuto così tante botte prima d'ora come in questo periodo.
    Non c'è stato giorno che non abbia avuto lividi o doloretti qua e là.

    Tu?


    ”In TWC facevamo incontri lunghi quando puntate di show di altre federazioni, mi ha detto una volta un mio ex collega.
    Sono abbastanza convinto che avesse ragioni, anche se con qualche riserva...

    Questo per dire che sono abituato ad avere lividi o portare su di me i segni dei miei incontri. Il primo errore che possono fare Raven o Denari è pensare che possano spaventarmi facendo semplicemente a botte.
    Vale anche per te, immagino.”


    MM: Certo che vale anche per me.

    Ora il prossimo ricordo.
    L'ultimo, forse.



    CITAZIONE

    #172: R-Pro/THÈA "LEAP YEAR PARANOIA '24" - 29/02/2024

    ”Non posso dire di aver subito danni dal tuo intervento… Ma penso avremo avuto un match molto diverso.”

    Siamo nel backstage… Di LEAP YEAR PARANOIA!
    All’evento R-Pro vediamo Miriam May “in gabbia” (letteralmente una guardiola), con Benson che la guarda dall’esterno.
    May dev’essere stata presa e messa da parte dalle guardie dell’arena dopo essere intervenuta per eliminare Red Revolution Raven dal Double Stage Decision Match per il titolo dei pesi leggeri della R-Pro… E per di lei fortuna, il furioso Raven dev’essere stato portato via prima che potesse nuocerle.

    Benson, sconfitto ed eliminato da GFD, osserva Miriam che sembra sentirsi tutt’altro che “colpevole” e sospira.

    ”Potevi avvisarmi almeno… Senza Raven che lo odia forse più di quanto non lo disprezzi io, solo io mi sono concentrato su GFD e ne ho pagato il prezzo.
    Se le guardie non fossero arrivate che avresti fatto? Avresti eliminato tutti i partecipanti e costretto la R-Pro a nominarti campionessa?”


    MM: ...

    Silenzio. Scrollo di spalle della rossa.
    Il tipico sorrisetto da Magnifica Bastarda.

    MM: Chissà...
    Se solo avessi avuto più tempo.


    Noah sospira. Miriam sente di non aver fatto nulla di male. Tipico di lei.
    Il campione Genesi annuisce.

    ”Credo proprio che adesso questa sia anche la mia guerra.”


    Si torna allo studio.

    MM: Caro Noah, lo sai che tu ci eri già dentro da un bel pezzo?
    E poi... come ne saresti uscito fuori, scusa? Non sarebbe stato da te tirartene fuori, non credi?


    Non lo dice per denigrarlo o altro, quanto una sua semplice contastazione.

    “No, hai ragione anche tu… non sarebbe da me.
    Sono fatto così, immagino.”


    MM: È arrivato il momento di farmi una o più domande.
    Cosa mi chiedi?


    “Negli scorsi mesi hai fatto ricorso a molti modi per competere con gli uomini, inclusi i casini in certi show del circuito R-Pro in cui sei apparsa.

    È così importante per te?”


    MM: Lo è.

    Risposta immediata con un'espressione più che convinta.

    MM: E non è una cosa che sto facendo da mesi, ma da quando ho iniziato a combattere contro gli uomini, quindi anni.
    Partiamo dal presupposto che non sono mai stata una santa, anzi... sono sempre stata una stronza forte e tanti uomini e donne lo possono confermare. Ci sono diversi motivi per cui faccio sempre i casini, sono tutti legati tra di loro anche se di importanza sono cambiati nel corso del tempo. Mi spiego meglio...
    All'inizio, come ci aspettavamo, venivo derisa o ancora peggio... venivo ignorata. Mi sono sempre battuta contro il sessismo sotto tutti gli aspetti, compreso il nostro... mondo. Ho capito presto che le parole non portano a nulla contro gli uomini.

    Dovevo farmi notare.
    Soprattutto...
    Dovevo farmi valere.

    Non parlo di vittorie o di sconfitte. Dovevo dimostrare che nessuno deve sottovalutare me.
    Mi sono sempre allenata per dimostrare di tenere testa a loro, con le ovvie differenze fisiche. Mai detto che sono più forte di loro e mai lo dirò. E qui entra in gioco il discorso della competizione.
    Non dimentico che si burlavano di me. Dicevano che avrei resistito trenta secondi contro un dilettante e cose del genere. Tutte queste cose mi facevano incazzare, ma allo stesso tempo mi aumentavano a dismisura le motivazioni. Volevo assolutamente far rimangiare le parole a tutti quanti con i fatti. E così...

    Eccomi qua.
    E ricordo una cosa fondamentale per rispondere concretamente alla tua domanda.

    Io vivo per il wrestling.

    Io ho fatto, faccio e farò sempre casino.
    È nella mia indole. Fa parte del mio caratteraccio.


    Noah sorride.

    ”Di certo c’è un motivo per cui ti definiscono ‘Bastarda’, e dubito che abbia a che fare con una tua eventuale natalità.”

    Il ragazzo schiocca il collo un attimo.

    ”Ho anche un’altra domanda per te.
    Durante la Rumble, quando ci siamo alleati, non ho potuto fare a meno di notare che è stato principalmente per abbattere Herr Morbid. Lo odi così tanto?”


    MM: Sì. È colui che odio di più qui dentro.

    Altra risposta immediata.

    MM: Lui è stato il mio primo ospite della rubrica dove sono uscite due puntate a distanza di quasi un anno. Lì è nato il nostro odio reciproco anche se quella volta è stata tutta colpa mia, non mi faccio problemi a dirlo. Non amo vantarmi, ma non esagero se dicessi di essere la migliore quando si tratta di farmi odiare. In ogni caso, negli anni questo odio sarebbe comunque uscito fuori. Vedi...
    Penso che la gente creda che io voglia eguagliare o superare lui in qualche modo.
    Niente di più sbagliato.
    Nessuno, me inclusa, deve osare contestare tutto quello che ha combinato durante la sua carriera.
    In effetti, non credo di aver mai detto prima in maniera diretta e lampante perchè ce l'ho tanto con lui.

    È un Founder. E questo basta e avanza.
    Noah, non so se hai seguito o saputo cosa è successo negli anni scorsi qui alla Global Wrestling Federation. Lui, insieme ad altri Founder, hanno fatto passare gli anni più bui della federazione. In quel periodo, hanno fatto dei danni irreversibili all'intero sistema. In pochi mesi, i lottatori migliori che non facevano parte dei Founder sono dovuti scappare da quella tirannia. Sì, di fatto è stata una tirannia per quanto loro dicano il contrario. Ci sono voluti anni e anni per ricostruire a dovere la categoria maschile. Founders o no, sono davvero felice di farne parte perchè, per fortuna, ci sono tantissimi lottatori fortissimi e ho intenzione prima o poi di affrontarli tutti, indipendentemente dagli eventuali titoli in palio.

    Per... l'influenza. Mettiamola così.
    Tolte le sue conquiste fatte durante la sua carriera, lui si è costruito una sorta di... aura di superiorità per grazia divina. Non lo ha fatto solo lui, ma anche altra gente tipo... Paolone e il recente Hall Of Famer Keith Adam Stevens. Anzi, mi sono ricordata anche di JBR dove gli ho dato una bella lezione proprio durante la scorsa puntata del Memory Book. So pure che ci stavano altri di questa specie, ma sono andati via prima che arrivassi. Per fortuna, direi... Ecco, per farla breve questo tipo di persone come lui mi stanno sul cazzo, ma tanto sul cazzo.
    Lui non è un Dio. Lui è un uomo, si fa per dire, come tutti gli altri.
    Lui ha l'appoggio quasi completo dei vertici della Federazione. Si atteggia come se lui fosse il padrone della Global Wrestling Federation.
    Si comporta come se lui può fare tutto senza pagarne le conseguenze.

    Ha tentato di destituirmi quando ero la General Manager di Genesi.
    Da quando ci siamo conosciuti, non sono mancate le occasioni per farci... dei dispetti. Lì l'ha fatta davvero grossa. Per quanto possa negarlo, ho capito una cosa... Lui mi teme. Anche io ho una certa influenza all'interno della Federazione e ho capito meglio certe dinamiche dirigenziali. Sai che cosa non riesce ad accettare? Il fatto che non mi possa controllare. Per lui, sono come un virus del suo sistema. Sono un coccio che si è incastrato tra gli ingranaggi di un meccanismo per lui perfetto fino a prima della mia venuta. Sa che se voglio, lo posso fare fuori. In tutti i sensi. E un giorno arriverà la resa dei conti. Un giorno io e lui ci scontreremo sul ring. È uno dei motivi principali per cui sto lottando contro gli uomini. Voglio arrivare a lui.

    E per finire...

    Lui vorrebbe sentirsi eterno...
    Ma lui non è eterno.


    ”E noi siamo qui per ricordarglielo giorno dopo giorno.”

    Miriam annuisce, più e più volte.

    MM: Adesso stiamo per vedere l'ultimo ricordo. Un episodio recentissimo avvenuto pochissimi giorni fa.



    CITAZIONE

    GWF Monday Night Fear #931 - 11/03/2024

    ”Beh, è fatta allora.”

    Siamo allo scorso Monday Night Fear, l’ultimo prima di FORUMANIA XX!
    Nell’area backstage troviamo Noah Benson con le MiReb! A quanto pare, il segmento è stato registrato dopo l’annuncio di Robert Dumas sull’aver reso il Fatal Four Way per ambo i titoli Genesi e Honor un Anything Goes Match.

    Becky si porta in mezzo ai due.

    ”Ricordati che se provi a fregare Miriam in qualche modo ti uccido, hai capito bene?”

    ”Non ti preoccupare Becks, io non ho alcuna intenzione di fare alcunché che non sia vincere.”

    ”Oh, tu-”

    Miriam la interrompe subito.

    MM: Tranquilla, Becky.
    C'è da fidarsi in quello che ha appena detto. Sa quello che dice e quello che fa.
    Mi fa assolutamente piacere che tu voglia vincere, Noah. Non devi assolutamente trattenerti, soprattutto con me. Non farti problemi a picchiarmi perchè io non mi tratterrò mai.


    ”Nemmeno io.”

    Stretta di mano tra i due.

    MM: Che vinca il migliore allora. Cioè io...

    Mentre Noah si diverte a replicarle per le rime, le immagini staccano.


    Si torna di nuovo allo studio, quasi sicuramente per l'ultima volta.

    MM: La cosa divertente è che abbiamo tagliato il finale.
    Credo che saremmo andati avanti per ore a fare i bambini capricciosi su chi abbia più voglia di vincere.
    Meno male che c'era Becky e ci ha separati, seppure a forza.


    I due ridacchiano nel ricordarsi di quell'episodio.

    ”Un po' di tensione agonistica non fa mai male a nessuno, se chiedi a me, ma Becky con te è iperprotettiva...

    In ogni caso, nessun rancore. A Forumania non ho intenzione di trattenermi in alcun modo.
    Sarebbe la peggiore mancanza di rispetto che posso dare a un mio avversario.”


    Miriam annuisce.

    MM: Direi che siamo giunti alla conclusione di questa puntata del Memory Book.

    Miriam si alza e gli si avvicina.

    MM: Allora...

    La rossa allunga la mano. La vuole stringere per salutarsi come si deve.
    Noah abbozza a un sorriso. Lo sa perchè vuole farlo. È noto ormai a tutti che lei ama far sentire la sua grande forza.
    Non ci pensa molto che si alza e gliela stringe. Forte perchè altrimenti la sua mano verrebbe stritolata.
    Miriam digrigna leggermente i denti per lo sforzo. Per lei è una sfida anche in queste situazioni apparentemente tranquille.

    MM: È stato davvero un enorme piacere per me fare questa chiacchierata con te, ma...

    Quel 'ma' detto con uno strano noto fa inarcare le sopracciglia ma non fa in tempo a realizzare che...

    MIRIAM LO TIRA VERSO DI SE' CON UN FORTISSIMO STRATTONE!!!
    SUPER GINOCCHIATA ALLE PALLE!!!

    OOOUUUCCCHHH!!!

    Noah vorrebbe urlare di dolore ma la voce si strozza in gola!
    E non è finita...
    Miriam lo abbranca all'altezza dei fianchi, uncinando le sue braccia.
    Non vorrà mica...
    Ma è pazza! Davvero pazza!!!

    Lo sta facendo!


    NORTHEN LIGHTS SUPLEX!!!

    COSA CAZZO HA FATTO MIRIAM!!!
    HA APPENA FATTO UNA SUPLEX AD UN UOMO DA OLTRE CENTRO CHILI CON LE SCARPE DAI TACCHI ALTI!!!
    UNA MOSSA DAL COEFFICIENTE DI DIFFICOLTA' ALTISSIMO ED E' RIUSCITA A FARLO SENZA ROMPERE I TACCHI!!!

    Miriam fa una capriola semilaterale e si trova inginocchiata di lato rispetto a Noah mentre lui ha preso una botta talmente forte alla testa sul pavimento che in questo momento è totalmente tramortito e in completa balia della rossa. La Magnifica Bastarda si toglie le scarpe, controlla che i tacchi non siano rotti o piegati e dopo sorride, ovviamente da stronza.

    MM: Credimi... Sono davvero desolata ma dovevo farlo.
    Fino a Domenica tu, come gli altri, sei un nemico per me.
    Fino ad allora, io non ho e non avrò pietà per nessuno.


    Avvicina le scarpe vicino al volto dell'ospite.

    MM: Vedi queste?
    Non si sono rotte o piegate.
    Sono stata... perfetta.
    Ho dato l'ennesima dimostrazione di quello che sono in grado di fare.


    La mano libera indica una direzione.

    MM: Lì c'è la cassetta di pronto soccorso.
    Tranquillo che per il match tornerai come nuovo.


    Si alza, tenendo le scarpe con l'indice e il medio e inizia ad allontanarsi da lui e dalla telecamera.
    La puntata finisce così???

    No.

    ”Miriam!
    Non è finita.”


    Miriam fa solo in tempo a girarsi che...

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    SUPERKICK!!!

    CALCIO MICIDIALE DI NOAH BENSON!!!

    L'ha colpita in pieno volto e l'ha fatta stramazzare a terra!
    Non se l'aspettava per niente e ci rimette un po' prima di riprendersi.
    La situazione è la seguente...
    Lui è ancora piegato dal dolore ai gioielli e tiene una mano sulla testa per la botta forte sul pavimento eppure è riuscito a fare quel calcio.
    Lei è ancora a terra ma si è rialzata di busto e ha sputato per terra, con un po' di sangue. Si tiene la mano sulla guancia dove ha subito il colpo, muovendo le mascelle per controllare che sia tutto a posto. Sembra a posto.
    Lei lo guarda scocciata, ma senza vero rancore.

    MM: Te lo concedo.
    Hai le palle.


    Con lentezza, lei si rialza. Si allontana da lui e dalla telecamera senza mai perderlo di vista.
    Fa un semplice gesto.

    JgHi4TS

    Con uno sguardo estremamente determinato.
    Due con le dita.

    MM: Due.

    Domenica avrò quelle due cinture.
    Anche se per poco, sarò la prima donna della Global Wrestling Federation a vincere due cinture maschili insieme.
    E tu sarai un perdente come gli altri.


    "Il tuo primo errore è sottovalutarmi.
    E sarà anche l'ultimo, a Forumania, prima della sconfitta."

    Miriam non risponde. Si volta di scatto, riprende a camminare e presto scompare dalla scena.
    La telecamera si gira verso Noah, si sta gradualmente riprendendo ma è ancora sofferente.
    Qui si è visto quanto Miriam sia pericolosa. Quando ha delle sfide difficilissime o degli obiettivi così importanti, diventa un'avversaria davvero tosta e temibile. Ma lui non è stato da meno e ha ricambiato, non si è fatto problemi a dan pan per focaccia.

    Non c'è stata la rissa solo perchè non conveniva a nessuno di loro due e il match è troppo imminente per danneggarsi a vicenda.
    Altrimenti... Chissà come sarebbe andata a finire.

    CAMERA FADES

    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Le immagini nello studio, o meglio lo stesso dell'introduzione.
    Miriam sfodera un sorriso beffardo da Magnifica Bastarda. Proprio quello da stronza vera.

    MM: Scommetto che siete rimasti sorpresi da quello che abbiamo fatto.
    Eppure, se ci pensate bene, è perfettamente in linea con la mia natura incoerente.
    Così come lui ha dimostrato la sua coerenza nelle sue parole e nelle sue azioni.
    Ora la mia preoccupazione è che nessuno vorrà più venire da me dopo le botte finali che ci siamo rifilati io e Noah e la lezione inflitta a JBR nella puntata precedente del Memory Book.

    May dire may.

    Prima di lasciarvi...
    Domenica prossima, a Forumania, fate il tifo per me che ne avrò davvero bisogno.



    Ciao a tutti!
    Alla prossima puntata, spero non troppo in là.


    Dissolvenza.

  3. .
    Miriam May: Orangered

    Se non erro, era #FF5500
  4. .

    Fine mese Agosto 2023.
    Alcuni giorni dopo l'uscita del PPV Summergeddon 2023 e della puntata Lite #28 del 21 Agosto 2023.


    La scena è sempre quella... dal buio si passa gradualmente a una luce abbastanza intensa da illuminare un piccolo studio.
    C'è uno sgabello...

    Ma è vuoto!!!
    Dove è finita la presentatrice, Miriam May???
    Sarà in ritardo o è successo qualcosa???

    MM: Hey!!!
    Sono qui! Cioè non sono lì!


    E allora dove diamine è???

    MM: Regia, collegatevi al mio telefono.

    Tempo qualche secondo e cambia completamente scena.

    QTMEz4t

    E che scena! O meglio, che sfondo!

    MM: Salve a tutti.

    Saluta con un ampio gesto della mano.

    MM: In pieno Agosto, non mi andava di fare un viaggio solo per fare la presentazione in quello studio così piccolo e così eccomi qua.
    Insomma... passano altri mesi e siamo riusciti a registrare l'ennesima puntata del Memory Book a dimostrazione che la rubrica non è morta e della mia volontà di conoscere meglio i colleghi condividendo tutto al pubblico che ci segue nelle varie modalità di trasmissione.
    Si torna a chiacchierare con un uomo ed è forse uno dei volti più recenti ma anche uno di quelli più in vista. È riuscito a ritagliarsi spazi molto importanti all'interno della Federazione scalando rapidamente le gerarchie.
    Mi rendo conto che le possibilità di indovinare sono aumentate a dismisura ma tanto avreste subito indovinato, poi capirete il motivo.

    Spero che vi piacerà.


    Di nuovo saluto con la mano.

    MM: A dopo!

    Veloce dissolvenza.


    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Le immagini partono con una panoramica di un enorme parcheggio vuoto in cima a un grande palazzo e ha tutta l'aria di essere un posto piuttosto esclusivo. Grazie a un drone, le immagini si avvicinano verso questo parcheggio e da alcuni oggetti si capisce che ci troviamo sul suolo americano ma non si capisce a a quale città ci troviamo.
    Stacco secco, cambio telecamera e subito la presentatrice in primo piano.

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    Una Miriam più brillante e raggiante che mai. Non è solo per il meraviglioso look. Indossa un abito lungo color turchese che lascia molto scoperto il busto. Si sa che è piuttosto esibizionista e ama far vedere il proprio fisico atletico e scolpito. I capelli sono mossi nella pettinatura che piace più a lei ed è tipico che li porti così. Per finire il set di gioielli molto brillante di cui non si dubita dell'autenticità delle pietre preziose.
    L'attuale umore è anche per via della recente vittoria contro Kenta Shibata al recente Pay Per View Summergeddon in un duro scontro che ha avuto come stipulazione il Last Person Standing Match.
    Il suo sorriso è ampio e contagioso.

    MM: A me piace introdurre gli ospiti in maniera unica e distinta ogni volta, senza mai copiare o ispirarmi alle puntate precedenti. In generale più passano le puntate, più diventa difficile farlo. Per fortuna, qui è stato fin troppo semplice perchè appena vedrete un... oggetto caratteristico di questo collega, capirete immediatamente di chi si tratta.

    Seguitemi.


    Con un passo leggiadro nonostante le scarpe con il tacco alto, inizia a camminare e presto arriva a destinazione.

    Jbr

    Una limousine bianca lunga parecchi metri e si nota subito le due grandi corna decorate. Sotto si vede la targa JBR. Sarà lui???

    MM: Lo so.
    Pensate che sia lui. Però, chissà... Magari ho fatto la Magnifica Bastarda e vi ho depistati alla grande con una targa falsa e in realtà è un altro collega.
    Tranquilli che presto verrà svelato il mistero.


    Miriam si avvicina a quello che sembra essere la portiera principale. Ovviamente tutti i finestrini sono oscurati e non è possibile vedere al suo intorno da qualsiasi posizione.
    Bussa con due nocche a metà dito sul finestrino.
    E attende...
    Lentamente il finestrino della portiera posteriore si abbassa, e...

    L-intro-1662183548

    Possiamo confermare la presenza di JBR all'interno della limousine.
    Ramsey sorride, osservando May.
    Quindi prende parola.

    Miriam May...
    Devo ammettere che è davvero un grande onore...
    PER TE...
    Avere me, John Bradford Ramsey, ospite del tuo famoso Memory Book.


    Attimo di silenzio interminabile.

    Scherzo, ovviamente!
    Sono felice di esser stato scelto come tuo ospite, ho aspettato questo momento da tanto, tanto tempo.
    JEFFREY!!


    JBR urla al proprio autista.

    Cosa diavolo stai aspettando?
    Scendi e apri la portiera alla signorina.
    Si accomodi, Miss May.


    Un breve cenno di assendo con la testa della rossa e un semplice...

    MM: Grazie.

    Passano pochi secondi prima che si presenti Jeffrey, l'autista, e quasi corre per arriva davanti alla portiera reale di ingresso che ovviamente NON è quella del finestrino dove sono in questo momento i due, ma è praticamente dalla parte opposta della limousine e Miriam deve fare parecchi metri prima che ci arrivi e l'autista allunga cortestamente la mano per farla entrare meglio nella vettura. Miriam accetta l'aiuto con piacere, afferrando la mano e approfitta di quel gesto per stringerlo forte e fargli sentire quanto sia forte. È più forte di lei, non riesce a trattenersi e si compiace quando si accorge che fatica a rimanere composto per non mostrare la sofferenza del dolore. La solita stronza.

    MM: Grazie.

    Lei entra nella limousine e la porta viene chiusa. Deve rifare quasi il percorso di prima, questa volta dentro la limousine e questa volta vede sempre il suo ospite. La Magnifica Bastarda è sempre stata molto curiosa e si guarda intorno. Tutto quello che vede fa comprendere di una vettura di cui non ha badato a spese e si ostenta ricchezza, tanta ricchezza.
    Finalmente arriva davanti a JBR, restando in piedi...

    MM: JBR...

    Normalmente una donna allunga il braccio col dorso della mano rivolto in alto per il classico baciamano. Invece lei allunga, sì, la mano ma per stringerla e pure forte. Lo fa sempre quando può. Lui ricambia la stretta di mano ed è molto, molto forte. Ha appena avuto il "piacere" di assaggiare la forza della donna e accusa accennando un sorriso forzato.

    MM: A proposito...
    È così che ti devo chiamare?
    O preferisci diversamente?


    Di solito mi chiamano Mr. Ramsey, ma sai che ti dico? Chiamami tranquillamente John.
    D'altronde siamo colleghi, no?


    Sorriso da parte di JBR, il quale immediatamente getta una battuta, seppur molto velata, sulla presenza di Miriam nella categoria maschile.
    Poi però si volta in direzione dell'autista, il quale è alla guida, con fare aggressivo.

    JEFFREY!!
    Possiamo partire.
    Destinazione...
    NEW YORK CITY.
    MY CITY.

    Lo so, è un bel viaggetto da qui, ma in questo modo avremo tutto il tempo necessario per farci una chiacchierata.
    Ah, quasi dimenticavo.
    Jeffrey, tira su il finestrino oscurato interno.
    Io e la... Signorina, dico bene? ... Vorremmo un po' di privacy.


    Sorrisetto sarcastico da parte di Ramsey, mentre il finestrino che separa la seduta posteriore con quella dell'autista lentamente si solleva.
    Miriam va a sedersi al lungo divano e accavalla le sue gambe muscolose con una discreta sensualità.

    MM: Ci siamo già incontrati alle Survivor Series e ci siamo fatti una breve chiacchierata.
    Tra le varie cose che ci siamo detti, ci eravamo accordati che prima o poi saresti stato il mio ospite.
    Sono lieta che tu abbia mantenuto quella promessa. Avremo tante cose da discutere, quindi non voglio perdere tempo...


    Miriam si gira verso la telecamera.

    MM: Si dia inizio alla puntata del Memory Book.

    La telecamera si dissolve.


    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Parte la sigla della rubrica.



    E' Photograph dei Nichelback!!!

    Finito il filmato, appare questa copertina...




    Si torna con le immagini e ci ritroviamo alla stessa situazione di prima.

    MM: Mi fa un certo effetto che dopo la puntata con Paul Phoenix, mi capita un altro ospite non più... giovanissimo.
    I dati ufficiali dicono che hai quasi 42 anni.


    Miriam subito sorride con una certa malizia.

    MM: Se tu avessi potuto farlo, saresti venuto prima alla Global Wrestling Federation e magari vincere più titoli?

    Ti confermo che i dati ufficiali sono corretti.

    JBR sorride, forse un po' forzatamente.

    Ma, come tu sai, non è l'età anagrafica a fare l'uomo.
    E' la mentalità.
    Il modo di pensare.
    Pensa, in GWF ci sono decine e decine di atleti molto più giovani di me, che magari sono in federazione da molto tempo, ma che sono decisamente meno famosi e meno affermati del sottoscritto, nonostante la mia età e la mia presenza da poco più di un anno.
    Questo, è quello che conta.
    Per rispondere alla tua domanda, beh...
    Sì, magari avrei potuto farlo, ma avrei sacrificato la mia carriera da imprenditore e analista finanziario.
    Può sembrare strano, ma ho sempre avuto due grandi passioni.
    Bere tanta birra, preferibilmente fra una rissa e l'altra in qualche sporco locale texano, e...
    La borsa finanziaria.
    Nei miei primi anni dopo lo studio mi sono concentrato esclusivamente in quest'ultimo campo, anche se ero già da allora un grande appassionato di wrestling.
    Quindi, sì, avrei potuto cominciare prima ma non sarei stato l'uomo che vedi oggi.
    I miei soldi, la limousine su cui siamo seduti...
    Tutto questo non ci sarebbe.


    MM: Sei nato ricco o povero?

    Domanda che mi fanno tanti.
    E ti sorprenderò, sono nato povero.
    Tutto questo che vedi adesso intorno a te, neanche sapevo della sua esistenza.


    MM: In che famiglia sei nato e cresciuto? Come è stata la tua infanzia e la tua adolescenza? Quali studi hai perseguito? Sei laureato?

    Sono nato in una famiglia abbastanza povera.
    Mio padre era contadino ed oltre a lavorare le nostre terre lavorava anche nei campi di altre persone per arrotondare.
    Mia madre si occupava della famiglia, dei miei fratelli e di tutte le faccende di casa.
    Di certo non andavamo in giro in limousine.


    JBR sorride, con fare leggermente malinconico.

    Sono cresciuto lavorando e studiando, mio padre voleva che facevo entrambe le cose.
    Ed è stata dura, molto dura.
    Le giornate erano lunghe e mi sembrava di non concludere nulla.
    Poi però, prendendo la strada giusta negli studi tutto piano piano ha preso forma.
    Mi sono laureato presso l'Università di Dallas in Finanza e Commercio, specializzandomi poi a New York City in altre quattro sotto discipline.


    MM: Per tornare a prima, immagino che per essere qui solo da un anno devi aver subito un ritardo nella tua tabella di marcia nel percorso da lottatore professionista. Possibile che ti ci sono voluti decenni per arrivare a questo punto?

    Altro sorrisetto malizioso.
    Si stuzzicano.

    Come ti ho già detto, avevo altre priorità.
    Non sarei il Businessman che vedi senza i miei anni dedicati allo studio e alla comprensione di tutti gli aspetti economici.
    Ma, come vedi, ho recuperato in fretta.
    In un solo anno sono riuscito ad ottenere numerosi successi, vittorie importanti e ben due titoli, fra cui quello che tu hai vinto solo da qualche mese, dico bene?


    Frecciatina da parte di JBR, rispondendo alla provocazione.

    MM: Dici bene. Poi parleremo più tardi di quello e altro...

    Miriam lascia intendere facilmente che parleranno di certi argomenti scottanti.

    MM: Hai quasi anticipato una delle mie domande previste, quella degli hobby.
    Tolto quella di bere tanta birra e quella della borsa finanziaria, hai altri hobby o passatempi?


    La politica.
    Più che un hobby è un interesse che ho scoperto negli anni.
    Mi piace avere a che fare con tutto ciò che rappresenta... Controllo. Potere.
    Sono fatto così!


    JBR sorride.

    Parlando di hobby e passatempi veri e propri, adoro la caccia.

    MM: Iniziamo a parlare del tuo presente.
    Tengo subito a precisare che non ho nessuna preclusione sull'età anagrafica di chi viene a lottare in questa Federazione.
    Come hai detto tu è una questione di mentalità, ma io ritengo che è anche altro.
    Tuttavia, ti posso assicurare che non sei stato il primo nè sarai l'ultimo che ha fatto un percorso così... esplosivo.
    Ti vendi nel dire di essere il Dio del Wrestling, ma è una definizione da imbattibili e da immortali.
    Tu hai perso.
    Tu sei un mortale.

    Anche se ho la netta sensazione che di questo passo un giorno vincerai il titolo mondiale, come pensi di entrare nella storia della Global Wrestling Federation? Di dimostrare di essere davvero un Dio del Wrestling.
    Sai bene che i titoli vanno e vengono.


    Lo ha detto con un tono calmo e pacato, ma sotto sotto si percepisce nettamente che sta facendo la stronza.
    JBR infatti cambia espressione.

    Precisiamo una cosa, Miss May...
    Non vendo di esserlo.
    IO SONO.
    SENZA OMBRA DI DUBBIO.
    A WRESTLING GOD.


    Tono più serio da parte del newyorkese.

    Sai qual è uno dei motivi per il quale spesso sono costretto a far notare ai GWF fan il loro essere... Superficiali? Per non dire altro.
    E' proprio perchè non capiscono, non comprendono la mia grandezza e la mia eccellenza.
    Come hai detto tu, non sono il primo e non sarò l'ultimo ad avere un percorso così esplosivo.
    E certo, ovviamente non sono una divinità.
    Sono una persona come tutti gli altri.
    Ho perso, e perderò molte altre volte ancora nella mia carriera.
    Ma quello che non farò mai è FALLIRE.
    Perchè nella mia carriera, anzi, nella mia vita, NON HO MAI FALLITO.
    E soprattutto, non ho mai avuto paura di farlo perchè io conosco me stesso.
    So di cosa sono capace.
    So che posso trasformare una sconfitta in una vittoria, al contrario di tutti i miei colleghi.
    Qui in GWF ci sono decine e decine di persone che dopo una sconfitta, che sia un match o un'opportunità sfuggita, crollano.
    Crollano, fisicamente e soprattutto mentalmente.
    Entrano in un circolo vizioso che li portano a fallire di nuovo, per poi perdersi nell'anonimato.
    Questo non succede a John Bradford Ramsey.
    Perchè qualunque cosa io faccia... Tu sentirai parlare a riguardo.
    Posso perdere, posso vincere, posso anche non comparire nello show...
    Ma tutti avranno comunque in bocca il mio nome.
    SEMPRE.


    Piccola pausa.

    Io sono arrivato in GWF non solo per vincere qualche titolo e prendermi qualche vittoria importante.
    Io sono qui per restare.
    Io sono un futuro GWF World Champion.
    Un futuro Hall Of Famer.
    Sono qui per raggiungere E SUPERARE la grandezza dei più iconici, come Herr Morbid.
    Sono qui per dimostrare quello che io già so da tempo, ossia che sono nato per questo.
    Sono nato per vincere titoli, per battere chiunque si metta sulla mia strada, per diventare IL PIU' GRANDE.


    Altra breve pausa.

    Miss May, le divinità sono immortali.
    AND SO DO I.
    Non fisicamente, ma storicamente.
    Perchè il mio nome verrà per sempre ricordato nella storia di questa federazione.
    Per ciò che ho fatto in questo anno, dove ho battuto pezzi grossi come Paul Phoenix, Andy Guerrero e Black Lukk.
    Per aver reso un titolo secondario, come il Genesi Title, la cintura più importante e prestigiosa del momento introducendo il mio United States Championship.
    Quanti possono vantare qualcosa del genere?
    Quanti possono vantare di aver vinto il GWF Slammy Award per il Feud Of The Year al loro primo anno insieme a quello del New Entry Of The Year?
    Per non parlare della mia presenza nel Main Event.
    Come ho già detto, sono qui da poco e posso già vantare diversi Main Event e soprattutto numerosi World Title Match, anche in altre federazioni come la FWF dove non ho dovuto fare nulla per affermarmi.
    E tutto ciò, con tanti miei colleghi che sono qui da anni e anni che supplicano, implorano per avere una sola chance a quello che io invece MI SONO PRESO.
    Ecco cosa fa la differenza fra me ed il resto del roster.
    NESSUNO ESCLUSO.


    Chiaro riferimento alla stessa May.

    E se ciò non ti basta...
    Vuoi sapere cosa mi rende DAVVERO il Dio Del Wrestling?
    Segui la mia carriera e avrai la tua risposta.
    Ti accorgerai che nessuno, NOBODY, è al mio livello.


    Finalmente lo sguardo serio di JBR si trasforma in un sorriso.
    Si allenta la cravatta, per poi sbottonarsi un bottone della camicia.
    L'intensità delle sue parole l'ha accaldato.
    Dall'altra parte, Miriam accavalla le gambe e si tiene il corpo incrociando le mani sopra il ginocchio.
    Lei è serissima. Lo si vede dal fatto che arriccia le folte sopracciglia.

    MM: Ritieniti fortunato che è solo un'intervista, anzi una chiacchierata dove si parla del protagonista che sei tu.
    Avrei molto, troppo da discutere su quasi tutto quello che hai detto. In altre circostanze, ti avrei risposto a tono.


    Lo indica con l'indice per marcare il fatto che qualcosa non le è piaciuto affatto in tutto il suo discorso.
    Il cosa resta un mistero.

    MM: Andiamo avanti...
    Anche se in generale conosco la tua posizione nei miei confronti, vorrei sapere bene cosa pensi di me e di tutto il percorso che sto facendo.
    Esponi liberamente il tuo pensiero, tanto ormai sono abituata a sentirne di tutti i colori.


    So che non ci crederai, ma io la penso diversamente dalla maggior parte dei nostri colleghi.
    Io credo che tutti, nessuno escluso, devono avere le proprie opportunità.
    E, sinceramente, devo dire che stai facendo molto bene in questo tuo percorso.
    Hai battuto più uomini, hai conquistato un titolo maschile, e ti stai affermando in quella CHE NON E' la tua divisione.
    Niente male...
    PER UNA DONNA.


    JBR ha detto l'ultima frase con un tono decisamente ironico.
    La rossa piega la testa da un lato e non dice nulla. Si sta trattenendo.

    MM: Direi che è giunto il momento di farmi una domanda, poi vediamo se è il caso di farmene un'altra.
    Avanti...
    Cosa vorresti chiedermi? Ricordo che vale per ogni sfera, da quella personale a quella lavorativa.



    Che onore!
    Per adesso non voglio invadere la tua sfera privata, mi accontento di rimanere sulla sfera professionale.
    Qual è il vero motivo per il quale hai deciso di dedicarti alla categoria maschile?
    E' perchè hai capito che la divisione femminile ha una credibilità PARI A ZERO?
    Oppure perchè hai realizzato che i titoli che contano davvero sono SOLO QUELLI MASCHILI?
    O forse perchè pensi che come donna TI SENTI LIMITATA, e quindi vuoi immedesimarti il più possibile nel NOSTRO MONDO?


    Domande chiaramente provocatorie da parte di JBR.
    Ora è lui ad accavallare le gambe, sorridendo.

    MM: Sono domande che mi sono state poste in passato e potrei ripetere le risposte che avevo fatto a suo tempo.
    Tuttavia, la mia situazione attuale porta a rispondere in un certo modo e purtroppo non posso rispondere in maniera breve senza spiegarne il contesto. Inoltre, serve sapere cosa mi è successo perchè non è stata una cosa improvvisa, ma è stato un percorso lungo, molto lungo dove persone come te che sono arrivate dopo non conoscono bene.

    Vediamo come rispondere...


    Si mette il dito sopra la bocca, meditando un pochino prima di rispondere.

    MM: Direi che tutto è iniziato quattro anni fa, nel 2019. All'epoca la Global Wrestling Federation aveva un secondo roster di sviluppo, chiamato Genesi, in cui dovevano crescere le nuove leve oppure lottatori meno quotati avevano bisogno di ritrovare un po' di fiducia e visibilità. Dopo l'acquisto di maggioranza da parte degli Shibata, sono stata scelta come General Manager di Genesi. Con il passare di tempo, il roster ha assunto diversi lottatori importanti provenienti da un'altra specifica federazione chiusa parecchi anni fa, la Death Valley. Una federazione violenta di gente violenta che non guarda in faccia a nessuno e non badano minimamente al sesso dei lottatori. Quando si tratta di picchiare come fabbri, non si fanno scrupoli se davanti a loro c'è un uomo o una donna.

    Uno di questi, Ryan Moore, per l'esattezza... mi ha subito puntata appena ingaggiato. Qualche tempo dopo, lui ha comprato Genesi e abbiamo litigato a lungo per la gestione del roster. Sono successi dei casini tali che il Main Event del Pay Per View più importante dell'anno per Genesi è rimasto... scoperto, diciamo. Lui mi propose di combattere contro di lui e... ci ho pensato per settimane e settimane prima di accettare. Chiaramente non è stato un incontro alla pari. Anche se all'epoca ero già abbastanza forte, non ero assolutamente in grado di lottare alla pari contro gli uomini. Avevamo deciso che io potessi lottare senza squalifica, mentre lui doveva osservare le regole di un match normale, di conseguenza era soggetto a squalifiche. Beh, con questa stipulazione stavo vincendo nettamente ed era solo questione di tempo prima che lo avrei sconfitto anche se era quasi indistruttibile. Non mollava mai. Peccato che a me non è mai piaciuto vincere facile, così gli ho concesso di combattere alla pari per cinque minuti senza squalifiche. Inutile dire che quasi mi distrusse.

    Poi...


    Miriam si rabbuia. Evidentemente il ricordo di quel match la porta ancora a degli effetti importanti.
    JBR non capisce perchè di colpo si è fermata.

    MM: Poi si fece buio.
    Il solito Mister Fucking Morbid a rompermi il cazzo.
    Apparve proprio per fermare il nostro match, ma non solo...
    Lo fece anche per annunciare che, in accordo con il management, ero stata rimossa dal ruolo di General Manager e che dovevo tornare a tempo pieno come lottatrice alle Global Wrestling Federation. Ecco la storia del mio primo vero match intergender in singolo.
    Quello che non sai, anche se so che non te ne importa nulla, è che quel match vinse il Best Match In PPV Of The Year 2020 e ha contribuito in maniera importante alla vittoria del Best Feud Of The Year 2020. Pensa te... vincere quei premi quasi senza lottare per tutto il resto dell'anno.


    Miriam si prende una breve pausa.

    MM: Tutto questo pippone megagalattico non è sufficiente per rispondere alle tue domande. Devo tornare ancora indietro... Ho sempre vissuto in Italia fino ai diciotto anni poi sono tornata in America nella mia città natia, ossia Philadelphia. Avevo deciso di iniziare la carriera da lottatrice perchè ho sempre avuto un fisico ben piazzato e volevo combinare le mie capacità... recitative oltre che sfruttare la mia verve artistica. Ero stata una schiappa per tanti anni ma sin da allora, ho sempre coltivato un sogno.
    Quello, appunto, di combattere contro gli uomini ancor di più che vincere i titoli femminili. Le voci che giravano su di me erano vere. Ero spesso a un passo dal licenziamento perchè chiedevo in maniera fin troppo asfissiante i match contro gli uomini e non lo permettevano ma alla fine non mi cacciavano mai perchè ero sempre la migliore al microfono e sapevo trattenere il pubblico.

    Quando sono stata ingaggiata alla Global Wrestling Federation, nel 2017, ero focalizzata alla categoria femminile e la sola parola dell'intergender era proibita, neanche fosse Satana. Nel corso degli anni, sono successe tante cose e quel match contro Ryan Moore è stato un crocevia fondamentale per la mia carriera. Per un doppio motivo e sono il succo delle risposte alla tua domanda iniziale...

    Primo, ho avuto un match che avevo sempre desiderato. Lì, mi sono resa conto che tutto sommato potevo cavarmela nel lottare contro gli uomini se avessi affrontato un percorso specifico e graduale. Lo so che ti sembrerà strano ma non sono stata io a forzare la mano in tutta questa storia, anzi neanche ci pensavo. È stato Ryan Moore a... sbloccarmi. In quel periodo, ho chiesto e ottenuto il via libera per provare questo nuovo... percorso. Lo sapevamo tutti che non sarebbe stato per niente facile e che avrei rischiato seriamente di bruciarmi. Certo... l'inizio è stata durissima perchè non riuscivo a vincere nonostante lottassi sempre abbastanza bene, ma poi...
    Eccomi qua.

    Secondo motivo. Semplice... Mister Morbid.
    Devi sapere che io e lui ci siamo... scontrati sin dall'inizio. È stato il mio ospite della primissima puntata del Memory Book e la puntata non è finita... bene. Nel corso degli anni, ci siamo sempre scontrati a distanza e ci siamo fatti parecchi dispetti. E qui torno al match contro Ryan Moore. Lui ha provato a infrangere il mio sogno di lottare i match intergender.
    Ci era quasi riuscito e poi ha fallito, ma questo a me non è mai andata giù.
    Non lo so se ci riuscirò, ma ho tutta l'intenzione di affrontarlo e ovviamente anche di batterlo.

    Io sto realizzando il mio sogno e me lo sto godendo giorno dopo giorno.
    Non ho intenzione di fermarmi e nessuno deve mettermi i bastoni tra le ruote.
    Chi ci prova, beh... Meglio non sapere che brutta fine che farà...


    Miriam sfodera un sorrisino a JBR come a dire... che può diventare una belva se qualcosa ci prova davvero.

    MM: Oh, dimenticavo!
    Ci sono le altre domande...

    Il mio percorso non è stato vincolante alla qualità o quantità della categoria femminile. Certo... più volte la categoria femminile ha sofferto tanto per tanti motivi e più volte diverse Ladies hanno rinfacciato a me che l'ho abbandonata. Ma non hai torto per una cosa... Quando si vince tre volte il titolo femminile e non c'è altro in palio, è chiaro che quei regni perdono di valore. Non ho mai cercato i record, ma ho sempre cercato le sfide più difficili. Quindi, sì, per quanto le tue domande erano chiaramente provocatorie... non mi faccio problemi a dirlo e confermo tutto quello che hai chiesto.
    Ho realizzato che i titoli che contano davvero sono solo quelli maschili. E guarda un po', ne ho uno da un bel po'.
    Come donna mi sento limitata. E guarda un po', ho sfondato tutte le barriere.
    Voglio immesimarmi il più possibile nel vostro mondo. E guarda un po', non ho mai avuto trattamenti di favore. Ho meritato tutto questo e voglio fare sempre di più.


    Si percepisce che le ultime frasi sono state dette con un misto di ironia e serietà.

    MM: Ti è chiaro o ti serve sapere qualcosa di più?

    Sei stata molto chiara, ho avuto le risposte che volevo.
    Beh, devo dire che ti ammiro.
    Ammiro la tua forza di volontà, il tuo sacrificio ed impegno in quello che è il tuo sogno.
    Non è da tutti.
    Ma soprattutto ammiro la tua forte sincerità nel dire che ti senti limitata IN QUANTO DONNA.


    JBR sottolinea le ultime parole.

    Sai, di questi tempi soltanto una donna stessa può permettersi di dire qualcosa del genere.
    E apprezzo molto questa tua... Come chiamarla... AMMISSIONE DELLA REALTA'.



    JBR sorride, sembra voler provocare May in tutti i modi.


    Ma...
    Cosa sei disposta a fare per arrivare all'apice?
    Cosa sei disposta a fare per conquistare l'ambito premio assoluto, il GWF World Heavyweight Championship?
    L'hai detto tu, un traguardo sei riuscita a raggiungerlo, hai conquistato un titolo maschile.
    Ma so che non ti basta.
    So che non te ne basteranno 10 di titoli come quello.
    Anche tu miri a quello che è IL TITOLO.
    E vorrei sapere cosa saresti disposta a fare.
    Pugnaleresti alle spalle la tua migliore amica se ciò ti aiutasse a fare un passo verso il Big Gold?
    Tradiresti chi ti ha aiutato, chi ti ha supportato per una vita?
    Saresti disposta a cambiare la tua immagine, il tuo essere, i tuoi ideali...
    LA TUA ANIMA?


    Piccola pausa di JBR che prova guarda May dritta negli occhi.

    Quanto vale per te il tuo sogno, Miss May.
    Perchè nella mia vita ho incontrato tanti come te che mi hanno detto di essere disposti a tutto pur di raggiungere il proprio sogno, ma poi...
    Quando è arrivato il momento di fare dei sacrifici importanti...
    Si sono tirati indietro.
    Hanno titubato.
    Hanno dimostrato di essere...
    DEBOLI.
    Tu come sei, Miss May?


    JBR pone la domanda in modo serio.
    Miriam strizza per un attimo gli occhi. È evidente che non ha gradito la domanda.
    Non tanto per il contenuto in sé quanto per il modo in cui è stata posta.
    Resta in silenzio per diversi secondi. È il suo modo per far capire che sta riflettendo sulle parole da dosare.

    MM: Sai come sono diventata la migliore amica di Megumi visto che l'hai tirata in ballo?
    Quando lei era la campionessa, è stata lei a darmi letteralmente una cinquina in faccia per svegliare in modo definitivo la mia... fame di sfide.
    Da allora, ho fatto di tutto per ottenere quello che volevo. Prima le shot, poi il match finale in cui l'ho sorpresa e le ho fatto vedere di cosa sono capace quando mi ci metto sul serio. Le ho dato quello che cercava e mi adora proprio per questo.
    Tutte le persone a me vicine sanno come sono fatta e sanno che ho un caratteraccio. Sono perfettamente consapevoli del rischio che corrono quando stanno vicini a me. Così come lo sanno benissimo tutti quanto sia stronza e bastarda, e non a caso mi chiamano la Magnifica Bastarda. Io sono particolarmente predisposta a fare cose che pochi o nessuno oserebbero fare. Se serve fare cose brutte per aiutare la mia carriera, non mi faccio troppi scrupoli a farlo. Chiaro che ne farei volentieri a meno.
    In passato, ho già fatto del male a diverse persone per colpa del mio sfrenato egoismo, ma finora non ho mai tradito nessuno.

    Per cui la mia risposta ufficiosa è...

    Sì.

    La mia risposta ufficiale è...

    Non lo so.


    Breve pausa.

    MM: Attento a quello che dici.
    Non stuzzicarmi con questa cosa del titolo massimo. Al momento non è nelle mie priorità, ma non nego che ci abbia fatto più di una volta un pensierino. Forse non lo sai, ma ho già avuto una possibilità di sfidare il campione del mondo due anni fa ed era Black Lukk e sono riuscita pure ad uscire dalla sua celebre presa. Non ho vinto perchè ero ancora troppo acerba.
    Ora voglio solo lottare contro gli uomini e voglio capire quali siano i miei limiti.
    Meglio che cambiamo argomento, altrimenti mi viene l'acquolina in bocca.
    Non hai pensato che quando un giorno avrai tu la cintura, magari potrei essere proprio io una tua futura avversaria?


    Certamente, sai benissimo che io sono un FIGHTIN' CHAMPION e non rifiuto le sfide di nessuno.
    MA...
    Dovresti meritare la tua occasione.
    Dovresti meritare di essere alla MIA altezza.
    E, francamente, non credo ci sia qualcuno che lo sia.
    Adesso o in futuro.
    Hai nominato Black Lukk, e ti ricordo che io L'HO BATTUTO.


    Miriam alza le sopracciglia, poco convinta delle sue ultime affermazioni, soprattutto per il fatto di dichiararsi superiore a gente come Black Lukk.

    MM: A questo punto, ti rigiro la domanda...
    Fino a quanto saresti disposto a spingerti pur di vincere il titolo massimo della Global Wrestling Federation?


    Vuoi una risposta sincera?
    SONO DISPOSTO A TUTTO.
    TUTTO.

    Non mi faccio scrupoli, e credo che ormai tu l'abbia capito.
    Il World Title è il mio obiettivo assoluto e come dico spesso, se non posso comprarlo...
    LO OTTENGO CON LA FORZA.
    CON OGNI MEZZO NECESSARIO.

    Sarei disposto a sacrificare i miei amici, la mia famiglia, persino ME STESSO...
    Pur di toccare quell'Oro.
    E un giorno ci riuscirò.
    E' una promessa.


    Miriam scrolla le spalle, poco convinta.

    MM: Come hai detto tu, non è certo la prima volta che si sentono certe cose.
    Di certo, non metto in dubbio le tue intenzioni.


    Miriam torna a osservare attraverso i vari finestrini.

    MM: Vedo che ormai siamo nei pressi dell'aeroporto.
    Jeffrey... Portaci al parcheggio sotterraneo, quello privato per i dipendenti.
    Vai tranquillo, ho un lasciapassare speciale che ho ancora conservato.


    Miriam smanetta con lo smartphone. Lo ha sempre avuto in mano.
    Quando ha finito, guarda JBR.

    MM: Che c'è?
    Pensavi che solo tu hai degli agganci? Ah, già... Non lo sai...
    Quando ero la General Manager di Genesi, gli show si svolgevano sempre all'Hammerstein Ballroom, qui a New York.
    E quindi mi sono trasferita qui quando non lavoro. Ci ho comprato una casa in centro.


    La rossa scruta lo sguardo interrogativo dell'americano e anticipa la sua domanda.

    MM: Oh, è solo una piccolissima deviazione.
    Lì ci aspetta il ricordo che ho portato. Non potevo portarmelo appresso e poi...
    Vabbè, poi capirai tu stesso.


    Miriam non lascia alcun indizio di che cosa si tratti.
    Miriam è una che tende ad essere sincera e loquace. Il fatto che nasconda ogni cosa non gli piace.
    Lui non si sente molto tranquillo. Una sensazione a pelle.
    Lei, invece, è tranquilla anzi sembra divertita.

    MM: Nei mesi scorsi, è andato tanto di moda parlare del Triple Crown Champion.
    È un qualcosa a cui ambisci?


    Ambisco sempre a risultati importanti, ma sono abituato a lavorare da solo.
    Per essere un Triple Crown Champion dovrei vincere i Tag Team Titles e sinceramente non so se ci sia qualcuno al mio livello con cui formare un tag team.
    Diciamo che per adesso miro a risultati in singolo, in futuro potrebbe anche accadere.
    Del resto, non disprezzo nulla che riguardi un risultato in più.


    Lei accenna a un sorriso, come se avesse qualcosa in mente.

    MM: Oh, guarda caso il Triple Crown è qualcosa che vorrei provare a conquistare anche io.
    Se un giorno tu volessi davvero provarci, io potrei essere un'ottima candidata, non credi?
    Il tempo di conquistare le cinture, il tempo di tenerle finchè ce la facciamo e poi ognuno torna per la propria strada.


    Davvero saresti disposta a collaborare con me per conquistare i Tag Team Titles?
    Wow, sono davvero sorpreso.
    Sarebbe un'ottima idea...
    PECCATO CHE IO NON LA PENSI COSI'.
    Non voglio prenderti in giro, formare un tag team con una donna, per quanto elegante e attraente possa essere, non è nei piani.
    E, sinceramente, non credo sia nei piani di nessun uomo qui in GWF.


    JBR accenna un sorriso.

    Credo ti sia accorta che molti...
    TANTI...
    Ti evitano.
    Ti ignorano.
    NON TI CONSIDERANO.
    E io di certo non voglio rovinare la mia immagine unendomi con qualcuno che possa mettere in ombra la mia carriera.
    Cosa vuoi farci, è il prezzo da pagare per essere una... Ribelle.


    Altro sorriso beffardo di JBR.
    Miriam serra più volte la mascella e serra i pugni. Sperava in una maggiore apertura.
    Ancora una volta, Miriam si guarda intorno. Sono appena entrati nel parcheggio sotterraneo.

    MM: Jeffrey...
    Vai sempre dritto. Finisce davanti a un ascensore. Fermati lì.


    Torna a guardare verso il collega.

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    Ma lo fa in un modo che a lui non piace per niente. Ma proprio per niente.
    Improvvisamente lei si è... trasformata? In un attimo, non è più la Miriam di prima.

    MM: È il momento del ricordo.

    Ha cambiato pure tono.
    È un tono estremamente freddo in cui non lascia trasparire alcuna emozione.
    Ha cambiato personalità.

    MM: Quando cerco un ricordo sui miei ospiti, mi capita spesso di trovare più... candidature, sia belle che brutte.
    Alla fine, ne scelgo uno più... attinente alla persona o quello che attira di più la mia attenzione.
    Con te, è stato diverso.
    È stata un'impresa solo trovarne uno, di qualsiasi tipo. Comprensibile, la tua carriera non troppo... pulita non deve permettere alcun segreto o difetto.
    Non ho avuto altra scelta.
    Sia chiaro... Non ti giudico. Personalmente ho una mentalità estremamente aperta a riguardo...
    Sai di cosa parlo.


    No.
    Di cosa diavolo parli?
    Attenta a ciò che fai o dici, potresti pentirtene.


    Con un movimento quasi meccanico, ignorando la minaccia, Miriam si gira verso l'ingresso della limousine.

    MM: Prego. Entra.

    La porta della limousine si apre. Il ricordo è quindi... una persona?
    Allora di chi si tratta? Il mistero è presto risolto. Forse.

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    MA? MA?
    E' UN TRANS???

    Miriam, con sorprendente leggiadria, indica a questa persona di sedersi accanto a lei.
    La Magnifica Bastarda torna a guardarlo.

    MM: Racconti tu o racconto io?
    A te la scelta.


    JBR è paonazzo, e inizia a sudare vistosamente.
    Cerca di guardare altrove, agitandosi.
    Non sa cosa fare.

    NO, NO, NO, NO.
    L'intervista è finita.
    Basta, finiamola qui.
    Non sono disposto ad andare oltre.
    Vi prego di andare via, entrambi.


    Ramsey è molto agitato, e addirittura cerca di coprire l'obiettivo della telecamera con una mano.
    Ma interviene la May, sempre con la voce gelida.

    MM: No.
    Non me ne vado. Non ce ne andiamo.
    Anche se tu decidessi di finire l'intervista anticipatamente, la questione verrà comunque rivelata e pubblicata.
    E ti assicuro che la versione raccontata da noi sarebbe molto più dettagliata e completa.
    È questo che vuoi?


    NON PUOI FARMI QUESTO.
    NON PUOI.
    TU NON HAI IDEA DELL'ERRORE CHE STAI COMMETTENDO.
    STAI SCHERZANDO CON IL FUOCO E LA PAGHERAI MOLTO CARA.


    Miriam rimane incredibilmente impassibile, nonostante la minaccia.

    MM: Non farmi perdere altro tempo.
    Sai bene che le tue minacce non funzionano con me.


    OK, OK.
    BASTA.
    VA BENE, HAI VINTO.


    JBR si toglie il cappello, gettandolo ai suoi piedi.
    Fa un profondo respiro, con lo sguardo perso nel vuoto.
    Non lo abbiamo mai visto così nervoso ed agitato.

    E' una storia di molti anni fa.
    Ero qui a New York City per concludere un affare importante, quel tipo di contratto che ti cambia la carriera.
    Si trattava per l'acquisto di un grande pozzo di petrolio, uno dei più grandi del mondo.
    C'erano altri concorrenti per aggiudicarsi l'affare, ma io sono riuscito a spuntarla.
    E' stato uno dei miei migliori affari, ho dovuto giocarmi tutte le mie carte per vincere l'appalto.


    Il transessuale annuisce, come se conoscesse la storia.

    E quando intendo tutte le mie carte...
    Intendo proprio tutte.


    JBR guarda soltanto per un istante la persona misteriosa, per poi tornare con lo sguardo basso.
    Sembra incazzato nero, ma non può fare nulla per evitare questa situazione.

    MM: E questo non so quante volte l'hai detto.
    Vai avanti.


    Fu una contrattazione lunga e complicata, il proprietario di quel giacimento ci sapeva fare.
    Sapeva del suo grande valore e non accettava vie di mezzo.
    Ma io, da grande affarista, sono riuscito comunque ad ottenere un grande sconto.
    Non solo mi sono aggiudicato l'affare, ma ho pagato quei pozzi per molto meno del suo effettivo valore.


    Altro sguardo verso il transessuale, con quest'ultimo che pare sorridere.

    MM: Come hai fatto?

    Il tono, oltre a essere gelido, è piuttosto sarcastico.
    È chiaro che sa tutta la storia, lo sta solamente spronando.

    ERMINIO OTTONE, il proprietario di quei pozzi, ha accettato di darmi quel giacimento a prezzo stracciato ad una condizione.
    Una condizione molto particolare.


    MM: Quale?

    Per ottenere quell'affare avrei dovuto...

    JBR è molto agitato, non riesce a concludere la frase.

    Avrei dovuto...
    PASSARE UNA NOTTE DI PASSIONE CON LUI.
    ERMINIO E' UN TRANSESSUALE ED ERA MOLTO ATRATTO DA ME
    .


    LO SONO ANCORA, TESORO.

    MA QUINDI E' ERMINIO!!
    JBR STAVA PARLANDO DI LUI!!


    MA CONTINUA, VAI AVANTI.

    MM: Vai avanti. Siamo tutte orecchie.

    Sempre con quel tono gelido e sarcastico.

    ...
    HO ACCETTATO.
    L'affare era importantissimo ed ho accettato la condizione.
    Nessun altro mio collega era disposto a farlo...
    MA IO SI'.
    IO HO ACCETTATO.


    ED E' STATA LA NOTTE MIGLIORE DELLA MIA VITA.

    JBR guarda dal lato opposto della limousine, da quando Erminio è salito a bordo ha avuto sempre lo sguardo altrove.

    TI RICORDI QUANDO HAI BALLATO DI FRONTE A ME, COMPLETAMENTE NUDO CON SOLO ADDOSSO IL TUO CAPPELLO??
    HO ANCORA LA FOTO CHE TI HO SCATTATO.


    Erminio estrae qualcosa dalla sua borsetta.

    png

    E' LA FOTO DI JBR!!
    JBR NUDO!!
    NOI LA MOSTRIAMO SFOCATA, MA MIRIAM LA STA VEDENDO SENZA CENSURA!!
    MIRIAM HA APPENA AVUTO L'ONORE DI VEDERE "QUELLA" COSA!!
    I SUOI MUSCOLI FACCIALI RIMANGONO IMPASSIBILI MA GLI OCCHI RIDONO!!


    BASTA!!
    DAMMI QUELLA FOTO!!
    DAMMELA!!


    MM: Datti una calmata.
    Ormai la foto è stata ripresa dalla telecamera e verrà pubblicata.
    Con la censura, ovviamente.


    Erminio rimette la foto nella borsetta, sorridendo sotto i baffi (letteralmente).

    MA CI TENGO A SOTTOLINEARE UNA COSA.
    QUELLA NOTTE ERO UBRIACO FRADICIO.

    Era l'unico modo per affrontare la... Questione.
    Non ricordo di preciso cosa è successo.


    OH, TI RINFRESCO IO LA MEMORIA.
    CI ABBIAMO DATO DENTRO, E ALLA GRANDE.
    MI HAI CAVAL


    BASTA!!
    BASTA!!
    NON VOGLIO SENTIRTI!!
    BASTA!!


    MM: Direi che può bastare così.

    La rossa si rivolge verso Erminio.

    MM: Erminio, la ringrazio di aver accettato il mio invito e di essere venuto personalmente.

    E' STATO UN PIACERE PER ME, TESORO.

    Erminio le fa un occhiolino e si alza di sua spontanea volontà.
    Si avvia verso l'uscita, apre la porta, esce e la chiude.

    Sono tornati da soli.
    JBR è furioso.

    TU, PUTTANA DA QUATTRO SOLDI.

    May non fa in tempo a reagire che JBR continua.

    Stammi bene a sentire, piccola viziata che non sei altra.
    TU NON HAI IDEA DI CHI HAI DI FRONTE.


    May prova di nuovo ad intervenire ma Ramsey la blocca sul nascere.

    furious-anger

    TACI, MENTRE IO PARLO.
    CHIUDI QUELLA FOGNA.
    E STAMMI A SENTIRE.

    Tu non mi piaci.
    PER NIENTE.
    Sei solo una ragazzina viziata che non ha ancora ricevuto una lezione.
    Credi di essere unica nel tuo genere perchè hai deciso di affrontare la categoria maschile ma in realtà sei solo DISPERATA.
    Sei disperata perchè non sai più cosa fare per far parlare di te.
    Ma fallirai, fallirai miseramente.
    E' il tuo destino, in quanto DONNA.
    Il tuo posto è a sculettare sul ring con le tue colleghe per contenderti quell'insignificante oggetto che chiamate Women's Championship.
    Oppure nel backstage, con un microfono in mano per intervistare i BIG come me.
    Tutta questa tua storia di affrontare la categoria maschile è solo una tua fantasia.
    Una fantasia che spero per te finirà molto presto, perchè se un giorno dovessi PER PURO CASO incrociare il mio cammino...
    NON AVRO' PIETA'.
    Ti prenderò così tanto a calci in culo da farti rimpiangere la categoria femminile e tutte quelle storielle del cazzo a cui frega a nessuno che ci sono dietro.
    Ti metterò al tuo posto, ti farò vedere la realtà, la DURA REALTA'.
    Ossia che tu non sei in grado di reggere il confronto con la categoria che conta e di affermarti in essa.
    Credi di essere al centro dell'attenzione e di essere interessante in ciò che fai ma per me sei solo patetica.
    Tante chiacchiere e zero risultati.
    Complimenti, sei la campionessa Genesi, un titolo che attualmente ha la stessa tua importanza.
    ZERO.
    Tu lo reputi un risultato eccezionale, ma stai soltanto raccogliendo le briciole che NOI ci lasciamo alle spalle.
    Sei miserabile, Miriam.
    Mi fai pena.
    Ma hai commesso un grande errore, un errore molto più grande di te, ossia provocare il sottoscritto.
    E LA PENA CHE PROVO PER TE SI E' TOTALMENTE TRASFORMATA IN ODIO.
    Potevi benissimo evitare tutto questo, MA NO!
    MIRIAM DEVE SEMPRE STRAFARE, DEVE SEMPRE FARSI NOTARE!
    Dico bene??
    Non potevi scegliere persona più sbagliata a cui rompere i coglioni.
    Ti pentirai di tutto questo, anche se adesso lo trovi molto divertente.
    Perchè io non sono uno qualsiasi.
    Il fatto che sei donna non mi turba affatto.
    Anzi, mi viene ancor più voglia di farti capire qual è il tuo vero posto.
    Dietro un lavello, dietro un asse da stiro, dietro lo stendibiancheria.
    E' questa la tua natura, non fingere di essere QUALCUNO CHE NON SEI.
    Prega, PREGA PER TE di non incrociarmi in futuro.
    Perchè ti farò pagare tutto, con gli interessi.
    Se in GWF non c'è nessuno che ha il coraggio di farti vedere la realtà, beh...
    Sarò felice di farlo io.
    Tutti ti stanno prendendo in giro, e neanche te ne accorgi.
    Anche chi ti è vicino.
    Ti fanno credere che stai facendo un ottimo lavoro, quando in realtà sei solo una piccola ragazzina viziata da accontentare per non sentirla frignare.
    MA IO TI FARO' PIANGERE.
    Non starò al tuo gioco.
    Non sarò uno dei tanti che farà il buonista accettando le tue condizioni.
    QUI SONO IO A DETTARE LEGGE.
    E con me, piccola stronzetta, non avrai vita facile.
    Credi che tutto ti sia dovuto perchè stai lottando una battaglia più grande di te?
    I DON'T GIVE A FUCK.
    A FUCK.

    Combatti, allora, e chiude quella dannata boccaccia.
    La verità è che hai scelto questa strada in modo che se fallirai, E FALLIRAI, avrai la scusa pronta.
    Quello che fai passare per coraggio in realtà è CODARDIA.
    Affronta la TUA categoria, affronta le TUE colleghe.
    STAI AL TUO LIVELLO.
    Perchè, fidati ragazzina...
    Nella nostra categoria potresti farti male.
    TANTO MALE.
    E quando succederà, sono convinto che avrai la faccia tosta di lamentarti di essere stata trattata troppo violentemente.
    Fingi di essere chi vuoi, Miriam.
    Ma io so benissimo chi tu sei davvero.
    E spero per te non verrà mai il momento in cui sarò io a smascherarti.
    Perchè ti farà male.
    Alla fine della fiera...
    SEI SOLO UNA PICCOLA PUTTANELLA DA QUATTRO SOLDI.
    Sai soltanto venderti molto bene, e ciò illude molti.
    Ma non ME.
    Non finisce qui, Miriam.
    Non finisce qui.


    JBR sta per scendere, ma May si alza di scatto e interviene...

    MM: Hey!
    Dove cazzo credi di andare???
    Te ne vai così? Dopo tutto quello che hai appena detto su di me?

    ORA STAMMI A SENTIRE BENE TU!!!


    Miriam allunga la mascella e respira lento e pesante.
    Pure lei è incazzatissima.

    MM: Non ti biasimo che mi odi per quello che ti ho fatto.
    Ma non me ne pento minimamente.
    Ti rode così tanto il culo che una donna, anzi no...

    Una puttana da quattro soldi ha scoperto e pubblicato un segreto in cui nessuno era riuscito a scoprire...

    Finora.


    Lo indica minaccioso con l'indice.

    MM: Tu! Tu!
    Hai mostrato la tua vera natura fino al midollo!
    Non sei solo razzista, sei pure profondamente sessista!
    Pensi che le tue minacce mi facciano paura???
    Sai quante volte le ho ricevute da voi uomini???
    Ormai ho perso il conto!

    E poi...


    Si mette le mani sui fianchi.

    MM: TU!

    DICI DI ESSERE IL DIO DEL WRESTLING!?!?

    AHAHAHAHAHAH!!!


    È una risata sgraziata e spaventosamente malefica!
    Inizia un gesto molto, molto eloquente...

    58GAsUU


    MM: 'STO CAZZOOO!!!

    Lo ha urlato con un tono estremamente velenoso.
    JBR non si capacita di quello che ha appena sentito.
    Ormai ha realizzato perfettamente perchè Miriam è così odiosa quanto ci si mette ed è così tanto odiata da tante persone, uomini e donne.
    Non dice niente, ma i suoi occhi vorrebbero letteralmente ucciderla.
    Si limita ad aprire, uscire e sbattere così forte la portiera che la limousine oscilla leggermente.


    E ADESSO???
    LA PUNTATA E' UFFICIALMENTE FINITA???


    A quanto pare no. Le immagini non smettono di essere trasmesse.
    E allora vediamo cosa accade...


    Miriam respira ancora affannosamente.
    Non è riuscita a trattenere le sue parole piene di veleno e odio a causa della sua impulsività.
    Si siede. Prende la borsetta. La apre.
    Frettolosamente tira fuori un pacchetto di sigarette e un accendino.



    Accende altrettanto frettolosamente la sigaretta e la aspira più e più volte in maniera violenta.
    È nervosissima.

    Si guarda intorno. Scorge nel dettaglio la bellezza degli interni della limousine.
    Tutto è... perfetto. I rivestimenti di vera pelle color marrone triste. Non si vede un granello di polvere neanche a cercarlo.
    Lei lo cerca davvero il granello. Passa il polpastrello da più parti, persino per terra. Niente.
    Cambia la sua espressione. Diventa veramente malefica, da Magnifica Bastarda. "Accidentalmente" gira la sigaretta e un po' di cenere cade per terra.

    MM: Ops.

    Come nulla fosse, continua a fumare avidamente e presto finisce la sigaretta. La butta per terra e la schiaccia con il tacco. Infierisce.
    Nota degli scomparti che attirano la sua attenzione. Ne apre uno e tira una bottiglia grande di champagne. La esamina e si capisce che è costosissima.

    MM: Jeffrey...
    Questo è un Dom Perignon.
    Quanto costano queste bottiglie?


    J: Mille dollari l'una, Miss May.

    MM: Niente formalismi, chiamami pure Miriam.

    Fissa la bottiglia.

    MM: Mille dollari, eh?

    All'improvviso alza lo sguardo, come se avesse appena avuto un'idea.
    Si morde forte il labbro, come se stesse pregustando tutto.

    MM: Sono una puttanella da quattro soldi, in fondo...

    Oscilla la testa.

    MM: Non ho mai scopato dentro una limousine.
    Non ci ho mai fatto un party selvaggio.

    JEFFREY!


    J: Sì, Miriam?

    MM: Portami in centro, andiamo a raccogliere un po' di persone.
    Tranquillo che ti pagherò bene.
    Scommetto che non ti paga abbastanza.


    Silenzio. Miriam sorride. Ha indovinato.

    MM: Let's go!
    Ora mi diverto alla faccia di quella testa di cazzo!


    Si strofina le mani.
    Sta per fare l'ultimo enorme dispetto nei confronti di JBR sfregiandogli la limousine in tutti i modi.

    Ci fermiamo qui, meglio non far vedere cosa è successo dopo.


    CAMERA FADES.

    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~


    Le immagini tornano da qualche parte al mare.



    MM: Rieccomi.

    Ebbene... Anche qui si è manifestato tutto il mio talento nel farmi odiare dalle persone.
    Voglio fugare ogni dubbio... L'ho fatto davvero il dispetto finale. Ho lasciato il mio... ultimo buon ricordo.
    Diciamo che sono in vacanza anche per questo motivo. Meglio che non mi trovi per qualche giorno e lasciarlo sbollire di rabbia.


    Fatica nel trattenere un sorrisino compiaciuto.

    MM: Accadrà davvero che un giorno io e lui ci scontreremo?
    Io ho tutte le intenzioni di restare a lungo e mi dovrete sopportare per almeno per un bel po'.
    Lui quanto resisterà?
    Solo seguendoci alla Global Wrestling Federation, lo sapremo.

    Ci si vede.


    Dissolvenza.

  5. .
    Benvenuto!
  6. .
    CITAZIONE (PsykoMarty @ 29/8/2023, 23:03) 
    CITAZIONE (KAZE @ 29/8/2023, 22:48) 
    Quando vedrò chi commenta solo i maschi commentare anche le ragazze commenterò anche gli uomini

    Madonna come siete complicati tutti...

    E' la regola numero uno del Fight E-Fed Club:
    - È vietato essere normali.
  7. .
    Faccio una precisazione sul mio personaggio per rispondere a un preciso aspetto dei suoi comportamenti.
    Mi sono reso conto che ormai sono rimasti in pochissimi in questa federazione che la seguono fin dall'inizio e sono oltre sei anni che sta qua. Miriam è SEMPRE stata una dal carattere variegato e lo ha subito chiarito al suo secondo promo assoluto qui alla GWF e lo linko se qualcuno lo volesse leggere.
    Nel primo anno era molto, molto artistica e faceva molti pezzi poco "wrestlingosi" però all'epoca piaceva perchè si era subito distinta per un qualcosa di diverso dalla massa. Chiaro che poi ci sono stati degli eventi importanti, negativi e positivi, durante la sua carriera che l'hanno portata a far vedere dei lati caratteriali più "permanenti", per esempio che sia stronza e che sia molto volubile e impulsiva. Ora sta passando un periodo molto importante della sua carriera che vuole godersi ogni momento ma allo stesso tempo non è mai soddisfatta di quello che sta facendo e vuole sempre di più, ma dall'altra parte si trasforma e si addolcisce quando è insieme a Becky e Megumi. In passato, si è prestata anche a pezzi in cui lei è molto "dolce" oppure anche a sketch simpatici, tipo con i Brits. Oltre ai vari Memory Book fatti con loro, riporto un esempio pratico anche qui.
    Tra l'altro uno dei lati più visibile del suo carattere è la sua grande incoerenza che si ripercuote nei cambi repentini di umore. Per farla breve, è una che non sai mai come te la ritrovi di fronte e non ha mai avuto un caratter(accio)e lineare e mai lo avrà.
  8. .
    Sono morto dalle risate per questo topic!!!
    Approfitto per aggiungere un altro bug che mi riguarda...

    - Miriam May è selezionabile sia nella categoria femminile che in quella maschile in tutte le modalità di gioco previste. Il problema è che gli sviluppatori non riescono a capire come toglierla.
  9. .

    Inizio Febbraio 2023.
    Alcuni giorni dopo l'uscita del PPV Royal Rumble 2023 e della puntata Fear #883 del 06 Febbraio 2023.


    Come di consueto, si parte al buio e gradualmente si accendono le luci per illuminare il piccolo studio dove c'è una poltrona e una figura femminile.
    E fin qui niente di nuovo...

    MbeCoEn

    Questa sì che è una novità!
    Miriam May imbronciata per presentare il Memory Book?!?!?!?
    Che diamine è successo???

    MM: Salve a tutti.

    E la voce ha un tono decisamente piatto e distaccato.

    MM: Come vedete, sto riprendendo la rubrica con una certa regolarità che spero di mantenere a lungo, impegni permettendo.
    Potenzialmente potrei registrare le puntate con tutti i colleghi e colleghe prima o poi, ma ci devono essere delle solide motivazioni per farlo.
    O perchè sono già affermati o perchè hanno molto da raccontare perchè non ne sappiamo nulla o quasi del loro passato.
    Ci sono delle persone con cui non avrei MAI e poi MAI voluto registrare questa rubrica. Ecco... Oggi è successo.
    I motivi sono presto detti... C'è stata una grandissima richiesta su questa persona che alla fine non ho potuto più ignorare. Inoltre, credo che sia arrivato il momento giusto per... incrociarci di nuovo faccia a faccia dopo tanto tempo e dopo quello che è successo a me e a questa persona dopo il Pay Per View della Royal Rumble.


    Solo ora guarda la telecamera, tutta seccata e con le sopracciglia arricciate.

    MM: Dico solo una cosa...

    TESTA DI CAZZO!!!


    Wooooooooooow!!!
    Questa frase l'ha sempre detta solo e soltanto a una persona!!!
    Sarà proprio quella persona l'ospite della puntata???

    Dissolvenza!

    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Las Vegas, Caesar’s Palace.

    Ci troviamo in uno degli Hotel più lussuosi e rinomati del Nevada. La città del peccato con il calare del sole si anima. Le telecamere della Global Wrestling Federation questa sera hanno avuto il permesso di addentrarsi in uno dei luoghi più esclusivi degli States. Un privilegio concesso a pochi.



    Gli interni sono meravigliosi. Un lampadario circolare al centro, un bar centrale e tanti tavoli da gioco disseminati in ogni angolo. Per chi non è abituato a tanto sfarzo il Caesar’s Palace è poca cosa. Del resto solo VIP ed attori famosi possono accedere ai privé. Le telecamere vagano per la sala fino a soffermarsi su un tavolo da biliardo.
    Chioma bionda, vestito giallo canarino ed uno spacco mozzafiato.
    Si tratta di...

    EFFIE WHILES

    WHAT???

    Non sarà mica proprio lei l'ospite di questa puntata???

    China verso il tavolo pronta a colpire la palla per farla andare in buca. È concentrata. Attimi di silenzio. Poi con un deciso gesto colpisce l’otto nero facendolo andare in buca e concludendo la partita. Sorride soddisfatta.



    EW: Oh, ma guarda chi si vede.
    Partita? O temi la sconfitta?


    Dei rumori secchi di passi aumentano di intensità fino a quando una corpulenta figura femminile sbuca da un lato della telecamera e si piazza proprio davanti a Effie con un atteggiamento minaccioso.

    NMIJmM3

    È la presentatrice della rubrica. Miriam May. Stasera indossa un lungo abito nero in top a bottoni. I capelli sono raccolti a nido dietro la testa e indossa uno splendido e brillante set di gioielli a tema di serpente. Serra le mascelle. È decisamente contrariata e non fa nulla per nasconderlo. Indica con il dito indice verso la sua testa.

    MM: Cosa ti è saltato in testa?
    Avresti dovuto aspettarmi da qualche altra parte... non qui.
    Hai osato spezzare la mia tradizionale presentazione degli ospiti.

    Solo tu potevi farmi una cosa del genere...


    Effie ride. Sembra provare piacere nell'infastidire Miriam May, non solo durante i confronti a Monday Night Fear, ma anche fuori dal ring. Scrolla le spalle e non si cura del broncio della rossa. Si va a posizionare dall'altro lato del tavolo da gioco e con un cenno della testa invita l'avversaria a raccogliere la sua stecca.

    EW: E te ne sorprendi? Ancora?
    Dopo tutto questo tempo.

    Ci conosciamo da un bel pò, eppure dovevi aspettartelo che ti avrei reso la vita difficile anche al Memory Book. Ho acconsentito, per mia gentil concessione, di essere presente nella tua rubrica, dovresti essermi grata per questo! Non ho nessun vincolo contrattuale e non ho nessuna intenzione d'interrompere questa partita.


    Sembra chiara la posizione dell'atleta del Nevada, non ha nessuna intenzione di rendere la vita facile a Miss. May, anche di fronte ad una semplice intervista. Si china per prendere la mira. Secondi di silenzio, poi un sordo rumore di sfere che vanno in buca.

    EW: Oh ma guarda! Sono già in vantaggio... ho le piene e tu le mezze.
    Tocca a te, my dear.


    Si fa da parte per permettere alla collega di fare la sua mossa.

    EW: Ho pensato che un simile intrattenimento potesse metterti a tuo agio. Nessuna gara di bevuta fino all'alba questa sera?
    Guardati... sembri quasi una donna raffinata. Sembri, anche perchè la classe e lo charme non si conquistano con un bell'abito o dei gioielli.


    Miriam, tenendo in mano la stecca appoggiata a terra, fa una smorfia ripugnante con un accenno di linguaccia che è tutto un programma.

    MM: Chiedo venia se non sono alla vostra altezza, Vostra Altezza.

    Il suo tono è chiaramente ironico. La rossa guarda il tavolo da biliardo per capire da dove colpire e inizia a girarci intorno. Ha tutta l'aria di non sapere bene cosa fare...

    MM: Da una parte ci speravo tanto che non avresti accettato il mio invito, ma dall'altra sapevo che non ti saresti mai tirata indietro nel prendermi per il culo. Hai già iniziato a farlo prima di cominciare ufficialmente la puntata e qualcosa mi dice che cercherai di farlo per tutta la puntata. D'altronde...

    Sembra aver trovato il colpo giusto e lo prepara.

    MM: Hai solo stasera per il tuo divertimento preferito perchè poi chissà quando ci rivedremo.
    Addirittura può darsi che non ci incroceremo mai più.


    Miriam abbozza un sorrisetto che smonta sul nascere quando si concentra per il colpo. Lo carica, la stecca va un po' troppo indietro e...



    MM: Oh, cazzo!

    Ci ha messo così tanta forza che la pallina bianca è schizzata fuori!!!
    Le risate di Effie Whiles riecheggiano nella sala. Sembra divertita, terribilmente divertita nel notare Miriam May in difficoltà. Scuote la testa, limando l'asta da biliardo.

    EW: Ecco dove sbagli, Miss. May!

    Non è una questione di forza, ma di intelligenza e precisione. Nel perseguire il tuo folle progetto di confrontarti con il genere maschile, forse per sopperire a tue carenze affettive da piccola o per soddisfare un tuo problema d'identità, guarda a cosa ti stai riducendo? Un ammasso di muscoli, greve nei modi e senza una bussola a guidare i tuoi passi. Devi essere tanto confusa e folle da voler perseguire la strada con Queen Borgina. Lo definirei uno show dell'orrido... quasi un circo.

    Ma l'intervista non era su di me? Perchè stiamo parlando di te?


    Provocatoria. Non perde occasione per schernire la May. Nel frattempo si china e prende la mira. Calma, riflessiva e determinata. L'ennesima palla va in buca.

    EW: Puoi provare almeno ad impegnarti? O quantomeno a rendere interessante questa intervista?
    Ho rinunciato ad importanti impegni per essere qui stasera.


    MM: Oh, sei tu ch ti sei messa a sparlare su di me. Io non ti avevo chiesto niente e neanche volevo farlo, almeno non subito.
    Anche perchè... di me, di te e di noi due insieme ne discuteremo più avanti. È inevitabile.


    Anche lei si mette a limare la stecca, anche se non è ancora il suo turno.

    MM: E comunque non fare la preziosa con me. Puoi dire quello che ti pare ma lo so che non vedevi l'ora di fare una puntata del Memory Book con me.
    Ti scocciava l'idea che la grande Effie Whiles non fosse stata presente almeno una volta in questa rubrica e sai benissimo che non avrei mai voluto invitarti.
    E infatti, eccoti qua...

    Hai modo di essere presente anche tu in questa rubrica esclusiva e soprattutto hai modo di prendermi per il culo alla grande.
    E allora che si inizi ufficialmente la puntata.


    Miriam si gira verso la telecamera e le immagini si dissolvono velocemente.

    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Parte la sigla della rubrica.



    E' Photograph dei Nichelback!!!

    Finito il filmato, appare questa copertina...



    Le immagini riprendono con Effie ancora al comando del gioco a biliardo con Miriam leggermente in disparte.

    MM: Sappi che di te e del tuo passato a me frega meno di zero, ma sono solita chiedere le origini. Hai la bontà e la grazia di raccontare chi era Effie Whiles? Sempre se quello sia il tuo vero nome perchè ci credo poco che lo sia. Dove sei nata, in che famiglia sei cresciuta, cosa hai studiato e di come e quando è iniziato lo spunto per iniziare la carriera da lottatrice.

    O hai intenzione di sfuggire a questa tradizione, tanto per cambiare?


    Miriam mostra quella tipica espressione in cui si aspetta di tutto da lei.

    EW: Vorrei tanto farti saltare l'intera intervista, giusto per non dartela vinta. Ma sono vincolata da obblighi contrattuali e non nascondiamoci dietro ad un dito: Sono l'atleta che ha chiesto ed ottenuto un maggior compenso per essere qui stasera, davanti alla tua telecamera e costretta a rispondere alle tue domande.

    Diciamo che avrei più di un motivo per rimanere in silenzio per l'intera puntata ed altrettanti per assecondarti in questo format.


    La chioma bionda ondeggia dietro alle spalle. Sembra indecisa sul da farsi, poi si accomoda su uno sgabello proprio davanti al tavolo da biliardo.

    EW: Lo ammetto, parlo poco di me.

    Per una donna, che ha sempre avuto tutto al minimo capriccio e schiocco di dita, è molto più semplice dimenticarsi del passato e provare a costruire il futuro con le proprie sole forze. Ero una bambina molto fortunata, forse troppo. Figlia di un ricco proprietario terriero nel cuore del Nevada e di una showgirl nei migliori casinò di Las Vegas ho avuto un'infanzia decisamente agiata e nulla di materiale mi è mai mancato. I migliori vestiti d'alta moda, la più alta istruzione nei collage privati e le più raffinate compagnie dell'alta società. Ho provato perfino a laurearmi, in Medicina e Chirurgia in una delle migliori Università del Nevada. Un desiderio di mio padre in realtà, poi disatteso. Penso di avergli dato una grande delusione, ma non importa. L'importante è non deludere mai se stessi. In pratica a pochi esami dalla fine per percorso di studi ho compreso che non era la mia strada, e decido di coltivare le mie vere passioni come la moda ed il benessere fisico.

    Mi sono dunque trasferita a Las Vegas e da lì non l'ho più lasciata. Trovato lavoro in Hotel di lusso o facoltosi casinò come showgirl mi sono sentita fin da subito a mio agio ad intrattenere il vasto pubblico. Numeri di cabaret, assistente di sala o organizzatrice di esclusivi party. Ho spaziato molto prima di trovare la mia vera strada! Non nascondo che il mio cognome e le conoscenze di mio padre, Ross Ludwin Whiles, sono state provvidenziali per inserirmi in un modo precluso a molti. Purtroppo la mia carriera da showgirl in programmi televisivi locali non decolla... per inciso: Non è una sconfitta ma solo un trampolino per la mia carriera.


    Ride.
    Di certo ogni esperienza ha portato Effie Whiles ad essere quella che è oggi.

    EW: Ho dovuto ripiegare sulla carriera da modella e sul mondo del fitness. Una passione giovanile che avevo quasi abbandonato e su cui sono riuscita a costruirci un intero business, anzi un impero! Non dimentichiamoci che possiedo un marchio di moda tutto mio, "100% Fabulous", ben avviato in Europa ed emergente anche negli USA. Sono stata anche testimonial pubblicitario di articoli per il benessere e la salute. E ho frequentato diverse palestre a Las Vegas per tenermi in forma.

    La mia vita è cambiata quando ho conosciuto il wrestling.

    All'inizio tutti erano scettici, forse persino io. Del resto una top model che concorre per uno show d'intrattenimento. Mi sono fatta notare per charme ed attitude. Fino a diventare manager di un Tag Team emergente nelle federazioni locali. Nulla di davvero serio, all'epoca nemmeno io ci credevo. Come conciliare la mia passione per la moda, la forte personalità di attitude e la propensione per lo sport? Alla fine è nata Effie Whiles, la vera Effie Whiles!

    Ho abbandonato il ruolo da manager, restando nelle retrovie e mi sono lanciata in prima persona come atleta. Gli anni da Manager del "Fabulous Team" sono stati molto divertenti... corrompevo gli atleti, distraevo l'arbitro a bordo ring e curavo l'immagine dei miei assistiti come stylist. Ma non era il ruolo adatto a me! Ero stanca di stare un passo indietro, sono nata per brillare e non per riflettere la luce degli altri.

    Alla fine eccomi qui! Approdata in Global Wrestling Federation ed il resto è storia.


    Miriam, nonostante anche i sassi sappiano quanto non la sopporti, è stata comunque molto attenta su quello che ha detto, in aperto contrasto con quello che ha detto poco prima. La sua solita incoerenza...

    MM: Tanto per cominciare... il fatto che tu dica di aver ottenuto un maggior compenso per essere qui, non mi fa nè caldo nè freddo. Anche perchè dalle mie tasche non è uscito un solo dollaro. Contenta te che ti sei presa dei soldi extra dalla Federazione.

    Le fa una veloce linguaccia, come a dire... se voleva farle torto, qui non è andata a segno.

    MM: Ora ti chiedo una cosa personale, sono curiosa di vedere se mi rispondi...
    Con quanti ragazzi o uomini sei stata insieme? Intendo... insieme insieme, anche fidanzati va bene.


    La Whiles inarca un sopracciglio e scuote la testa. Sembra contrariata ma non adirata per una domanda così personale. Del resto l'atleta del Nevada ha sempre tenuto la propria vita privata fuori dalle telecamere della GWF, nonostante i rumors ed i paparazzi sono sempre dietro l'angolo per carpire qualcosa dall'atleta più riservata della Federazione.

    EW: Da quando il Memory Book è diventato un angolo di becero Gossip?
    Penso di aver glissato così tante volte simili domande e gettato nell'incertezza anche i miei Fans più fedeli.

    Per me questo è più di un lavoro, Miss. May! Sono riuscita a costruire la mia perfetta realtà, un micro-cosmo, in cui posso essere atleta, showgirl ed infine donna. Non in ordine d'importanza, che sia chiaro. Ognuna di noi è costretta a confrontarsi ogni giorno in un mondo ancora maschilista, in cui una donna per realizzarsi deve necessariamente entrare in convenzioni ed istituzioni sociali come il matrimonio o la maternità. Il mondo ci chiama all'indipendenza, eppure le donne indipendenti e dal carattere forte incutono timore e soggezione agli uomini. Una eterna condanna, che si riflette non solo nel mondo del wrestling. C'è chi come te, Miss. May, prova a scardinare i tabù con l'estrema follia di confrontarsi direttamente con il genere maschile e chi come me, pur di non perdere la propria integrità e identità, è pronta ad alzare sempre di più l'asticella affinché non ci siano effettive differenze. Forse tutto sommato, lottiamo per lo stesso traguardo ma usando metodi e modalità completamente diverse.

    Sono molto riservata sulla mia vita privata per ovvie ragioni. E di rado lascio trapelare la donna che si cela dietro trucco e parrucco. Non è codardia o timore di un passato impegnativo, è semplice desiderio di portare avanti i miei principi e dimostrare che una donna non ha bisogno di nessuno pur di affermarsi. Un tema molto attuale ma ancora oggi mi sembra utopia. Del resto di fronte alla solitudine di una donna è facile cadere nei soliti stereotipi: "Avrà un carattere difficile", "Se non ha avuto figli o compagni ci sarà un motivo", "Peccato tu non sia ancora madre". Frasi ripetute senza nemmeno riflettere. Sono consapevole di star divagando riguardo alla domanda, ma colgo l'occasione di lanciare un messaggio chiaro alle mie Fans: Siate voi stesse, perchè è la nostra forza.


    Lancia un'occhiata alla telecamera prima di rimettersi in posizione per lanciare l'ennesima pallina in buca.

    EW: Ritornando alla domanda, non è importanti "quanti" ma "quali" uomini sono entrati nella mia vita. Altrettanti ne sono usciti, lasciando ferite che si sono rimarginate con il tempo. Altri sono diventati un punto fermo per la mia vita, anche se i cammini si sono separati. Altri ancora li tengo stretti senza lasciarli andare via.

    Vuoi un nome?
    Allora pallina n°6 in buca centrale. Prova!


    MM: Eh?

    È rimasta spiazzata da quella richiesta. Osserva il tavolo e inizia a elaborare la difficoltà. Forse per una giocatrice esperta non sarebbe un colpo particolarmente difficile ma per una come lei che forse non ha mai giocato a biliardo o quasi prima d'ora, è tutto molto molto molto più difficile. Eppure la prospettiva di avere quel nome la stimola tantissimo.



    Gira più e più volte intorno a quel tavolo per capire cosa fare e alla fine prende posizione. Prepara la stecca e carica il colpo. Si vede che praticamente suda freddo.

    Effie dall'altro lato del tavolo da gioco se la ride. Prova divertimento nel mettere in difficoltà Miriam, un'insana goliardia nel vederla tergiversare e meno spavalda di quello che vuole far credere.

    Nel frattempo parte il colpo, molto delicato a dispetto della sua "incontrollata" forza e...

    NOOOOOOOO!!!

    La pallina N° 6 si ferma a esattamente un millimetro dalla buca!!!
    Miriam china la testa, disperata.

    STONK!!!

    È andata in buca!!!
    Miriam alza la testa e la pallina N° 6 non la vede più!!! Chiude il pugno e fa il segno della vittoria verso Effie!

    MM: Fuori il nome!!!

    Effie rotea gli occhi al soffitto. Pensava di potersi sottrarre ad una domanda così impertinente ed invece solleva le mani in segno di resa.

    EW: Va bene, va bene.
    La classica fortuna del principiante... ma un patto è un patto.

    Maximilian Caufield.


    MM: Ah.

    È rimasta visibilmente sorpresa, ma a pensarci bene la risposta non è così sorprendente. Nel corso degli anni, più volte si sono incrociati, pubblicamente o privatamente.

    MM: Mi piacerebbe saperne di più, ma per oggi è meglio non approfondire.

    La rossa ci pensa un po' su...

    MM: Ripensavo a un'altra cosa che forse non si vede molto di te durante gli eventi e sono gli hobby.
    Ne hai qualcuno?


    EW: Ovviamente,
    Tralasciando la palestra, yoga e la moda per ovvi motivi lavorativi...

    Mi piace l'arte. Non penso di possedere uno spiccato senso dell'arte, ma forse del bello e della bellezza in generale si. Scultura, architettura, teatro, musica... del resto è tutta arte! Siamo fortunati di vivere in un'epoca in cui l'arte in ogni sua forma è fruibile a tutti. Grazie alla tecnologia stanno nascendo nuove forme d'espressione, ma qualche volta andare a teatro dopo cena oppure passare un pomeriggio in un sito archeologico è piacevole.

    Dovresti provare sai? Almeno non rischieresti di porre domande così banali ed effimere ai tuoi ospiti.


    La rossa scrolla le spalle.

    MM: Magari proverò ma ti dico già ora che non è roba che fa per me. Sono una donna molto... pratica. Vivo al massimo il presente in ottica del futuro e difficilmente guardo il passato. Forse l'unica eccezione è che mi piace girare per le città e per i luoghi meritevoli nei dintorni, che siano paesaggi naturalistici o architettonici.
    Dovresti sapere che c'è una schema basilare delle domande in questo format, quindi già lo sai che ti farò determinate domande, che ti piacciano o no.

    Ora ti chiedo questo...

    Quali sono stati i momenti più belli della tua carriera?
    E quali i peggiori?
    È una domanda generica, non deve essere necessariamente legata a match o storie.


    EW: Nel lontano 11 aprile 2016 debuttavo per la prima volta sul ring di Monday Night Fear! Il mio primo vero confronto con il mondo del wrestling, dopo un periodo passato all'ombra degli altri. Era la prima volta che mi mettevo in gioco in prima persona. Le mie scelte sarebbero ricadute inesorabilmente sul mio destino, senza poter incolpare nessun altro per i miei fallimenti o mostrare riconoscenza per le vittorie. Mi sono sentita davvero libera di esprimermi ed essere me stessa. Sono stata coinvolta in un Match contro Payton Brooks, che all'epoca rivaleggiava contro la ex-maestra Daenerys! Le ho tenuto testa, anche se il match è finito in un No-Contest! Non sarà stata una vittoria, ma lo è stato per me. La dimostrazione che da sola potevo farcela, comunque.

    Nel 2019 ho lanciato il mio primo format, 100% FabulousFaction, che ha riscosso un grande successo. Narrare miserie e nobiltà degli atleti della Global Wrestling Federation attraverso l'arte, come quadri o sculture, è stata un'idea innovativa e diversa dalle solite interviste. Ho ospitato Ladies del calibro di Christina e AJ Gallows, entrambe Hall of Fames, e portato picchi di share a Monday Night Fear! Un format che ho intenzione di rispolverare... mi sono molto divertita a porre domande impertinenti e scoprire aspetti inediti delle mie colleghe.

    Royal Rumble 2020 e ForuMania XVI: Una Road to FabulousMania impeccabile. Dopo aver vinto la Rumble femminile mi sono confrontata con Miss. Lena Schultz, una Campionessa ancora acerba che alla fine è stata sopraffatta dalle mie Fabulous Moves. Non è stato il March più difficile a cui abbia partecipato, ma è sicuramente la vittoria più sentita. Mi confrontavo sul MGM Grand Arena di Las Vegas, la mia terra natia, e non mi sarei mai perdonata un fallimento. Il mio terzo titolo, vinto nella mia amata Las Vegas!

    Temo che debba fermarmi qui, altrimenti potrei andare avanti all'infinito con le mie vittorie. Invece per i peggiori momenti.. uh...


    Queen of the Ring del 2017 è stata la peggior delusione che abbia mai vissuto in GWF. Il primo e solo ppv dedicato alle Ladies, io campionessa e riesco a battere Miss. Tina Blaze nel Main Event. Miss. Christina mi ha raggiunta sul ring per congratularsi con me, il coronamento di un sogno. Mostrare a tutti cosa fosse la LadiesMania, la tangibile dimostrazione che il wrestling femminile non è secondo a nessuno e la personale crociata che oggi porto avanti. Miss. Christina e Miss. Marylin mi hanno tradita, approfittandosi della mia fiducia e rovinando una serata che per me era perfetta. Ancora oggi nutro amarezza e dispiacere. Forse le nostre divergenze sono nate da lì, il resto è storia!

    Nel 15 marzo 2021 la Federazione, rappresentata da Mr. Turner, mi ha chiesto un dazio troppo elevato per partecipare a ForuMania. All'epoca era Miss. Tina Blaze la campionessa e la rinuncia ai miei titoli nobiliari in mondovisione è stato uno smacco per la mia credibilità e status sociale. Non pensavo di poter rinunciare così tanto per il bene dello show, per una Federazione che ormai sento come "Casa". Eppure l'ho fatto, sentendomi umiliata e vittima di una grave ingiustizia. Tornassi indietro le cose sarebbero andate molto diversamente, ma non si può cambiare il passato.

    Il peggior momento è stato sicuramente Destiny XVII. Ebbi un malore dopo il nostro match e mi fu diagnosticata, dopo diversi accertamenti medici, una malattia cardiaca silente. Mi è crollato il mondo addosso. Pensavo di avere tutto: Fama, prestigio e ricchezze. Alla fine è stata la salute a venir meno. Ero particolarmente preoccupata per i postumi, per come la mia vita sarebbe cambiata dopo una simile diagnosi. Sono stati i sei mesi più brutti della mia vita, seguiti poi da un lunga riabilitazione. Alla fine ce l'ho fatta! Sono tornata alla consegna degli GWF Awards 2020, per poi iniziare uno dei feud migliori che abbia mai intrapreso: Quello con Miss. Christina!


    MM: Ancora me lo ricordo come se fosse ieri quando hai raccontato della tua... malattia.
    È stato un vero shock per tutti noi.
    Mi auguro che sei guarita completamente da quel malanno.


    Miriam è stranamente accondiscende in questo specifico argomento.
    Va bene l'odio o la rivalità, ma con la salute non si scherza.

    EW: Mi sottopongo regolarmente a controlli medici. E per ora godo di piena salute!

    MM: Libera di non crederci ma ne sono davvero lieta.
    Prossima domanda... quali sono i colleghi o colleghe con cui ti sei trovata meglio?
    E quelli peggiori?


    EW: Difficilmente reputo qualcuno all'altezza, forse per superbia o forse per chiara consapevolezza di me. Ti facilito il lavoro se parlo degli atleti con cui mi sono trovata meglio a lavorare.

    Senza dubbio, Miss. Christina! Il nostro Feud è passato alla storia tra colpi di scena e sanguinosi confronti sul Ring. Un confronto tra due donne, e non solo atlete. Un percorso costernato di sofferenza, scavo introspettivo e lavoro su noi stesse. Ci siamo fatte del male, ma anche grazie a lei sono questa oggi. Nutro profondo rispetto per Miss. Christina, nonostante i nostri trascorsi.
    Da non sottovalutare Tina Blaze. Un'atleta poliedrica ed adattabile ad ogni contesto. L'ho vista cadere così tante volte, raschiare il fondo, ma ogni volta risorgeva dalle proprie ceneri. Una resilienza ineccepibile, una volontà di ferro. Anche con lei ci siamo date battaglia sul ring, non l'ammiro come atleta ma la rispetto. Spero di poter incrociarmi ancora una volta con lei.
    Daenerys è stata la mia prima grande avversaria. Più volte sono caduta e poi mi sono rialzata sempre più forte. Uno dei migliori Feud mai costruiti, un'artista completa ed adattabile ad ogni situazione. Purtroppo oggi se ne vedono poche di atlete con la stessa tempra di Miss. Daenerys! Il Games of Queens manca un pò a tutti!

    Miss. May? Ti aspettavi forse che ti citassi in questa lista?
    Suvvia non guardarmi con qui occhi colmi di delusione. Prima o poi ti prenderò in considerazione... quando la smetterai di gonfiarti come un gorilla e mangiare testosterone a colazione.


    La prima reazione sembra quella di esserci rimasta male, ma in poco tempo si tramuta in un'espressione a dir poco felice!

    MM: Non sia mai che io entri nella lista delle tue preferite!!!
    Anzi, quando ho sentito una certa frase sono saltata letteralmente di gioia!
    Aspetta...


    Miriam tira fuori lo smartphone e lo maneggia un po', poi quando si capisce che ha trovato quello che cercava, guarda verso la rivale.
    Dallo smartphone si sente chiaramente il seguente loop...

    Odio Miriam.
    Odio Miriam.
    Odio Miriam.
    Odio Miriam.
    Odio Miriam.
    Odio Miriam.
    Odio Miriam.
    Odio Miriam.
    Odio Miriam.
    Odio Miriam.


    Ma è la frase che ha detto al PPV della Royal Rumble. Praticamente ha rifatto come Morbid quando le disse che Miriam è una stronza!!! Addirittura lo aveva messo come suoneria per quanto ci ha goduto a quella frase! Con un sorriso che andrebbe presa soltanto a schiaffi, le chiede...

    MM: A questo punto, non posso non chiederti...
    Esattamente quanto mi odi? E quali sono i motivi più importanti?
    Avanti... Dimmi in faccia le cose che pensi di me.
    Ricordatelo... potremmo non incrociarci più.


    Effie sorride. Le due atlete si sono incrociate spesso in questi anni e mai si sono ritrovate a collaborare o mostrarsi stima. Un rapporto conflittuale, con due concetti di Lady molto diverso.

    EW: No Excuses 20, Destiny XVII e Destiny XVIII ti ricordano qualcosa?
    Per te, Miss. May, che sei così legata alle statistiche non ti sarà sfuggito la macchia sul mio curriculum. Sei arrivata sempre al momento giusto e nel posto giusto per infrangere i miei sogni di gloria. Mi hai perfino strappato via il GWF Women's Championship a Destiny. Ma non è solo una questione di vittorie o sconfitte. Si tratta solo di un bilancio è sempre piuttosto relativo in una Federazione di wrestling. Ciò che conta è lo status e la capacità di catalizzare l'attenzione del grande pubblico.

    Temo che tu sia la mia nemesi. Una Lady con abbastanza carisma e carattere da tenermi testa. Odio ammetterlo, ma forse siamo perfino troppo simili per questo non troveremo mai un punto d'incontro. Due donne dal forte temperamento che non possono coesistere in una Federazione. L'una non ha nessuna intenzione di cedere il passo all'altra. La nostra stessa esistenza è una minaccia per l'altra, inutile negarlo. Hai chiesto sincerità? Ed è quello che la Fabulous Diva ti offrirà quest'oggi. A caro prezzo, ovviamente.

    Rappresenti tutto ciò che una Lady non dovrebbe essere. Hai intrapreso un percorso ambizioso e pieno di pregiudizi, pronta a distruggere le barriere ed esserne pioniera. Temo però che tu lo stia facendo più per te stessa, che per l'intera categoria. Non nego l'importanza del superamento di limiti personali e l'arrivo ad un traguardo importante per la carriera, ma per poter risollevare il destino della Ladies Division la strada che hai intrapreso è quella errata. La tua ostinazione a combattere contro la controparte maschile ti renderà solo un fenomeno da barraccone, una scimmia ricolma di steroidi da guardare al di là della gabbia con timore e mai ammirazione. Ricordati: I vincenti sono quelli che restano e non quelli che vanno via di fronte alle difficoltà. Hai voltato le spalle alla Divisione femminile, per la brama di gloria personale, e non potrò mai perdonarti per questo.


    Dura, lapidaria.
    Forse le due atlete si stanno battendo per lo stesso scopo, garantire gloria e prosperità alla Ladies Division in Global Wrestling Federation, ma Effie è più che convinta che i gesti di Miriam siano mossi da egoismo e brama di potere.

    EW: Risparmiami le tue effimere giustificazioni.
    Trovo abominevole il siparietto che state mettendo su tu e Mr. Borges! Un insulto al wrestling femminile... una parodia.

    Non mi troverai mai solidale su questo punto. Hai abbandonato la Ladies Division quando aveva più bisogno di te!


    La verità. La dura e fredda verità.
    Miriam scruta a lungo gli occhi di Effie.

    MM: Sì, direi proprio che mi odi davvero...

    Ci si aspetta che infierisca ma se ne resta tranquilla tranquilla.

    MM: Beh, quella volta a Destiny ti dissi che mi sarei fatta odiare per sempre da te e a quanto pare penso proprio di esserci riuscita. Considerato che ti sei divertita ad ignorarmi per anni, penso di aver raggiunto un bel traguardo. Ora che ci ripenso... mi sa che non hai mai vinto da sola contro di me, o forse giusto agli inizi della mia carriera quando ero ancora novella. Tranquilla che se anche se fosse vero, non è una cosa che ti rinfaccio. Come hai detto tu prima, sappiamo bene quali sono i nostri valori e i risultati passati non li rispecchiano.

    La rossa scrolla le spalle.

    MM: E comunque non ho mai avuto intenzione di giustificarmi per quello che ho fatto e non lo faccio certo ora davanti a te. Non mi sono pentita delle mie decisioni e mai lo farò. Figurati se chiedo perdono a te. E poi, scusa... Hai sempre saputo che io sono una stronza. Lo sono sempre stata. Non è certo un caso che mi hanno affibbiato il nome di Magnifica Bastarda in tempi non sospetti. Forse non ti aspettavi che io fossi così tanto stronza da compiere una scelta del genere.

    Indica la rivale agitando l'indice.

    MM: Io, invece, non ti odio ma mi stai tanto sul cazzo che è una cosa molto, molto diversa.
    Semmai... sono molto delusa da te. Passi che hai deciso di restare alla categoria femminile, ma non riesco ad accettare che nemmeno ci provi.
    E sai perchè? Tralasciando le nostre differenze... fisiche, tu hai... o meglio, avevi un potenziale persino superiore rispetto a me. Se tu ci avessi provato quando ti ho dato la possibilità, tu avresti fatto faville. Avresti fatto molto meglio di me.
    Sei uno spreco assurdo alla categoria femminile. E comunque... nulla vieta che tu possa fare entrambe le cose, basta organizzarsi.
    Sai quanti uomini sono migliori o pari di te per carisma, al microfono e altre capacità? Al massimo si contano sulle dita di un mano. Avresti massacrato quasi tutti, fidati.
    Tu ci riderai sopra e non ti biasimo, ma in un futuro neanche troppo remoto io mi ero immaginata uno scenario del tipo...


    Apre una mano e la muove verso il cielo con una sorta di sguardo da sognatrice.

    MM: Effie Whiles e Miriam May.
    Le più grandi, famose e importanti atlete della storia della Global Wrestling Federation...
    Tag Team Champions!!!


    Passa qualche secondo di silenzio e poi torna seria, guardando Effie.

    MM: Lo so, forza.
    Ridi pure di me. Lo capirei.
    Dopotutto sono brava in questo, no???


    Le risa dei Effie riecheggiano nella sala. Ride di gusto, divertita dalle parole della May. Si siede sul bordo del tavolo da biliardo, decidendo di sospendere per ora la partita che la vede in vantaggio su ogni fronte.

    EW: Non andremo mai d'accordo io e te!
    Offendi me, l'intera categoria e perfino te stessa quando definisci uno "spreco" concorrere per il GWF Women's Championship. Vorrei tanto che ci fosse uno specchio, almeno per renderti conti di quanto tu sia infida ed avida. Nutro quasi pietà per te, my dear!

    Mr. Maddox mi ha confessato tempo fà le tue stesse fantasie, su una nostra collaborazione fino al traguardo dei Titoli di coppia. Attenta a non seguire le sue orme, non ha avuto un lieto epilogo in Global Wrestling Federation!

    Ti riconosco i tuoi meriti, di essere pioniera dell'Intergender. Ma ciò non significa che ognuna di noi debba seguirti per sentirsi superiore alle altre, quasi come se il wrestling femminile sia di Serie B o una misera cornice in GWF! Sei accecata dalla tua stessa empietà per scorgere la verità oltre il tuo naso. Ti biasimo per le tue ristrette vedute. Essere la prima non ti rende la migliore.


    Parole poco lusinghiere verso la May, nonostante abbia meriti indiscutibili in GWF. Due concetti di wrestling a confronto, e forse difficili da collimare.

    MM: Ricordati chi sono, Effie. Non lo dimenticare mai...
    Come dici tu, io ho un approccio totalmente diverso rispetto a tutte le altre, te compresa. A me non interessa essere la migliore. A me interessa raccontare una storia che è la mia carriera. Sono stata la pioniera dell'intergender e verrà ricordata per questo, comunque vada. Io non voglio l'esclusiva, non voglio essere l'unica donna ad averlo fatto alla Global Wrestling Federation e sto aspettando con tanta curiosità chi oserà provarci dopo di me. Per me, tu sei l'unica che potresti fare strada ma hai deciso di non provarci, almeno per ora... Se la situazione dovesse rimanere questa, temo che resterò l'unica per un bel po'. Pazienza...


    Miriam scrolla le spalle.

    MM: Ho comunque un'ultima curiosità che riguarda l'intergender e poi chiudiamo questo capitolo.
    Immaginando uno scenario, a questo punto, ormai irrealizzabile come abbiamo appurato... chi avresti voluto affrontare tra gli uomini? Puoi citarne più uomini se vuoi e le relative motivazioni. Puoi scegliere sia lottatori ancora attivi sia ex lottatori.


    EW: Senza dubbio Maximilian Caufield.
    Un atleta che stimo per la capacità di reinventarsi e la straordinaria carriera in GWF! Mi sarebbe piaciuto incrociarlo più spesso, sia dentro che fuori il ring.

    Daniel Pajares è per me l'emblema del beniamino. L'ho seguito fin dalla Hope Generation per poi approdare in GWF, dove ha avuto un carriera ricca di successi e meriti.

    Un pilastro come Paul Phoenix non può mancare. Un pò come te con Herr Morbid, mi sarebbe piaciuto tanto confrontarmi con lui. Un idolo, un modello da seguire.

    Fino a quando non lascerò l'eredità di Miss. Christina in buone mani, difficilmente prenderò in considerazione strade alternative. Voglio assicurarmi che anche senza di me il wrestling femminile abbia un futuro in GWF e sia la punta di diamante e non una semplice cornice alle storylines maschili. E per farlo devo mettere alla prova le future generazioni di wrestlers, oltre che alzare l'asticella sempre di più. Forse è un discorso troppo altruistico e nobile, la Magnifica Bastarda non potrà mai capirlo. Per quanto i miei detrattori possano dire, non ho mai lottato solo ed esclusivamente per me stessa. Una Campionessa lo è anche fuori dal Ring e questo mi distingue da tutte le altre.


    Il vincolo con Miriam non è dimenticato, ma forse solo rimandato. Di certo la sconfitta contro Miriam May la obbliga ad un Match intergender per contratto. Sarà lei a stabilire modalità e tempi. Per Effie Whiles i tempi non sono ancora maturi, soprattutto con una Divisione da ricostruire e plasmare.

    MM: A questo punto, direi che è il momento che tu faccia una domanda a me. In via eccezionale, potrei valutare una seconda domanda da te.

    EW: Cosa pensi davvero di me?
    Forse è giunto il momento di gettare via la maschera.

    Sia come atleta che come donna.


    Miriam piega la testa e alza le folte soprraciglia, quasi sorpresa.

    MM: Sul serio, mi fai questa domanda???

    Effie annuisce convinta.

    MM: Io non ho mai messo una maschera con te.
    Ho sempre detto quello che penso di te, al massimo ho omesso qualcosa...
    Non ti odio. L'ho detto prima.
    Mi stai tanto sul cazzo. Detto tante volte.
    Sei un'atleta straordinaria. Non faccio la ruffiana, lo penso davvero. Se ci pensi bene, io non ti ho mai e poi mai parlato male di te sotto questo aspetto. Poi magari mi sbaglio, ma io ricordo così. I risultati parlano da soli, stai facendo record su record alla categoria femminile e hai appena compiuto l'impresa di vincere la Royal Rumble partendo da prima. Tu sei e sarai una delle migliori atlete di sempre alla Global Wrestling Federation. Ah, e quando mi riferisco a te come una delle migliori, io intendo in entrambi i sessi. È solo questione di tempo che un giorno sarai una Hall Of Famer. Dal mio punto di vista e nelle debite proporzioni, pochissimi uomini ti eguagliano o ti superano. L'ho detto prima e lo ribadisco. Non ci hai mai pensato perchè mi sono scomodata per te per provare a portarti nell'intergender? Non hai mai pensato che se fossi stata una sfrenata egoista, non ci avrei nemmeno provato con te? Io conosco e riconosco il tuo indiscutibile valore che va aldilà dei nostri incontri e dei relativi risultati. Tu hai ancora un enorme potenziale inespresso. Tu puoi fare molto, molto, molto di più di quello che stai facendo. E non dimentichiamoci che hai avuto un serio problema di salute e hai recuperato molto bene. Questo ti rende un'atleta ancora più formidabile perchè hai dovuto superare un periodo orribile. Molte sarebbero cadute, tu sei rinata più forte di prima.

    Dall'altra parte, sono molto delusa di te perchè non ci hai ancora provato ma non ho più insistito perchè non condivido ma rispetto la tua scelta di non abbandonare la divisione femminile. Se un giorno cambierai idea, sarei persino disposta ad aiutarti ad inserirti nel mondo maschile.
    Una cosa che non ho mai sopportato di te è quando ti elogi e ti autocelebri. È una cosa che spesso ti hanno detto le altre più volte e che io condivido. Hai rotto le scatole che lo fai quasi ogni volta. Ogni volta che fai così, personalmente mi metto a fare altro perchè già cosa dici per cinque minuti buoni. Sia chiaro... non sto dicendo che non lo dovresti fare più, sto dicendo che secondo me dovresti essere più... non so trovare il termine adatto ora... attinente? Concisa? Insomma... Per me la devi smettere di parlare con quell'aura di superiorità. Il passato è passato. Il presente è presente. Chi ti affronta sul momento, frega meno di zero del tuo passato. Ormai è superata la tecnica di impaurire le avversarie solo perchè hai fatto tante cose belle in passato, non credi?

    Per la parte da donna, invece...


    Miriam si avvicina a lei e si ritrovano di fronte vicine vicine. Miriam tiene uno sguardo e un sorriso maliziosi.

    MM: Un po' ti ho risposto prima.
    Sai... Ora che ti vedo meglio così vicina, ne ho la conferma. Ti preferisco di gran lunga al naturale piuttosto che quando ti travesti. Detta da me che io posso fare tante personalità, sarebbe quasi ridicolo eppure... Non sarebbe ora che la smetti di travestirti? Tutte quei vestiti, tutte quelle parrucche, tutto quel trucco. Ma come fai a perdere tempo con tutte queste stronzate???
    Ho perso il conto di quante volte avrei voluto strozzarti.
    Per tutte le volte che hai fatto la snob, ma soprattutto quando ti divertivi ad ignorarmi apposta come se nulla fosse.


    Miriam si sporge leggermente in avanti e piega la testa. I loro si trovano a pochi centimetri.

    MM: Sei sempre stata parecchio riservata come donna.
    Vuoi davvero sapere cosa penso di te in quanto donna?


    Si lecca la linga, in modo sensuale lasciando poco alle interpretazioni.

    MM: Non saprei dirti molto di più a dire la verità.
    Le mie risposte sono soddisfacenti o hai bisogno di avere maggiori dettagli?
    Se vuoi una risposta esauriente e completa, soprattutto vera... esiste un solo modo.


    La rossa le fa l'occhiolino.
    Le due sono pericolosamente vicine. Poi Effie si scansa.

    EW: Vuoi per caso creare inutile gossip?
    Nessuna delle due ne ha bisogno.


    Miriam piega la testa, divertita.

    MM: Mammia mia, neanche si può scherzare un po' con te.
    Avanti... Fammi pure la seconda domanda. Te la concedo.


    La rossa si mette con le braccia conserte.

    EW: C'è o c'è stato del tenero tra te e Black Lukk?
    Sai è una domanda che in molti si sono posti. Vi abbiamo visti sempre più vicini e di frequente siete comparsi insieme sul grande schermo della GWF. Siamo curiosi!


    MM: Wow, allora pure tu non sfuggi alle curiosità del gossip!

    Miriam ridacchia a quanto detto prima proprio da Effie.

    MM: Comprendo che dall'esterno, vedendoci così vicini soprattutto quando eravamo spesso insieme sugli schermi possa far scattare certi sospetti.
    La risposta è... non c'è stato nulla di tenero tra noi due. Forse ci poteva scappare qualcosa, ma non è successo.
    Abbiamo avuto... anzi, abbiamo tuttora un rapporto di... non uso la parola amicizia perchè la gente tende a non crederci che si possa instaurare tra un uomo e una donna... dicevo... un rapporto di stima, di affetto e di complicità.
    E poi... l'ho già detto tante volte... sono uno spirito libero, sono una libertina. Le relazioni amorose e durature non fanno per me.
    Poi mai dire mai...
    Magari troverò l'uomo della mia vita, mi sposo e tanti saluti a tutti!


    EW: Miss. Octavia, la mia assistente, ne sarà addolorata.
    Eravate la sua soap preferita.


    Miriam è ancora divertita.

    MM: Finchè son qua, la soap non è ancora finita. Chissà...
    Prima di tornare alle domande, direi che è il momento di portare il ricordo.
    Un momento...


    Miriam si guarda intorno, come se non si ricordasse sul momento dove lo avesse poggiato. Guarda Effie indicare una direzione e Miriam fa il segno del pollice su.
    Una grande busta di carta da cui non lascia trapelare alcuna idea di cosa possa essere. Si avvicina a quella busta e tira fuori un'oggetto.
    È un rotolo bianco e plastificato tenuto così da un elastico. Non è difficile indovinare di cosa si tratta ma non si sa quale sia il contenuto.

    MM: Sappi che è stato difficile ritrovare la copia numero uno e ci sono riuscita.
    Ho dovuto pure corrompere per farmela cedere.


    La porge con delicatezza.

    MM: Apri e racconta. Ho l'impressione che ne hai di cose da dire su questo... ricordo.
    Spero che ti piaccia.


    Effie lascia accanto al tavolo da biliardo la stecca ed inizia a scartare il ricordo. In pochi secondi il viso incipriato, le parrucche e l'eccentrico outfit compaiono davanti agli occhi di Effie. In un certo senso è come specchiarsi. Sorride, con un misto di nostalgia.

    Effie-poster

    EW: Questo poster è una scommessa, con me stessa.

    Da poche settimane approdata a Monday Night Fear nel lontano 2016, ero già stata invitata al NWO Match di SpringTime Massacre di quell'anno. Un'opportunità per emergere, un'occasione per confermare il mio talento notato fin dalla mia prima apparizione. C'era tanta curiosità intorno a me. Molti si chiedevano chi si celasse dietro a così tanto trucco e perchè mi ostinavo a mostrarmi in vesti tanto inusuali quanto bizzarre. Ero una ventata d'aria fresca per l'intero Roster, una stella novelle circondata da tanti giganti. Temevo un pò il confronto, ma mai mi sono sottratta ad esso. Ho lottato con il microfono e con le mie Fabulous Moves per essere lì quella notte! Nulla mi è stato regalato o concesso, anche se il forte impatto emotivo e la capacità di tenere il palco, sebbene una newbie, mi hanno aiutata molto. All'epoca avevo talento, fame d'essere e desiderosa di confrontarmi con una vera realtà del wrestling.

    SpringTime Massacre '16 è stato il mio esordio in ppv, sul grande palcoscenico della Global Wrestling Federation. A distanza di così tanti anni posso confessare di aver provato emozioni così vere da esserne spaventata. Ero preoccupata, mi tremavano perfino le gambe prima di entrare in scena. Attendevo con ansia il mio momento, affiancata dai miei fedeli collaboratori. Mi hanno dato forza, anche nei momenti più bui. Ho imparato a conoscerli, accettarli e fidarmi. Effie Whiles sono anche loro! Ringrazio ogni giorno la prudenza di Flavius, la leggerezza di Octavia, la serietà di Venia e il coraggio di Cinna. In un certo senso mi completano, e in questi anni ho imparato molto da loro. Il mio entourage non è una cornice, ma una parte fondamentale di Effie Whiles!

    Sono loro che hanno creduto in me, sempre. E quel Poster è stato il primo passo verso la gloria e la fama che merito, anzi meritiamo. Quel Poster è l'inizio di un sogno che ancora oggi è vivo dentro di me.
    Non permetterò a nessuno di rovinarlo.


    Miriam annuisce e non dice nulla a riguardo.
    Ci pensa un po' prima di passare alla prossima domanda.

    MM: Passiamo al presente...
    Una piccola statistica... Tu ora sei quella che detiene più volte l'attuale titolo femminile ma non sei quella che ha vinto più volte la cintura femminile che ha avuto altri nomi. Se continui con questo tuo principio della bandiera della categoria femminile, è solo questione di tempo che supererai questo record così come quello della somma dei giorni che hai detenuto i vari titoli.
    Lo so che per te contano più altre cose, ma è uno dei tuoi obiettivi a lungo termine quello di rivincere più volte il titolo e superare le giornate totali detenute?


    Solo ora Miriam si accorge che Effie tiene la bocca chiusa e la rossa strizza gli occhi, sospettosa.
    Resta in silenzio per qualche secondo nella speranza che risponda ma nulla.

    MM: Come la vedi Effie Whiles tra un anno?
    E tra tre o cinque anni?


    Ancora bocca chiusa di Effie con l'aggiunta che questa volta scuote la testa più volte.
    Ormai è chiaro il suo comportamento. Miriam digrigna i denti, vorrebbe insultarla ma si trattiene, cerca di essere paziente e sopporta ancora questo suo dispetto.

    MM: Vediamo se mi rispondi a questa domanda...
    Un giorno sarai sicuramente una Hall Of Famer. Preferisci che ti concederanno questo onore quando sei ancora in attività o quando ti sarai ritirata?


    Stessa scena di prima.
    Bocca chiusa con un accenno di sorriso malizioso, scuote la testa e si tiene le braccia incrociate.
    Non proferisce più una sola parola e questo ha fatto superare il limite della (poca) pazienza di Miriam.

    Miriam spezza facilmente in due la stecca con la gamba e la butta sul tavolo da biliardo!!!
    La rossa piega il braccio e punta l'indice verso la sua faccia.

    MM: SEI PROPRIO UN PEZZO DI MERDA!!!

    Miriam si gira verso la telecamera, tutta incazzata...

    MM: E tu perchè stai ancora riprendendo?
    Non lo vedi che abbiamo finito???


    E senza troppi complimenti, afferra la telecamera e la butta per terra!!!
    L'inquadratura è a terra, girata di novanta gradi e si vedono le gambe del tavolo da biliardo.
    In fondo in fondo, si vedono le gambe di Miriam che si stanno velocemente allontanando.

    La puntata del Memory Book è ufficialmente finita...

    CAMERA FADES.

    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Le immagini tornano al piccolo studio, già illuminato a dovere.

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    Tiene un'espressione in un misto tra delusione e tristezza.

    MM: Quella testa di cazzo trova sempre il modo di farmi incazzare, in un modo o nell'altro.
    Per me, l'unica notizia positiva è che la gente non mi romperà più il cazzo a chiedermi di fare una puntata con lei.
    Giuro... per me è stata una liberazione sotto questo aspetto.
    Io sono solita leggere i vostri commenti ma a questo giro salto proprio.
    Non ne voglio proprio sapere più di lei e spero di fare presto un'altra puntata più... piacevole.

    A presto.


    Il suo tono non è per niente entusiasta e non fa nulla per nasconderlo.
    Chissà quando ci sarà la prossima puntata e chi sarà il suo prossimo ospite.

  10. .
    Nella mattinata del 27 Aprile 2023, è stato pubblicata una news sul sito ufficiale della Global Wrestling Federation in cui si comunica l'assenza della nuova campionessa Genesi, Miriam May, al prossimo show GWF Monday Night Fear #893. Al momento, lei e la Federazione hanno concordato l'assenza solo per la prossima puntata ma non si esclude un prolungamento della sua assenza anche per la puntata successiva.

    Il motivo ufficiale è che deve recuperare completamente a livello fisico dal brutale e crudele incontro avuto con Antoine Borges in quel di Springtime Massacre. Questa motivazione non convince nessuno sui social. Tutti, giornalisti e fans, sono assolutamente convinti che Miriam May sia sotto shock per la prematura scomparsa del suo collega e non la biasimano se fosse vero.

    Fonte GWF.com
  11. .
    Tokyo, Giappone
    08/04/2023
    Ora di cena.




    È l'interno di un ristorante incredibilmente lussuoso, elegente e raffinato. Solo persone di un certo livello possono accedervi e devono rispettare precise regole di cui la più importante è quella relativa alla tipologia di vestiti. Niente abiti normali, solo abiti da sera di marchi conosciuti e riconosciuti. Su uno dei tavoli da due persone, è seduta una persona a noi nota.



    Una Miriam May ultrabellissima e raggiante. Anche se non si vede, ha un abito nero lungo interamente scoperto alla schiena ed è molto scoperta anche sul petto. Quando può, ama far vedere il proprio fisico scolpito e definito. In questo, da un po' di tempo a questa parte, è diventata particolarmente esibizionista. Ha i capelli allisciati con il gel ed è abbastanza sorprendente dato che tende a tenere i capelli mossi. Infine, un set di gioielli di collier, braccialetti e orecchini che, con tutta probabilità, costerà un occhio alla testa. Sì, è in tenuta delle occasioni molto speciali.

    E altrettanto da occasioni speciali sembra essere la tenuta di una persona che sta arrivando al tavolo in questo momento, alla cui vista gli occhi di Miriam si illuminano. Anzi brillano!

    MM: WOW!



    Becky ha abituato Miriam, e si è abituata essa stessa, a vestiti di marchi costosi, completi eleganti, doppi petti ricercati.
    Invece, stasera, Becky Deckard si presenta con un vestito che forse, una volta, non avrebbe mai messo. Adesso, per Miriam, sì. Ed è lei che è a cena con la rossa stasera.
    Becky si avvicina al tavolo, un sorrisone sul viso.
    Sa di aver fatto colpo.

    BD: "Scusa per averti fatto aspettare."

    MM: Ma figurati!
    Anzi, se ti sei presa tempo per questo look, sono felice che tu abbia ottenuto l'effetto che desideravi.


    BD: "E di che effetto si tratterebbe?"

    MM: Sorprendermi totalmente!
    Non ti avevo mai visto così. Ora ti vedo... completamente cambiata. Raggiante.
    Sono felice.


    BD: "Lo sono anch'io. Moltissimo."

    Becky si siede sull'elegantissima sedia e ora si ritrovano di fronte. Si fissano così a lungo e si scambiano continuamente dei sorrisi. Entrambe sono desiderose di parlare e raccontare le proprie vicende. Devono recuperare anni e anni di lontananza.

    MM: Non so te ma io ho una fame terribile!

    Becky sorride, divertita.

    BD: "Oh, no...
    Se sei la solita affamata di sempre... vuol dire che finiremo per mangiarci tutto il ristorante!"


    Le due ridono.

    MM: Eh, che posso farci se ho sempre una fame da lupi?!?!

    BD: "Esatto! E ti dirò... Anche io ho fame! Ordiniamo, non sto nella pelle."

    Si avvicina un cameriere, con una postura e un'eleganza dei movimenti che le due rimangono affascinate. Inoltre, è anche un bell'uomo e Miriam se lo scruta per bene, mentre Becky non se lo fila di pezza.

    CAM: Benvenute nel nostro ristorante, signorine.

    Nel frattempo che il cameriere apre una bottiglia di champagne...

    CAM: Cosa desiderate?

    Miriam fa quel sorrisino tipico da Magnifica Bastarda.

    MM: Porti i migliori antipasti e i migliori piatti. Stasera non badiamo a spese che dobbiamo festeggiare.
    Ah, mi raccomando... Niente assaggi e decorazioni. Solo porzioni superabbondanti. Insomma, i piatti devono sgorgare.


    Il cameriere rimane perplesso. Becky se la ride sotto sotto, sapendo della sua voracità.

    CAM: Ogni suo desiderio verrà esaudito.

    MM: Non dica così, altrimenti la prendo alla lettera.

    Lo ha detto con un sottofondo provocatorio e malizioso.
    Il cameriere non nasconde un certo timore si allontana sotto lo sguardo fisso di entrambe.

    BD: "Sei terribile."

    Miriam ora sorride da vera stronza, con una piccola linguaccia.

    MM: Lo so, lo so...


    PIU' TARDI...


    Il tavolo è stato imbandito con i piatti degli antipasti con porzioni che sarebbero necessarie diverse persone per finire tutto e invece le due stanno riuscendo a mangiare tutto, con molta molta calma. Lo stupore dei presenta regna per questa particolarità delle due donne.
    Ogni tanto si fermano per chiacchierare...

    MM: E insomma... Nemmeno io avrei mai immaginato di essere arrivata dove sono ora.
    L'intergender, quello vero! È sempre stato il mio sogno, forse neanche troppo segreto ed eccomi qua!
    Ormai lotto contro i migliori uomini del mondo e me la gioco con tutti!


    Boccone di Miriam.

    MM: Sto passando gli anni più belli della mia carriera perchè sto facendo tutto quello che ho sempre desiderato. Mi sto godendo ogni singolo momento di questa fase. Voglio vedere fin dove posso arrivare... E ti assicuro che sono eccitatissima dall'idea di scoprire fin dove arriverò!

    Becky ascolta, un po' sognante, le parole di Miriam.
    Sorride, dolce.

    BD: "Sai, una delle cose che più... Più mi mancavano di te era...
    Questo. La tua irrefrenabile gioia."


    Miriam, un po' stranita ma anche incuriosita, alza il sopracciglio.

    MM: Gioia?

    Becky annuisce.

    BD: "Sì. Gioia, pura e cruda. Unita alla tua perenne testa calda, ovviamente.
    Quando parli sei così... travolgente. Sei un fiume in piena. Continui senza ritegno perché hai un posto da raggiungere e lo farai, costi quel che costi. E trascini altri con te, volenti o nolenti.
    Hai un'energia che entra nelle persone e le spinge a fare tutto con te, anche le follie. La vedo anche adesso mentre parli.
    Tu prendi tutto con gioia, con passione, e ti ci butti a capofitto. È una qualità incredibile."


    Miriam è arrossita, più di quanto già sia!

    MM: Vabbè, dai... sono solo... appassionata di quello che faccio, ecco tutto.

    È il turno di Becky ad essere divertita.

    BD: "E cos'è che fai?"

    MM: Prendere a calci in culo la gente!

    Le due scoppiano a ridere, dandosi il cinque alto - attirando lo sguardo un po' infastidito di qualche altro cliente: le MiReb non sono proprio le clienti più osservanti dell'etiquette.
    Becky ingoia un altro boccone, prima di accorgersi di essere osservata da Miriam.

    BD: "Che c'è?"

    MM: Beh, ora voglio che mi parli di te. Mi sembra giusto, no?
    Un conto è tenermi aggiornata su quello che fai... Un conto è sentirlo da te.


    Becky rimane ferma un paio di secondi. Sembra stia pensando a cosa dire.

    BD: "Ti tieni aggiornata su quello che faccio, eh?"

    Miriam sogghigna.

    MM: Certo, e che tag team partner sarei altrimenti?

    Becky picchetta il tavolo.

    BD: "E ti consideri ancora mia tag team partner..."

    MM: Non avrei mai voluto smettere.

    Le due si sorridono.

    MM: Non sfuggire alla mia domanda. Come sta andando la carriera di Becky Deckard?

    BD: "E se ti dicessi che non lo so?"

    Becky sospira.

    BD: "Ho vinto il mio primo titolo di coppia con Xander, e velocemente l'ho perso. Non per colpa sua, mia, abbiamo perso in modo che definire 'fumoso' è dire poco... ma abbiamo comunque perso.
    Solo che..."


    MM: Solo che?

    Becky sospira.

    BD: "È strano. Provo una sensazione che mi viene difficile da spiegare a parole.
    Mettiamola così... una volta la me del passato avrebbe strappato i lembi di questo tavolo al pensiero della sconfitta subita. Ora invece mi sento... calma, tutto sommato. È successo. Non posso fare altro che continuare ad andare avanti prendendo il meglio di quello che ho."


    MM: Ma non ti accontenti.

    BD: "Certo.
    La tua carriera... Una stella intergender, titoli su titoli, match su match. La mia al contrario non è andata altrettanto luminosamente. Ho amato le persone sbagliate, illuso le persone sbagliate, commesso tanti errori e ricavatone altrettante sconfitte."


    Becky scuote il capo.

    BD: "Sono finita in un baratro. Eppure sento di non esserci più da tanto tempo. Anche da prima di... rappacificarci."

    MM: Perché hai capito che le sconfitte non sono la fine del mondo!

    È il turno di Becky di alzare un sopracciglio. Miriam alza il dito indice.

    MM: Non mi devi fraintendere, eh. Le sconfitte fanno sempre male ed è giusto che facciano male. È giusto che ci parlino, che ci dicano qualcosa. Cosa stiamo sbagliando, cosa possiamo fare meglio.
    Non possiamo lasciare che ci urlino a terra e ci buttino giù... dicendoci che non valiamo niente! Non possiamo lasciare che condizionino tutta la nostra carriera! Non possiamo lasciare a noi stesse che diventi un'ossessione!
    Anche io ho ho subito tantissime brutte sconfitte durante la mia carriera. Perdo e perderò ancora tanto in futuro, non importa se bene o male. Quel che è certo è che non smetterò mai di andare oltre le mie sconfitte e ricordarmi che sono io a comandare, non loro! Alla fine... le sconfitte sono solo un numero che fanno delle statistiche che piace solo a certa gente nerd. Non rappresentano realmente la mia forza, la tua forza, la nostra forza! Vedi me... Ho perso una marea di match e guarda dove sono alla mia federazione! Sono diventata una delle più importanti e influenti! Che piaccia o no, ho fatto la storia e continuerò a farla! Io voglio raccontare qualcosa di unico e speciale che nessuno può eguagliarmi! È una cosa che puoi fare benissimo anche tu!


    La determinazione è ben visibile sul volto di Miriam.
    La quale, ora, come se non fosse successo niente, torna calma e serena.

    MM: Credo sia quello che hai fatto tu.

    Becky è rimasta senza parole.
    Non sembra sapere che dire.
    Ora sorride.

    BD: Tu sai sempre quali parole usare.

    MM: Tra i mille ruoli che ricoprio, so fare anche la giornalista, Rebecca. Se non sapessi usarle, sarei una vergogna per il nome che porto.

    BD: "Allora sarei ben grata di vederti con in mano un bel Pulitzer."

    MM: Se riesci a entrare nella giuria fammi un fischio!

    Le due si rimettono a ridere.

    MM: Bene dai, vogliamo ordinare qualcos'altro?

    BD: "Ma hai appena finito il secondo!"

    MM: Certo...
    Ma un altro bel secondo secondo? No?



    PIU' TARDI...


    Gli altri ospiti stanno fissando le due ex MiReb. Dire che sono stupiti è davvero nulla. La scena è assolutamente incredibile. Il tavolo di Miriam e Becky è pieno di piatti accatastati ma vuoti e più che puliti, segno che ci hanno fatto la scarpetta. Le due si tengono una mano sulla propria pancetta. La rossa si mette una mano davanti alla bocca, trattenendo un rutto.

    MM: Dovrei ruttare, ma non mi pare il caso.
    Lo faccio dopo.


    Beve un po' di vino, forse per provare a digerire un po'.

    MM: Becky...

    BD: "Sì?"

    Miriam si fa un pochino seria. Tocca un dito sul bordo di un bicchiere e inizia a fare i cerchi.

    MM: Mi rendo conto che non è il momento migliore, ma non posso più aspettare...

    Becky ingoia un groppo in gola.

    BD: "C-cosa?"

    MM: Oh, diciamo che... Ecco, non dico nulla. Lo capirai da sola cosa vorrei...

    Dalla borsetta, tira fuori una busta ingiallita e consumata. Deve essere stata maneggiata molte volte da lei. Becky capisce cosa è quella busta e cosa contiene.
    La prende tra le mani.

    Dentro non c'è una semplice lettera.
    C'è LA lettera.
    La lettera di ritiro di Becky Deckard datata 2018.
    Quella con cui abbandonò la Global Wrestling Federation poco dopo il suo "cambio di look" e rinascita di carriera finita in pochissimo tempo, anche con l'abbandono del fratello Xander, cacciato di Founders letteralmente nel camion dell'immondizia.

    Becky rigira la lettera tra le mani, pensierosa.

    MM: Ho pensato che...

    BECKY STRAPPA LA LETTERA, GETTANDOLA A TERRA!
    Così, senza pensarci nemmeno più di tanto, la lettera è stata strappata e ristrappata e poi gettata a terra.
    Miriam osserva la scena a bocca aperta... E altrettanto aperto è il sorriso sul suo volto subito dopo.
    Becky annuisce con determinazione.

    BD: "Questa lettera non mi rappresenta.
    È solo la parte peggiore di me. La parte insicura, impaurita, piccola e che è fuggita via.
    Niente di tutto questo si ripeterà mai più.
    Te lo giuro, Miriam."


    Miriam, alla fine del discorso, manda un bacio a distanza.

    MM: Grazie, Becky.
    Ti voglio bene. Te ne ho sempre voluto.


    BD: "Per me è lo stesso. Sempre e per sempre."

    Becky arrossisce, ingoiando un groppo in golla.

    BD: "Il che mi porta a voler fare una cosa."

    MM: Cosa?

    Becky sospira. Prende un profondo respiro e poi espira.

    BD: "Miriam, io..."

    Becky ingoia un altro groppo in gola, rossissima.
    Miriam si sporge in avanti, preoccupata.

    MM: Che c'è? Non ti senti bene?

    BD: "No no, non è quello, è solo che..."

    Gli sguardi delle due si incrociano.

    BD: "Senti, io ti adoro, ok?
    Tanto, tantissimo. Più di qualunque altra donna al mondo."


    MM: Anche più di Denise Galanti?

    Becky diventa color porpora, sbarrando gli occhi. Rischia quasi di cadere dalla sedia.

    BD: "C-c-come sai di Denise!?"

    MM: Secondo te?

    Becky stringe i denti, cercando di non morire sul posto.

    BD: "Dio, proprio ora dovevi tirarla in mezzo?"

    MM: Sono una Magnifica Bastarda, dopotutto.
    E voglio sapere che hai, quindi ti punzecchio un po'.


    BD: "Sia magnifica che bastarda..."

    Miriam sogghigna come un piccolo diavoletto contento.
    Becky prende un respiro un'altra volta.

    BD: "Ti adoro, dicevo. Quello che ho con te non l'ho mai provato con nessuna altra... persona, nella mia vita. Nemmeno mio fratello o mia sorella."

    MM: Devi presentarmela, sai?

    BD: "Miri..."

    MM: Ok ok, la smetto. Giuro.

    Peccato che le parole giurare o promettere, da Miriam, valgono meno di zero.
    Becky annuisce, prendendo qualcosa dalla tasca del vestito.
    Miriam, pur sporgendosi, non riesce a capire di cosa si tratti.

    BD: "In tutti questi anni, sono scappata da te, ma non voglio scappare più.
    Mai più. Mai più.
    Ed è per questo che ho preparato qualcosa per mostrati la vera me. La me che meriti tu come merito io. La me che ha il coraggio di fare quello che non avrebbe mai osato fare."


    Becky si alza dalla sedia, avvicinandosi a Miriam.
    E...
    Si inginocchia.
    Tirando fuori una scatola color rosso brillante.

    BD: "Qui c'è il mio più grande sentimento, Miriam May.
    Grazie per essere qui."


    Becky porge la scatola a Miriam.
    Questa rimane a bocca aperta e si mette istintivamente le mani sul petto, non sa che dire.

    BD: "Aprila, ti prego."

    Il locale è col fiato sospeso.
    Miriam apre la scatola, trovandoci dentro un bigliettino.
    Becky la fissa, le lacrime agli occhi.
    Miriam ne estrae un anello, sta piangendo anche lei adesso. Se lo mette al dito, subito, senza esitare.
    Apre il biglietto, leggendolo tutto.

    BD: "Cosa mi dici?"

    Miriam non ci pensa su due volte.

    MM: SÌÌÌ! SÌÌÌÌÌÌ! SÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌÌ!

    LE DUE SI ABBRACCIANO! MIRIAM MAY ACCETTA LA PROPOSTA DI BECKY DECKARD!
    Il ristorante esulta!
    Più tardi, credendo che le due debbano sposarsi, il locale offrirà loro non solo la cena, ma anche un dolce omaggio, una bella torta a cioccolato e panna. E le due la mangeranno con gusto, ridendo e scherzando tra di loro mentre tornano in hotel.

    Ma, mentre siamo ancora nel ristorante il biglietto vola via, noi riusciamo a leggerne la frase finale.


    Miriam May,
    Will you fight me?

  12. .
    Tempo: Lunedì 27 Febbraio 2023. Mattina.
    Luogo: Da qualche parte in California, negli Stati Uniti.


    Le riprese iniziano con un'ampia inquadratura dell'interno di un fast food.



    È una bella giornata di sole e le vetrate permettono di illuminare adeguatamente il locale. Come molti locali di questo genere e di stampo prettamente americano, i posti sono dislocati con un'alternanza di tavoli e divani in cui ogni tavolo permette di vedersi fino a quattro persone. Essendo mattina, il locale è quasi vuoto e molto probabilmente non si trova nemmeno dentro una grande città perchè fuori non si vedono grattacieli, nemmeno all'orizzonte. La telecamera si sposta verso l'area più interna e riservata del locale.



    C'è solo una persona ed è una donna. Ha i capelli lunghi e rossi, poco mossi. Si vedono solo delle spalle larghe e grosse ma dalla postura, si intuisce facilmente che ha una notevole stazza fisica. Non la si vede in volto, ma non è difficile indovinare di chi si tratta. Sta ferma, lì. Immobile con una tazza di tè fumante in mano. Il tempo scorre e il silenzio viene spezzato da un rumore ripetitivo e regolare di passi. La telecamera si allarga quanto basta per vedere di chi si tratta...



    È BECKY DECKARD!!!

    Proprio lei... la Queen Bee, nota anche per essere la ex compagna di tag di Miriam May, nelle MiReb! Iniziarono la loro ascesa in GWF insieme, diventando uno dei tag team femminili di riferimento del periodo e non solo. Le due rimasero insieme fino alla fine del 2018, quando Becky lasciò la federazione e Miriam lesse la struggente lettera di addio davanti a tutta l'Arena.

    Da allora, le due donne non si sono mai più riviste. Una volta, nel 2020, a una festa di Megumi Shibata, Becky se ne andò per non incrociare Miriam. Da allora, tante cose sono successe nella carriera delle due donne. Miriam si è consolidata come leggenda. Becky ha di recente vinto il suo primo titolo dopo anni passati persa tra se stessa e una delusione amorosa con Samantha Hart alla TWC.

    Guardando la donna dai capelli rossi, Becky sembra quasi star trattenendo le lacrime. È vestita con un elegante completo: un abito a doppio petto a quattro bottoni di lana e seta e una camicia button-down di cotone Valentino Couture, una cravatta di seta fantasia Armani e mocassini di cuoio Allen-Edmonds. Un abbigliamento inusualmente elegante per un posto non esattamente formale. La ragazza stringe i pugni, e guarda nervosamente dietro la porta. Sembra voler andarsene…

    Ma ci ripensa. Annuisce con decisione. La WTF Intergender Champion si avvia all’angolo con i tavolini e si si siede esattamente dietro la donna dai capelli rossi, che alza la testa, quasi di scatto, ma non si gira.

    ??: Sei davvero tu???

    A Becky sembra si fermi il cuore.
    Si irrigidisce in modo quasi innaturale. Prende un respiro per calmarsi e si morde il labbro.

    BD: “La tua voce è bella come l’ultima volta che l’ho sentita.”

    Dopo aver detto questa frase, Becky stringe i pugni fortissimo. Sembra che stia affondando le unghie nella carne. “Che cazzo ho detto!?”, sembra dire la sua espressione.

    BD: “Io…”

    Becky prova a riprendere controllo della situazione.

    BD: “Ciao, Miriam.”



    È proprio MIRIAM MAY!!!

    Semplicemente bella come non mai. Oggi indossa un top di cotone dalle maniche lunghe, lasciando scoperto l'addome. Per completare, dei pantaloni elasticizzati e aderenti dello stesso colore del top. Da parecchio tempo a questa parte, è diventata piuttosto esibizionista e ama far vedere il proprio corpo, soprattutto da quando è diventata molto atletica e definita.

    MM: Ciao, Becky.

    Istintivamente la testa di Miriam inizia a girarsi di pochi millimetri, poi si ferma subito. China la testa e la rialza subito.

    MM: Come stai?

    Lo ha detto con un tono gentile e affabile, come suo solito, ma in fondo in fondo si sente un pizzico di freddezza.
    Becky prende un respiro profondo.

    BD: "Non lo so come sto.
    Tu?"


    Becky prova a maledirsi di nuovo. "Stupida, stupida", si dice. Si asciuga gli occhi.
    Miriam è un po' perplessa e resta qualche secondo in silenzio. Dalla sua espressione, si capisce che vorrebbe dire qualcosa ma si trattiene.
    Involontariamente ha subito un tasto dolente del loro passato, quando Becky era andata in crisi profonda e non riusciva mai a riprendersi...

    MM: Io...
    Penso di stare abbastanza bene, dai... sempre il solito. Continui alti e bassi.


    BD: "Mh."

    C'è un imbarazzante silenzio.

    BD: "Io..."

    Becky sospira.
    Arriva un cameriere.

    CMR: "Il suo ordine, signorina?"

    Becky sembra quasi uscire da una trance.

    BD: "Uh..."

    Guarda il cameriere.

    BD: "Uova e bacon, grazie."

    Il cameriere si sposta di quei due passi necessari per prendere l'ordine da Miriam.

    CMR: "Lei? Cosa ordina?"

    MM: Anche io uova e bacon, grazie.

    Fa due con le dita.

    MM: Doppio. Ah, anche due spremute di arancia. Poi dopo prendo il dolce.

    Il cameriere rimane basito, prende nota e torna in cucina.
    Ritorna il silenzio.
    Becky stringe i pugni.

    BD: "Ho vinto il mio primo titolo di recente."

    MM: Ah.

    Il tono di Miriam non sembra sorpreso.
    Che lo sapesse già?

    MM: Sono felice per te.

    Ma la sua voce è un filino fredda.

    BD: "L'ho vinto in coppia con Xander. Anni e anni...
    E il primo titolo è in coppia con lui.
    Ironico, visto che..."


    Becky si blocca, mordendosi il labbro.

    MM: Visto che?

    Miriam prova a battere il ferro finché è caldo, pare.
    Becky scuote il capo.

    BD: "Se avessimo avuto un titolo femminile di coppia in GWF, quello sarebbe stato il mio primo titolo.
    Lo avrei vinto con te, lo so.
    Avremmo fatto... tante cose. Avremmo vinto insieme, festeggiato, e niente avrebbe potuto fermarci. Insomma, noi..."


    Prende un altro profondo respiro.

    BD: "Eravamo un gran bel team."

    Il cameriere giunge con un vassoio con tre piatti e due bicchieri che porge alle due ospiti con destrezza e velocità. A Miriam brillano gli occhi alla vista del cibo. È noto quanto sia vorace di appetito.
    Quando tornano sole, Miriam torna seria.

    MM: Sì.
    Eravamo veramente un gran bel team. Solo in questi anni... mi sono resa conto di quanto eravamo uniche. Nessuna coppia ha più lasciato il segno in breve tempo come abbiamo fatto noi...


    La rossa scrolla le spalle. Si morde il labbro.

    MM: Alla fine, semplicemente non è andata...

    BD: "Perché io ero debole."

    Becky lancia la bomba in mezzo alla conversazione, prima che possa cadere in silenzio.
    Miriam prova a rispondere, ma Becky l'anticipa.

    BD: "Non cercare di negare. So che lo faresti solo per consolarmi."

    Il tono di Becky è fermo, ma la voce rotta.

    BD: "Tu eri la stella. Io la spalla.
    Ci ho provato a non trascinarti nel baratro con me, e non ci stavo riuscendo. Per evitare di farlo ho dovuto andarmene."


    Scuote il capo, cercando di tagliare il bacon, senza riuscirci.

    BD: "Perché dopotutto una meraviglia come te avrebbe dovuto perdersi appresso a-"

    Becky si ferma prima che l'intensità del suo animo possa portarla a tagliare direttamente il piatto, per la frustrazione.
    Sospira.

    BD: "Un inutile come me?"

    Silenzio.

    BD: "Ci ho provato, non ci sono riuscita. Ci ho provato in TWC, non ci sono riuscita.
    Ci sto provando in WTF... E forse l'ho finalmente ingarrata.
    Ma continuo a sentire che sono più debole delle altre. Che forse non sono destinata a essere una campionessa mondiale, che..."


    Sospira.
    Miriam sbatte le palpebre.

    MM: Debole? Inutile?

    Un tono di sorpresa e meraviglia, nonostante sia ancora freddina.

    MM: Stai scherzando, spero...

    Un tono secco ma deciso e convincente. Si prende del tempo per riprendere. Lo fa sempre quando deve dosare bene le parole che deve dire.

    MM: Tu non sei mai, mai, mai, mai... e lo ripeterei all'infinito... mai stata inutile con me. Soprattutto per me. Ascoltami bene... Sarà pure come dici tu, ma rammenta una cosa... Eravamo novelle ma soprattutto inesperte. È venuto naturale metterci insieme. Ci aiutavamo e ci sostenevamo a vicenda. Ne avevamo bisogno entrambe. Io e te. Tu eri la mia gioia, la mia luce in quell'inferno. E poi... dovresti conoscermi bene. Sai quanto sono stronza. Se mi fosse solo sfiorata l'idea che tu eri una nullità o di ostacolo alla mia carriera, mi sarei sbarazzata di te senza la minima esitazione. Non l'ho mai fatto e soprattutto non l'ho mai pensato.

    Si imbocca un po' di uova e bacon ma ingoia subito.

    MM: Purtroppo ho sempre sentito questa cosa che ti ritengono debole e... credimi, mi ha fatto sempre incazzare. Sempre. Nessuno ha mai osato dirmi in faccia una cosa del genere, perchè sa che fine farebbe... A terra con qualcosa di rotto. Lo farei ogni volta a costo di andare in prigione. E lo sai che ci sono stata per molto meno.

    Miriam scopre la sua carta di sapere tutto quello che le è successo. Non l'ha dimenticata e l'ha sempre seguita.
    Da lontano. E ora sono così vicine.

    MM: Tu hai sempre avuto un potenziale enorme.

    Devi solo...

    ...sbloccarti.


    Altro imboccata.

    MM: In fondo... se tu fossi stata debole... ti saresti già ritirata già da anni.
    E invece... sei ancora qua. E hai iniziato a vincere qualcosa di importante.
    Non importa cosa e come, ma che tu lo abbia fatto.


    Becky rimane in silenzio, guardando il bacon e le uova. Prende un pezzo e ne mangia.
    Cerca di non bagnare l'uovo con le lacrime. Beve un po' d'acqua, sente che Miriam fa lo stesso.
    Becky sospira. Appoggia la testa all'indietro.

    La sua nuca incontra quella di Miriam, che ha fatto lo stesso.
    I capelli delle due ex MiReb quasi si mischiano. Il primo contatto fisico che hanno avuto in anni.
    Ancora non si guardano. Rimangono così, in questa posizione, occhi chiusi.
    La mano di Miriam cerca quella di Becky. La quale, per un secondo, si lascia toccare, per poi ritrarsi.

    BM: "No."

    Becky trattiene le lacrime.

    BM: "Non posso.
    Se lo facessi... Se ti guardassi...
    Cederei."


    Si alza.

    BM: "È stato un errore venire qui."

    MM: No.

    Quella negazione blocca la possibile iniziativa a Becky di andarsene via, lasciandola di nuovo da sola. Miriam si alza di scatto e si gira. Davanti a sè, di spalle, c'è la sua ex compagna dalle mille avventure. Solo e soltanto ora la rivede così da vicina. Basterebbe allungare un braccio per toccarla e metterle una mano sopra una spalla. Un contatto fisico che manca da così tanti anni. Si trattiene, stringendo i pugni e un'espressione quasi supplichevole che Becky non può vedere.

    MM: Becky...

    Apre le mani in un gesto di preghiera.

    MM: Fai uno sforzo... Girati. Guardami. Abbracciami.

    Miriam allunga le braccia con le mani aperte a pochi centrimetri dalla sua schiena. Spera che il suo appello venga accolto. Il suo cuore accelera di battito, colmo di speranza. Un pezzo spezzato della sua vita è un passo dall'essere ripreso e riunito.

    Aspetta...
    Aspetta...

    Un silenzio troppo lungo.

    Becky china la testa. Si copre la faccia con le mani.
    Miriam restà lì, in quella posizione. Non dice altro, non la sta forzando.

    Aspetta...
    Aspetta...

    Lentamente la distanza dei due corpi, delle due ex metà delle MiReb sta inesorabilmente aumentando.
    Miriam la vede allontanarsi sempre di più, sempre di più. Vorrebbe dirle, anzi urlarle qualcosa per fermarla ma la sua voce viene strozzata sul nascere.

    Becky non si vede più.
    Becky non c'è più.

    Miriam si lascia cadere sulle ginocchia.
    Le sue braccia si afflosciano.
    China il capo.
    Si morde con forza il labbro.
    Chiude gli occhi.

    L'ha persa.
    Di nuovo.
    Di nuovo.
    Da sole.
    Ognuna per la propria strada.

  13. .

    Fine Settembre 2022.
    Alcuni giorni prima di Destiny XVIII.


    Dal buio si accendono gradualmente delle luci nello studio e mostra l'attesa presentatrice della rubrica.

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    Miriam sorridente, ma non sembra un sorriso naturale.

    MM: Salve!

    Che strano rivederci qui dopo un anno e mezzo in una puntata ufficiale, vero? È così strano che non sia più uscita una puntata dopo tutto questo tempo ma ci sono tanti, tantissimi motivi che mi hanno impedito di farlo. Non ho mai annunciato che avrei smesso di farlo e finalmente ce l'ho fatta. Non indovinereste mai chi è stato l'ospite di questa puntata. Non so se essere contenta o dispiaciuta. È stata registrata. Punto. Vi dirò qualcosa quando avrete visto il filmato.

    A plus tard!


    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Il filmato parte con lo schermo nero ma è presente l'audio. Un leggero brusio di sottofondo indica che ci sono diverse persone nei paraggi ma il rumore che li sovrasta è quello dei tacchi alti. Un rumore secco e duro, regolare. Si inizia a vedere qualcosa...

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    Non c'è dubbio che si tratti di Miriam May. Non si riesce a capire bene dove si trovi, se si trovi in un locale o in un pub ma di sicuro è un luogo piuttosto esclusivo e di lusso. Lo si nota anche dai pochi presenti intravisti, tutti vestiti di un certo livello. Li avevate notati nella GIF, vero?
    Intanto Miriam si è già seduta di fronte al bancone del bar. Si avvicina un barista, sempre galante.

    Barman: Ordina qualcosa, signorina?

    MM: Per il momento no, grazie. Sono in attesa di un ospite.
    Quando arriva, ordineremo qualcosa.


    La telecamera si avvicina verso un primo piano della rossa, guardandosi intorno. Non passa molto tempo che i suoi occhi cambiano espressione. L'ospite è arrivato e si è seduto di fianco a lei ma non si vede chi è perchè è di spalle.

    MM: Chi l'avrebbe mai detto...

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    MM: Lo confesso...

    Non avrei mai immaginato che lei abbia accettato il mio invito senza batter ciglio.
    Lei che ha fatto e sta facendo la storia della Global Wrestling Federation.
    Di solito presento io l'ospite ma in questo caso lascio a lei l'onore di autopresentarsi.

    Prego.


    La telecamera si allarga e finalmente siamo in grado di vedere chi è l'ospite di questo Memory Book!



    E' Proprio lui?
    PAUL PHOENIX!!!
    Ma quanto è elegante?
    Questa dev'essere un occasione speciale anche per lui.

    Miriam lo guarda e senza tentennare gli allunga la mano per stringergliela.



    Phoenix è un po' interdetto, magari si aspettava un bacia mano?
    Forse non conosce molto bene Miriam ma non lo da a vedere, allunga a sua volta la mano e dopo avergliela stretta la sua espressione cambia con stupore.
    Una stretta davvero forte e portentosa a quanto pare.
    Phoenix sorride e prende la parola.

    PP: "Finalmente ho l'occasione di parlare direttamente con una delle donne più famose del wrestling Business, e devo dire che non mi dispiace affatto.
    Anche se l'auto presentazione è una cosa che di solito non faccio sai... nel mio caso ci pensa Sharp Johnny ma questa sera non ha potuto essere dei nostri..."


    Paolo ha un'espressione ironica, e prima di continuare si schiarisce la voce.

    PP: "Signore e Signori, ho il piacere di presentarmi..

    Sei volte GWF Undisputed Champion...

    Tre volte GWF World Heavyweight Champion...

    Due volte GWF Tag Team Champion...

    GWF Sorrow Champion...

    ...."


    La Fenice si ferma e sorride.

    PP: "Sto solo scherzando, il resto lo sapete già, vero Miriam?"

    MM: Ahimè, purtroppo sì.

    La rossa si rivolge al barista.

    MM: Ora possiamo ordinare.
    Io prendo un cocktail leggero a tua scelta con tanti pasticcini.


    Lei torna a rivolgersi all'ospite, accorgendosi che sia rimasto piuttosto stupito da un abbinamento del genere.

    MM: Oh, è molto semplice. Un po' di Pastry Pairing non guasta mai. Io mangio tantissimo e sono golosissima di dolci e gelati.
    Sono fortunata che non mi ingrasso e non ho bisogno di una dieta rigida.

    Lei cosa prende?


    PP: "Manhattan..
    Bevo solo del Manhattan."


    MM: È ora di procedere con la vera intervista.
    Si dia inizio ufficialmente alla puntata del Memory Book.


    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Parte la sigla della rubrica.



    E' Photograph dei Nichelback!!!

    Finito il filmato, appare questa copertina...



    Si riprende con un primo piano di entrambi con il bicchiere in mano.

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    MM: Di solito, inizio sempre la chiacchierata chiedendo come si è arrivati a essere ingaggiati dalla Global Wrestling Federation perchè ogni storia fa sempre a sé. Trovo davvero singolare che sul suo profilo ufficiale non ci sia la data di nascita, così come non c'è scritto il nome della città in cui lei è nato. Come mai questo riserbo? Voglio dire... È sotto gli occhi di tutti che lei è tra i più vecchi di questa Federazione. Cosa cambia alla fine?

    PP: "Vedi Mimmy..
    Posso chiamarti Mimmy, vero?"


    Paolo non attende la risposta di Miriam, che annuisce in ogni caso, e prosegue.

    PP: "Quando sono entrato qui per la prima volta nel lontano 2007 tutte queste informazioni non erano nemmeno necessarie, parlai con il management della GWF allora e mi chiesero loro di rimanere anonimo.. ma direi che ora è arrivato il momento di rivelarlo al mondo intero."

    Paolo si passa una mano fra i capelli e continua.

    PP: "Sono nato il 3 Marzo 1969 ad Houston, Texas!
    Quest'anno ho compiuto la bellezza di 53 primavere..
    Niente male per uno che si da ancora da fare in un business come questo non trovi?"


    Miriam lo guarda, incuriosita.

    MM: Wow! Primo scoop di questa puntata.

    Lei torna più seria, non del tutto.

    Ho dei seri dubbi su quel... darsi da fare. Poi ne parleremo dopo.
    Vorrei sapere, senza entrare troppo nei dettagli, qual è stata la storia di Paul Phoenix da quello che si ricorda da bambino fino al giorno in cui è diventato ufficialmente un lottatore della Global Wrestling. Dove è cresciuto, quali scuole ha frequentato, quali sport ha praticato. Ora che ci penso, è entrato in questa federazione alla non più giovane età di trentotto anni. Sulla carta, avrebbe molto da raccontare.


    Paolo la guarda con aria interessata e si appresta a rispondere.

    PP: "Sei la prima che mi fa una domanda del genere, quindi sarò lieto di risponderti.

    Hai ragione, sono arrivato in GWF tardi ma ovviamente non si tratta della mia prima promotion.. ma facciamo ancora un passo indietro.
    La mia è stata un infanzia normalissima, ho vissuto nella mia città natale finchè non sono stato costretto a trasferirmi di città in città per correre appresso alla mia passione che ovviamente è il Wrestling.
    Sin da piccolo provavo ammirazione e sapevo perfettamente che prima o poi sarei entrato a far parte della cosa che preferisco di più al mondo.
    Il wrestling professionistico.

    Ho un background di lotta greco romana, ma nemmeno a livelli altissimi, diciamo che ho sempre lavorato in maniera più pesante sul carisma e sul parlato che sono le due cose che mi sono sempre riuscite alla grande, il resto a quanto pare è venuto da sé."


    Lei non si mostra completamente soddisfatta, ma cerca di nasconderlo.

    MM: Mi aspettavo qualcosa di più... elaborato. È stato un percorso abbastanza classico, alla fine. Okay.
    Senza ripercorrere tutta la sua carriera, scelga minimo tre momenti che ricorda più intensamente, nel bene e nel male. E per quale motivo ha scelto questi momenti.
    Ho detto minimo tre, quindi possono esserne di più se vuole.


    Paolo la guarda e sorride, come se nascondesse qualcosa.

    PP: "Non si rivela mica tutto al prima appuntamento no?
    Altrimenti che gusto c'è?"


    Paul strizza l'occhio e prosegue.

    PP: "Tre cose hai detto?"

    Ci pensa un po' su.

    PP: "La prima cosa che mi viene in mente è il Main Event di Forumania X, indimenticabile.
    Herr Morbid contro Paul Phoenix con la carriera di entrambi in palio... sappiamo tutti come andò a finire, chitarre di cristallo rotte in testa e burning fist come dessert.

    Il secondo momento... La prima Royal Rumble vinta in carriera. Decisamente un'emozione unica e devo dirti la verità Mimmy.. non mi aspettavo di vincerne addirittura una seconda eppure.."


    Paolo si interrompe un secondo.

    PP: "Inizio ad avere la gola secca..."

    Miriam alza un dito e indica il bicchiere. In pochi secondi, arriva un altro Manhattan.

    MM: Il terzo momento, invece?

    PP: "Il terzo? Che domande, ovviamente il mio primo Memory Book".

    Paolo è sarcastico e Miriam lo ha capito subito.
    Strizza leggermente gli occhi. Quella risposta lo ha preso come una sorta di sfida.
    Miriam beve, con molta lentezza, un paio di sorsi del suo cocktail.

    MM: Certo che...
    Avevo chiesto almeno tre risposte e di fatto ne dà due, beh... mi viene da pensare che in quindici anni di carriera non ha granchè di bello da ricordare.


    Qui ha usato un tono decisamente ironico.

    MM: Provo a metterla su un altro piano...
    Quali sono state le tre migliori storie a cui ha partecipato?


    PP: "Non sottovalutarti Miriam, guarda che il Memory Book è una buona iniziativa.
    Un'ottima rubrica."


    Ancora piu sarcastico.

    PP: "Le tre migliori storie? A volte faccio addirittura fatica a ricordarle... non hai idea di quante io ne abbia affrontate!
    Non riuscirei mai a dirtene solo tre, facciamo che questa volta cambio io le regole e te ne dico direttamente cinque ma in ordine sparso, senza classifica.

    Ovviamente la prima è sempre contro Herr Morbid FMX.
    Poi c'è sicuramente il discorso Keith Adam Stevens.. probabilmente il mio MIGLIOR rivale ci siamo scontrati talmente tante volte che vorrei racchiuderle in una sola.
    Tyler Tarantino, quella anche fu una bella storia specialmente nel nostro rematch.
    Michael Armo, veramente un grande quando si tratta di raccontare una storia.. uno dei migliori.

    Ultimo ma non ultima, la mia rivalità con Matt Rock nel lontanissimo 2009 probabilmente il feud che mi ha lanciato come uno dei top di questa federazione.. Indimenticabile."


    Paolo non è sceso troppo nei dettagli, ma se c'è una cosa che abbiamo capito sentendolo parlare fin ora.. è che non ama scenderci troppo altrimenti per questo editoriale non basterebbero due mesi di letture...

    MM: Oh, ma guarda un po'. Tutte storie vecchie con gente non più giovane. Noto che non c'è stata nessuna storia recente degna di essere ricordata tale da finire in questa lista. Nemmeno una storia di... consolazione. Allora vuol dire che non ha combinato chissà cosa, a parte la pausa necessaria per staccare un po' la spina. Sa... quasi ci speravo che citasse quella storia nella sua lista e invece no. Non c'è problema, la rievoco io.

    La storia dei Founders.

    Se ne è fatto un vanto incredibile di quella storia quando io mi permetto di dire che quella storia è stato il più grande disastro di sempre alla Global Wrestling Federation.
    Ne vogliamo parlare? Mi può raccontare come è nata questa folle idea?


    Ha avuto un'illuminazione, come se si fosse appena ricordata di qualcosa.

    MM: Ma poi chi è questo... Tyler Tarantino? Mai sentito nominare. Non è che se lo è inventato solo per fare numero alla lista?

    PP: "Storie recenti dici?
    Forse ti sei persa un pezzo Mimmy.
    Oppure è solo una provocazione?
    Ti rispondo comunque.. sono stato tre anni fermo per colpa di quel PAZZO di Tony McKarter.. quindi di quale storia recente vogliamo parlare?
    In tutti i casi gli ultimi fatti accaduti con KAS risalgono al 2019 quello è il mio recente."


    Paolo sorride, e continua a sorseggiare.. la guarda e continua.

    PP: "Adesso entriamo nel momento caldo che ne dici?

    Possiamo tranquillamente dividere il panorama del wrestling mondiale in...

    PRIMA O DOPO DEI FOUNDERS.
    AF oppure DF, per paragonarli a Cristo.
    Nel 2012 eravamo semplicemente la miglior stable del mondo nonchè la più famosa.
    La più potente.
    La più pagata.

    Quindi a questo punto mi permetto di chiederti... parli cosi solo perchè quanto accaduto nella loro prima venuta non "te lo ricordi"."


    Phoenix apostrofa le ultime tre parole facendo passare Mimmy come una ragazzina.
    Miriam porge la mano in quel tipico gesto del "prego, esponi".

    MM: Quest'intervista serve proprio a questo. A far conoscere me e alla gente che si è appassionata di noi solo negli ultimi anni i vostri passati.
    Per comprendere meglio lei e tutti i miei ospiti passati e futuri. Quindi, per tornare a noi...
    Non sapevo che i Founders fossero nati nel 2012. O perlomeno non me lo ricordavo. Parliamo di dieci anni fa e pochissimi possono vantarsi di essere ancora nel giro che conta.


    Immediatamente gli rigira la frittata di trattarlo come uno non più giovane.

    MM: Non mi ha risposto alle domande come si deve e le ripeto...
    Come è nata questa stable? Per quale motivo è nata nel 2012?
    Come è nata l'idea folle di resuscitare la stable nel 2019?
    È libero di non rispondere a tutto, ma se non lo fa conferma il mio pensiero e di tante altre persone che è stata una disgrazia per la Federazione.


    PP: "Per quale motivo è nata? È molto semplice, per dominare.
    Per riunire le più grandi menti e i più grandi atleti che il panorama del wrestling abbia mai avuto, il risultato era quasi scontato.
    E come ogni macchina troppo bella o che funziona troppo bene, l'incidente è dietro l'angolo.

    Probabilmente, la loro seconda venuta ha tradito le aspettative proprio per questo motivo.
    Non era più il 2012 e tutto sommato i nostri rapporti non erano più gli stessi.
    Che ci vuoi fare Mimmy? A volte anche i migliori falliscono."


    Paolo prende una piccola pausa, e si guarda intorno.

    PP: "Fra l'altro, cos'è questo locale? Ha un'atmosfera pesante.. mi sta quasi venendo sonno.. sarà per via delle tue domande sulla vita di tutti i giorni e sui Founders?"

    Lei non è rimasta particolarmente contenta di questa frecciatina.

    MM: Speravo di fare cosa gradita di vederci in un locale di un certo livello e all'altezza della sua fama. A questo punto, mi viene spontaneo pensare che potrebbe non esserci mai un posto degno di lei. Se le mie domande sono noiose, allora date le sue risposte potrei dirle che Paul Phoenix è una persona noiosa. O mi sbaglio???

    Su. Vuole prendersi una piccola pausa?


    PP: "Sai che ti dico cara? Forse hai ragione, potrebbe non esserci un locale degno di me.. ma quello che tu non sai è che tutto sommato Paul Phoenix resta umile e quindi viene lo stesso... prendilo come che ne so... un gesto di carità.
    Adesso se posso interrompere un attimo, ho dei bisogni fisiologici da sbrigare."


    Paolo si alza, guarda Miriam con fare finto marpione e si dirige verso il bagno.
    All'improvviso, si gira al volo.

    PP: "Ah, e che non si dica che Phoenix è un tipo noioso!

    BARMAN! PER ME UN ALTRO MANHATTAN!"


    L'ospite è scomparso alla vista all'intervistatrice che guarda il barman preparare il cocktail e lo osserva attentamente, presa dalla curiosità.
    Presto la bevanda è pronta e viene servito sul bancone. Miriam afferra il bicchiere da sopra e si vede colare qualcosa al suo interno e lo agita leggermente.
    Lo ripoggia dove stava prima e fa un cenno di silenzio, per pochissimi istanti, proprio verso il barman che annuisce. In fondo, non sono affari suoi...
    Paul Phoenix torna a vedersi e si dirige di nuovo verso la sua sedia al bancone.

    PP: "THAT'S WHAT I'M TALKING ABOUT MIMMY!"

    Paul è su di giri.

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    MM: Mi fa piacere che stia meglio e che... abbia scaricato un po' pure la tensione.

    Lo ha detto in modo provocatorio, sistemandosi meglio sulla sedia.

    PP: "Per ora ho preferito scaricare qualcos'altro, ma tranquilla.. un passo alla volta."

    MM: Di solito lo faccio più avanti, ma in questo caso preferisco farlo ora. Mi faccia una domanda su di me. Non ci sono limiti di argomenti, ma chiaramente preferirei una domanda personale o comunque legata al mondo del wrestling.

    Il 9 volte campione del mondo guarda Miriam e sorride.

    PP: "Devo dire che quest'intervista sta andando molto meglio di quanto pensavo.. con questa fai il botto vero Miriam?
    Questa te la rivendi a mezzo mondo!"


    Si vede che l'alcool sta facendo effetto, infatti Phoenix afferra subito il drink appena preparato e lo osserva...

    PP: "Il Manhattan...
    Il nettare degli dei!"


    Continua ad osservarlo, con fare un po' sospetto ma poi con lo stuzzicadenti che infilza l'oliva gli da una girata ed inizia a sorseggiarlo.

    PP: "Questo posto non è granchè, ma il barman il Manhattan lo sa fare eccome...
    Allora cos'è che volevi?

    Che io faccia una domanda a te?

    Non pensavo tu fossi così insicura da guadagnare credibilità autoesponendoti ma come ti dicevo prima..
    Sono un signore e ti accontenterò nonostante non nego un minimo di dissenso nel volermi rubare il posto da "star" ed ospite speciale della serata..."


    Paolo ci pensa un po', sorseggia un altro sorso e poi guarda Miriam May sorridendo.

    PP: "Allora dimmi, non trovi leggermente ridicolo il fatto di incaponirsi nel lottare nella divisione maschile quando il tuo fisico non è così prestante come dovrebbe esserlo, e soprattutto.. non temi che tutto questo posta in qualche modo intaccare la tua figura nel mondo del Wrestling mondiale?
    Voglio dire, lottando nei tuoi standard avresti tranquillamente potuto essere una delle migliori.. se non la migliore ma così facendo, a mio avviso non puoi trarne assoutamente nulla che non sia lo "scoop mediatico" di una fanciulla dal viso angelico che combatte contro i maschietti?"


    Miriam sorseggia a lungo, si prende tutto il tempo di riflettere su come rispondere a quella domanda.
    È chiaro, dalla sua espressione, che non è affatto sorpresa dall'argomento trattato.

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    MM: Non ho mai detto di essere superiore agli uomini, è un dato di fatto che le donne abbiano qualcosa in meno rispetto agli uomini. Non sono così ipocrita da negarlo. Tuttavia... nessuno può negare che io sia una donna molto fisicata e molto forte, tale da pareggiare o superare gli uomini più scarsi di questa federazione tale che li ho battuti con una facilità irrisoria. Ah, parlo di definizione e forza, non di massa.
    Prima di andare avanti, mi preme ricordare una cosa... Per quanto io abbia bramato e desiderato l'intergender, prima in segreto e poi pubblicamente, non sono stata io a cercare l'intergender. È stato l'intergender a cercare me. Quando sono stata ingaggiata qui, alla Global Wrestling Federation, il solo nominare quella parola era considerato un vero e proprio tabù, quindi non mi sono focalizzata su questo aspetto anche se ogni tanto li stuzzicavo qua e là. Il mio primo vero match intergender è stata la mia più grande svolta della mia carriera.


    Si ferma per qualche secondo.

    MM: Anno 2020. Lì ero General Manager a Genesi. Erano arrivate delle persone note e presto Ryan Moore ha puntato me invece di altri. Ha insistito per mesi ma io non volevo, per diversi motivi. Alla fine l'ha spuntata e mi ha convinta. Risultato... Miglior Match dell'anno a Genesi. E chi l'avrebbe mai detto di vincere un premio del genere al mio esordio? Dicevo... È stata la mia svolta dopo la storia e il match finale con Megumi Shibata.
    Negli ultimi tre anni ho vinto i premi di Best Ladies e Best Match più il Best Feud nel 2019 proprio insieme a Megumi Shibata. Prima volta in assoluto che delle donne vincano quel premio. E voglio sottolineare il fatto che questi premi li ho vinti nella generazione d'oro delle atlete, battendo alcune tra le migliori atlete di sempre.
    Questo è stato uno dei punti focali delle mie valutazioni.
    Continuare la mia carriera tra le donne e probabilmente vincere tutto e di più battendo record su record? Anche se, in verità, non mi sono mai interessata ai record. Sono solo dei numeri alla fine.
    Oppure...
    Fare un salto nel buio e provarci con il rischio di non ottenere alcun risultato importante?


    Miriam si ferma, di nuovo, per qualche secondo bevendo un sorso.
    È sempre stata chiacchierona, lo è pure stasera.

    MM: Alla fine, l'ha spuntata un lato del mio carattere che non sapevo di avere, almeno all'inizio.
    Qualcosa che è emerso in modo fulminante proprio durante la mia storia con Megumi e in quel mio primo match intergender.
    Ho capito di essere ambiziosa, ma soprattutto di essere una drogata di sfide.
    Non le sfide alla mia portata, ma le sfide ai limiti dell'impossibile.
    Per cui... ho rinunciato a dei possibili record imbattibili per provare questo percorso. Solo così potevo andare avanti.
    Lo so... sono una sfrenata egoista, ma sono fatta così.
    In questi anni mi sono allenata duramente per questi scopi. So benissimo di avere raccolto molto poco, pur avendo vinto il titolo Trios con i Briterrifix.
    So che da qui all'avvenire perderò ancora tanti match, eppure eppure... lo sento... mi toglierò delle soddisfazioni.


    Lei si mette a ridacchiare, quasi sbuffando.

    MM: Mi viene da ridere che si parli di status su di me. Come se me ne importasse qualcosa.
    Sarebbe da chiedere in giro, ma da quel che so e le assicuro che non me ne faccio un vanto, credo di essere diventata una delle lottatrici più famose e apprezzate, anche al di fuori della nostra federazione. Anche qui... io non ho cercato lo status. È stato lo status a cercare me. Non ho mai ben capito perchè è successo questo, ma è così nonostante le mie numerose sconfitte.
    Per rispondere alla sua domanda iniziale, comprendo che gente come lei, Borges e tanti altri sono contrari al mio... percorso. È qualcosa che non può mettere d'accordo tutte le persone. Lo comprendo, non sono arrabbiata. Semplicemente ne prendo atto e non mi sforzo minimamente di far cambiare loro idea. Sarebbe soltanto tempo perso.
    Vediamo se riesco a rispondere in maniera adeguata, immaginando uno scenario preciso chiaramente non realizzabile...
    Io sono donna, fisicamente inferiore agli uomini, ma drogata di sfide impossibili. Tuttavia, per una serie di circostanze inizialmente non volute da me, mi capita questa opportunità e la colgo. Mi rendo conto che, tutto sommato, riesco a reggere un confronto contro un uomo, o meglio... che se mi alleno in maniera adeguata, posso giocarmela con tutti. Ho deciso di compiere questo salto nel buio con il placet della Federazione. A proposito... non finirò mai di ringraziare loro per non avermi negato questa opportunità, anche se penso di essermela meritata. Poi come va, va.
    Ora... andiamo a questo scenario utopistico... Ammettiamo che ci fosse un terzo sesso o una qualche forma di essere superiore in tutto per tutto al sesso maschile. I migliori uomini, magari uno come lei, li vorrebbe affrontare e capire se possono essere battuti. Si scopre che, sì, possono essere battuti. Dopo tante vittorie, tanti titoli, tanti feud vinti si scopre che c'è questo... livello superiore di sfide e, perchè no, provare a vincere qualche cosa di importante.


    Miriam guarda l'ospite in modo provocatorio.

    MM: Non sarebbe stato ridicolo non provarci?
    Uno come lei non ci proverebbe per una sfida del genere?


    Phoenix sbadiglia, forse è stato tediato dalla risposta della May?
    Fatto sta che prende la parola.

    PP: "Sai, mi avevano detto che eri una chiacchierona... ma non pensavo in questo modo.. secondo me sei più brava a parole che in palestra!"

    Miriam viene punzecchiata, ma a quanto pare sembra prenderla alla leggera...

    PP: "In tutti i casi, non penso che una come te si accontenti di essere superiore al peggiore degli atleti qui in GWF, no?
    Che senso avrebbe?
    Che senso avrebbe essere la migliore dei peggiori?
    Non penso sia questo il tuo piano.. e la classica frase fatta...
    "non sono stata io a cercare l'intergender ma lui a cercare me."
    Non mi soddisfa più di tanto...
    Anche se in parte hai ragione, in GWF l'intergender era considerato tabù... ma se ci pensi bene c'è un motivo.
    Qui non siamo in FWF o in VDW.

    Dovresti saperlo, la GWF rappresenta l'elite!
    E nell'elite c'è una categoria per tutto e sappiamo tutti ormai che Genesi puo essere solo considerata una parentesi negativa nel nostro circuito... o mi sbaglio?"


    Miriam sta per rispondere ma Paolo anticipa.

    PP: "Non mi sbaglio.
    Miglior match dell'anno a Genesi per me ha lo stesso significato di una tombolata con i nipotini quando fai finta che il tuo numero non sia uscito per far vincere loro e farli contenti...
    Non a caso come giustamente ricordavi i tuoi migliori achievement in carriera derivano con altre atlete della tua stessa categoria.
    Non credo proprio si tratti di una casualità."


    Paolo si prende una pausa e continua a sorseggiare il suo Manhattan...

    PP: "Mi parli di sfide... non pensi che potresti ambire a qualcosa di più importante?"

    MM: Tipo scegliere tra vincere una dozzina di volte il titolo femminile oppure battere Paul Phoenix?

    La rossa alza la mano e la piega in un gesto in cui ammorbidisce la tensione e stava palesemente scherzando.

    MM: Oh, andiamo. È fin troppo chiaro che non mi darà mai corda. Lasciamo perdere.
    Direi che è arrivato il momento di tirare fuori il ricordo che porto a sorpresa per ogni ospite.
    Neanche a farlo apposta, o forse è stato voluto... questo oggetto è legato a qualcosa che ha detto prima quindi conferma che ne è molto legato.
    È un oggetto abbastanza grande che non potevo portarmelo addosso, quindi ho dovuto nasconderlo anche se... in bella vista, diciamo.


    La rossa sorride e guarda verso il barman. Si tira su le maniche, mostra un Rolex. Identico a quello che portava Paul Phoenix.

    MM: Non è quello il ricordo. Ma dopo le chiederò qualcosa a riguardo.

    Il barman si abbassa e apre degli sportelli. Tira fuori una custodia, la cui forma di pelle sintetica è fin troppo distinguibile.
    Quello di una chitarra elettrica. Il barman lo porge davanti all'ospite.

    MM: Lo apra. Mi descriva cosa è e quanto è stato importante per lei.

    Paolo sgrana gli occhi quando apre la custodia.

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    PP: "Qua ti sei impegnata Mimmy, questo per me non è un semplice oggetto...
    Questa chitarra sostanzialmente rappresenta la mia carriera.
    Valore inestimabile, tramandata per anni e anni e rotta in mille pezzi nel momento più giusto."


    MM: Quando?

    PP: "Forumania X, in testa al mio più grande nemico.. non dico "nemesi" perchè l'ho gia sconfitto più volte.
    Sto ovviamente parlando di Herr Morbid..
    Fra l'altro come hai fatto ad ottenerne una copia così fedele?"


    Miriam fischietta un pochino.

    MM: Diciamo che... ho una fitta rete di conoscenze che lavorano per me appositamente per questa rubrica. Nulla di così strano alla fine.
    Mi fa piacere che abbia apprezzato la sorpresa.
    Invece, volevo chiederle velocemente perchè sono stati scelti i Rolex nelle storie dei Founder. Hanno un valore simbolico? Per mostrare la... ricchezza in qualche maniera?


    PP: "Il Rolex dici?
    Hai ragione, fu il simbolo della rinascita relativa alla seconda e sottolineo.. ULTIMA venuta dei Founders.
    In realtà non avevamo alcun bisogno di ostentare ricchezza.. sapevano tutti che i Founders rappresentavano l'elite del wrestling moderno.. Ora ti racconto una cosa che non sa nessuno."


    PP: "Venne fatta una riunione segreta, esattamente un anno e mezzo prima del ritorno effettivo.
    Sapevamo tutti il giorno e l'ora precisa in cui saremmo tornati creando il panico in GWF.
    Quel giorno io, Herr Morbid, Matt Rock decidemmo che era arrivato il momento non solo di rincoquistare quello che era nostro di diritto.. ma che era arrivato il momento di farlo comprendendo una fetta più amplia di atleti.
    Quelli che nel 2012 ci si misero contro, era diventati a loro volta dei Founders.
    Vedi Thomas Ross... vedi Keith Adam Stevens.

    Per conquistare la GWF per la seconda volta, avevamo bisogno che 8 atleti su 10 facessero parte dei nostri ranghi.. lasciando fuori soltanto le mele marce.
    Per questo vennero consegnati 5 Rolex d'oro, tutti quanti programmati per fermarsi nel momento esatto in cui saremmo dovuti tornare on screen.
    Solo io ed Herr Morbid sapevamo il momento preciso, gli altri tre hanno dovuto controllare che l'orologio si fermasse."


    Miriam accavalla le gambe e si mette le mani sopra il ginocchio. È molto attenta.

    MM: Sembra una roba da film, come una setta segreta dove si attende un momento preciso anni e anni prima. Deve essere stato sfiancante aspettare tutto quel tempo, sapendo cosa sarebbe successo con voi ma non con gli altri.
    In ogni caso, direi che è il momento di parlare del wrestling puro. Quali sono le differenze di qualità di lotta tra oggi e il passato. Intendo più che altro dal punto di vista fisico, tecnico, mentale... Come si è adattato nel corso degli anni?


    PP: "Sì, in effetti hai ragione, direi che aspettare tutto quel tempo è stato sfiancante.
    Tornando alla domanda, le generazioni sono passate ma alcune cose rimangono le stesse.
    Si capisce subito quando uno ha qualità o meno, i ragazzini di 15 anni fa che sono emersi e si sono affermati come Superstar hanno le stesse qualità di quelli di oggi e.. paradossalmente il loro ostacolo principale, il loro muro da scavalcare...
    Resta sempre lo stesso.

    Paul Phoenix."


    Miriam scrolla poco poco le spalle.

    MM: Mi aspettavo una risposta del genere...

    Miriam alza lo sguardo e ci pensa un po' su... Sembra che voglia qualcosa di preciso. Forse lo ha trovato a vedere dalla sua espressione.

    MM: Quali sono stati i colleghi o colleghe con cui si è trovato meglio nel corso della sua carriera?

    PP: "Miriam May vale come risposta?"

    Miriam gli fa la boccaccia. Paolo ridacchia poi torna serio.

    PP: "Sai, non so darti una risposta precisa.. che intendi con trovarsi meglio?
    La mia carriera è stata una baraonda di imbrogli e titoli vinti.
    Non ho lasciato molto spazio al resto, per quello che conta.. potrei dire KAS o Morbid come due papabili nomi."


    MM: Quei nomi sono più che sufficienti come risposta.

    Miriam ci ripensa ancora...

    MM: Come si vede Paul Phoenix l'anno prossimo?

    Paolo sbadiglia, sembra che nel suo sguardo ci sia qualcosa che non va.

    PP: "L'anno prossimo?? Non è ovvio?
    Il titolo mondiale è il mio solo ed unico obiettivo, sai.. questo sarebbe il decimo e sono POCHISSIMI gli atleti che possono vantare la doppia cifra qui dentro.. soltanto uno."


    Ancora uno sbadiglio. Un lungo sbadiglio.

    PP: "Questo Lexotan ha qualcosa di speciale, ma dove lo prendono?"

    La testa di Paul comincia ad ondeggiare pericolosamente e le palpebre fanno fatica a rimanere fermi, sbattendo più volte e ogni volta si chiudono sempre di più.

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    I loro volti sono a pochi centimetri di distanza. Lei sorride beffarda.
    La rossa si sta divertendo ad assistere alla scena dove Paul barcolla sempre di più. Sicuramente c'è gente che pagherebbe oro per stare al posto di Miriam (o viceversa, dipende dal gender).

    MM: Sa... Deve ritenersi fortunato che al momento lei non mi interessa. Non so se le farà piacere o meno sentirsi una cosa del genere, ma non fa niente. Non posso, però, escludere che un giorno lei avrà la mia attenzione. Sempre se prima non si ritira, scappando come un codardo.

    Si ferma per qualche secondo ad osservare la scena. Si vede che gode.
    Qui tira fuori una voce molto sensuale.

    MM: Io, Miriam May, sono capace di essere tante cose. Stasera sono stata una Femme Fatale e lei ci è cascato in pieno, pur sapendo chi o cosa posso essere. Stia tranquillo, Mister Paul Phoenix. Non le farò nient'altro per stasera. Per due motivi, anzi tre.

    Altri secondi di silenzio e di osservazione con Paul sempre più dondolante ma ancora "sveglio".

    MM: Primo.
    Questo è un mio messaggio contro tutti gli uomini che mi ignorano e continuano a farlo. Che le piaccia o meno, io sono già dentro nell'elite che conta e non ho alcuna intenzione di uscirne fuori.
    Secondo.
    Alla fine, non mi ha ignorata. Mi ha presa per il sedere, ma le dirò... Mi va benissimo così. Non mi offendo, anzi... So che fa parte del gioco e lo accetto. Forse non ci crederà, ma io ci ho pure riso sopra alle battute che mi ha fatto.
    Terzo.
    Tra pochi giorni deve lottare contro Lukk. Se le facessi del male, cosa che vorrei tanto fare sia chiaro, lui non me lo perdonerebbe mai e mi ammazzerebbe.


    La testa di Paul si appoggia sul bancone. Miriam controlla, gli occhi sono quasi chiusi. È ancora vigile, seppur per poco ormai.
    Miriam si avvicina e gli sussura qualcosa all'orecchio.

    MM: Oh, dimenticavo. Non farti prendere dal pensiero che non ti farai più fregare da quella stronza di Miriam. Io trovo sempre il modo di fare la stronza con chi e quando voglio. Vale per te, vale per tutti.
    La ringrazio ancora per essere stato mio ospite.
    È stato un vero piacere.

    Ci si vede in giro.


    Miriam gli manda un bacio a distanza e si alza dalla sedia, per poi iniziare a camminare verso l'uscita.

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    In pochi secondi, la sua espressione è cambiata radicalmente.

    MM: Che delusione.

    Le immagini sfumano in dissolvenza.


    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Le immagini tornano allo studio.

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    MM: Non ve l'aspettavate, vero?
    Finchè ce la farò, cercherò di fare più puntate possibili con sempre delle sorprese inaspettate.
    E poi...
    Non siete curiosi se ci saranno delle ripercussioni tra me e lui?
    Solo il tempo ce lo dirà...

    Alla prossima!


    Le immagini sfumano.

  14. .
    Avverto che è stato aggiunto un pezzo con Miriam May per chi avesse già letto la puntata.
  15. .
    Ho visto le tue proposte e ti ringrazio ma non vanno bene per quello che ho in mente. Per come sono loro, tanto vale prendere Mandy Rose. Sostanzialmente è un discorso di un fisico molto asciutto e abbastanza definito senza esagerare con la massa muscolare. Ho fatto riferimento alla Cargill ma forse l'esempio più calzante per come la immaginavo io è quella di Zoey Stark. Sostanzialmente immaginate il fisico di Zoey Stark con la faccia di Miriam Leone. XD
161 replies since 1/4/2017
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